XXIV. Capitolo

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Kevin si diresse lungo il corridoio e si fermò poco prima di raggiungere la porta bucherellata. Dietro si udiva uno zampettare frenetico. "I Lickers devono essere ancora all'interno..." Poi i pensieri andarono a Pete e Kate. Forse le creature non avevano preso i loro corpi. Magari erano ancora là. Aggrottò la fronte e tornò indietro, affranto. Chiuse la doppia porta del corridoio e ci trascinò contro tre panche. Poi prese l'ascia antincendio da una parete e la bloccò tra le maniglie della doppia porta.
Non sapeva se la porta avrebbe retto all'impeto dei Lickers, ma non era quello a preoccuparlo tanto. Doveva sbarrare tutte le finestre del primo piano, ma sarebbe stato impossibile farlo senza fare rumore.
Si allontanò. "Forse è meglio sigillare l'accesso all'intera ala ovest." Svoltò l'angolo e proseguì lungo il corridoio per un momento. Quando arrivò negli uffici, chiuse la doppia porta e si avviò nell'ufficio del tenente. Megan, Elliot e Nick erano seduti sul divano. La donna aveva gli occhi rossi iniettati di sangue e guardava un punto nel vuoto.
Elliot si alzò. "Kev! Dove sei stato?"
"Dobbiamo andarcene da qui. Torniamo nella hall."
"Che succede? Nick mi ha detto che..."
"Ci sono i Lickers. Non so se arriveranno anche qui, ma non voglio scoprirlo. Nell'atrio saremo al sicuro."
Nick lo guardò. "Quelle cose possono entrare dalla balconata interna. L'unico posto sicuro è dove non ci sono porte e finestre."
Kevin incrociò le braccia. "Quindi da nessuna parte?"
La recluta annuì.
"Per adesso non hanno mai cercato di entrare nell'atrio e poi nell'ala ovest sono entrati solo per..." Lanciò uno sguardo a Megan e si zittì.
"Per?" chiese Elliot, perplesso.
"Non importa. I Lickers sono qui vicini, quindi andiamo nell'atrio."


Chung prese il medkit dalla reception e corse da Marvin. "Tieni, c'è tutto."
Il tenente aprì la scatola, prese lo spray disinfettante e ne spruzzò un poco sulla ferita.
Liah gridò dal dolore.
Tania l'abbracciò in lacrime. "Mamma..."
La madre le sorrise. "Non guardare. Allontanati. Vai con Rita."
La bambina prese la mano di Rita e si allontanarono verso la statua. La donna la fece sedere. "Tua madre è una donna forte, una guerriera. Non preoccuparti."
Tania abbassò lo sguardo, rattristita. "Perché il signore con i capelli rossi la voleva uccidere?"
Lei non sapeva cosa risponderle. Non poteva dire a una bambina la verità. Forse non l'avrebbe capita o l'avrebbe elaborata a suo modo. "Vuoi vedere una cosa?"
La bambina la fissò con fare curioso. Annuì.
Rita le prese per una mano e la condusse alla reception. Aprì un cassetto e prese qualcosa. Si voltò, le mani dietro la schiena. "Indovina cos'è?"
Liah cacciò un urlo di dolore. Tania si girò nella sua direzione, terrorizzata.
"Ehi, Tania" disse Rita con un sorriso. "Non avere paura. Marvin la sta medicando. È pratico di queste cose."
Lei non capiva. Come poteva aiutarla se stava facendo gridare sua madre?
Rita se ne accorse. "Cos'ho in mano?"
La bambina si accigliò, pensierosa. "Mmmh... non lo so."
Le sorrise. "Fai un tentativo."
Ci rifletté per un momento. "Cioccolato! No, no, caramelle? Oppure... biscotti!"
Rita scosse la testa con un sorriso.
"È qualcosa che si mangia?"
Scosse la testa.
"È un giocattolo?"
"Una specie."
"È bello?"
"Non lo so. Questo dipende da te."
"È una barbie?"
Rita scosse la testa.
"È una macchina?"
Scosse la testa.
"È un animale?"
Annuì.
Liah lanciò un altro urlo. Tania si voltò.
"Tania, guardarmi. Devi ancora indovinare, ma sei molto vicina."
La bambina spostò lo sguardo sul pavimento, poi alzò la testa. "È un portachiavi? Un ciondolo?"
Rita sorrise. "Esatto! Bravissima!" Glielo porse. "Ora è tuo."
Tania sgranò gli occhi per la felicità. "È un cane! È bellissimo! Io sul mio zaino della scuola ho un castoro, un procione, un coniglio e..." Si accigliò, pensierosa. Non ricordava il nome dell'animale. Poi alzò gli occhi. "E una tattaluga."
"Una tartaruga?" chiese Rita.
"Sì, quella con il guscio." Si raggirò il ciondolo tra le mani. "Perché era in questo cassetto? Non ti piaceva?"
Rita non sapeva cosa risponderle. "L'avevo dimenticato qui."
Tania baciò la testa della tartaruga. "Poverino, tutto solo nel cassetto. Ora non sarai più solo. Quando ritorneremo a casa, ti farò conoscere i miei tre amichetti! Sono divertenti. Ti piacerà stare con loro!"


Marvin Branagh Stories | Resident Evil 2&3 (Completa)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora