Marvin era rimasto in cucina. Non sapeva quanto tempo fosse passato, ma non fece in tempo a chiederselo, che udì un raspare di unghie sul pavimento fuori dalla porta. Un rumore continuo, seguito da un ringhio.
Invece di fuggire, avanzò lentamente verso la doppia porta, il coltello da cucina in una mano. Afferrò la scopa poggiata sul muro e bloccò l'ingresso incastrandola fra le maniglie. Quando indietreggiò, sentì un ringhio oltre lo stipite. Si immobilizzò e fissò l'entrata, spaventato.
Un fortissimo colpo sospinse la doppia porta, seguito da un inquietante latrato e da un abbaiare, frenetico. La doppia porta venne tartassata di colpi e raschiata da affilate unghie che vi aprirono delle piccole fessure.
Marvin non riusciva a muoversi per il terrore. Era stato addestrato a sopportare lo stress di situazioni spiacevoli, eppure la paura si era insinuata in tutto il suo corpo. La mano con cui reggeva il coltello da cucina gli tremava. Da quando si era ritrovato nel bel mezzo dell'inferno, non aveva fatto altro che fuggire. Aveva perso lucidità, concentrazione. Ma cosa poteva fare se non fuggire?
La mazza della scopa si piegò leggermente, la doppia porta cominciava ad aprirsi. Marvin scorse qualcosa nel piccolo varco fra le due porte. Un occhio vitreo, spento. Un muso macchiato di sangue, i denti sporgenti, affilati e bianchi come la neve sui monti Arklay. L'animale scattava le fauci attraverso la fessura, grattava il pavimento cercando di entrare. Altri seguitavano alle sue spalle.
Il tenente indietreggiò lentamente e, quando urtò la schiena contro il frigorifero, la mazza della scopa si spezzò in due e la doppia porta si aprì. Due cani zombie scattarono all'interno, ringhiando verso di lui. Un terzo sbavava poco lontano. Altri quattro cani zombie li raggiunsero alle spalle e si fermarono a dieci metri dall'uomo. Avevano il corpo putrefatto dilaniato da morsi e le ossa delle costole che spuntavano dalla putrida carne.
Il capo branco fissò negli occhi Marvin, che si senti raggelare le interiora. Il tempo sembrò fermarsi per un momento, poi il capo branco lanciò un'agghiacciante ululato e il branco si lanciò verso l'uomo.Nick e Joey sguazzavano nel liquame dei condotti fognari già da un po' e seguivano una galleria che si apriva su una camera circolare. Piccoli tubi correvano lungo le pareti da cui fluivano i rifiuti organici della città. Il gettito si era ormai fermato ore prima, forse giorni prima nei quartieri dove l'infezione si era estesa, ma i tubi gocciolavano ancora.
Nick non sopportava quel tanfo insopportabile e più volte fu scosso da coniati di vomito. Joey, invece, non ne sembrava infastidito e proseguiva come se camminasse un giardino fiorato.
"Come fai a sopportare la puzza?" chiese Nick.
Joey alzò le spalle. "Non è così forte."
"Sembra che tu ci sia abituato."
Joey non rispose.
"È così?"
"No."
"A me dai proprio questa impressione."
Joey si fermò a guardarlo. "Mettila così. Tu hai uno stomaco debole, io no. Semplice, non trovi?" Si voltò e continuò a camminare.
"Sei già stato qui" disse Nick, cercando di fargli perdere le staffe.
"Sì, da bambino" rispose pacato Joey.
"Parlo di recente. Sei abituato al tanfo. Sei già stato qui. Forse più volte."
"Credi a quello che vuoi. Non m'interessa."
"Perché non lo ammetti?"
"E perché tu insisti tanto?"
Nick non parlò subito. "Hai detto che lavori per l'Umbrella, giusto?"
Joey gli lanciò una rapida occhiata. "Quindi?"
"La gente parla. Alcune voci dicono che..."
"Mi sorprende che un agente della polizia faccia caso alle voci di corridoio" aggiunse Joey con tono beffardo. "Impostate le vostri indagini sulle voci?" Smorzò un sorriso, divertito.
Nick si irritò, ma non lo diede a vedere. "Sai, non fai altro che sviare le mie domande."
"Ah sì? Non me ne sono accorto."
Si avvicinarono alla porta con su scritto solo personale autorizzato.
"Personale autorizzato?" chiese Nick. Cercava una reazione da parte di Joey, che si limitò ad aprire la porta.
Entrarono nella piccola stanza illuminata fiocamente da una lampada a sospensione. Al centro, una sedia e un tavolo su cui era poggiata una Glock sotto il fascio di luce di una lampada da scrivania. Un grosso tubo correva tra la parete e il soffitto e un altro rasentava il pavimento. Tre armadietti erano in un angolo, accanto a un appendi abito con su un giubbotto grigio.
"Una pistola, eh?" aggiunse Nick. "Lo staff girava armato? Cos'è? Credevano alle storie dell'alligatore?" Rise.
Joey lo guardò per un attimo. "Certo, ridi pure. Ma faresti meglio a prenderla. Non si sa mai cosa può capitare quaggiù."
Nick si fece serio. "È una minaccia?"
Joey lo ignorò.
Nick afferrò la pistola e se la girò in mano. "Sembra nuova."
"È nuova" rispose Joey. Posò il fucile sul tavolo e si avvicinò a una parete spoglia. "Hanno preso la mappa."
"Ottimo" disse Nick con tono scherzoso. "Abbiamo sguazzato nella merda per niente."
Joey lo fissò con un mezzo sorriso. Poi raggiunse un armadietto, pescò la chiave dalla tasca e lo aprì. Afferrò qualcosa dall'interno e la scosse in aria, dando le spalle a Nick. "Non perdo mai tempo" aggiunse richiudendo l'anta dell'armadietto.
"Come sapevi che lì c'era una mappa?" chiese Nick. "Non avevi detto che la tua ultima visita risale a quando eri un bambino? E poi avevi anche la chiave. Perché continui a mentire?"
Joey non rispose e dispiegò la mappa sul tavolo. "Allora, vediamo un po'... Mmmh... Noi siamo qui." Puntò il dito sulla carta.
Nick scosse la testa. "La centrale è dall'altra parte e..."
"Credevi che fosse alla fine del tunnel?"
"La mappa è strappata, non vedi? Qui c'è il dipartimento, ma i percorsi che conducono lì sono strappati. Ci perderemo."
Joey sbuffò irritato. "Per te lamentarti è un lavoro a tempo pieno?"
"Come per te lo è mentire, giusto? Magari ti pagano più di me, per farlo."
Joey chiuse la mappa, la mise in tasca e afferrò il fucile. Gli lanciò un'ultima occhiata risentita e andò via.
Nick afferrò la Glock e lasciò la stanza.
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Marvin Branagh Stories | Resident Evil 2&3 (Completa)
FanfictionLa storia è ambientata prima e dopo gli eventi di Raccoon City. Vedremo come Marvin e i suoi colleghi hanno affrontato l'epidemia di zombie. La trama potrebbe accostarsi o seguire a tratti quella di RE 2/3 e Outbreak.