Capitolo 7.

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In carcere

Riccia, come sempre, era in cella con Sole e Anabel.
Sole.. come stai?
Eh.. mi manca tantissimo Maca, la mia piccolina.. passati dieci anni, finirò la mia condanna, e tu Anabel? Quanto ti manca da scontare?
Anch'io dieci anni, se non altro, usciremo tutte insieme.. ha avuto fortuna, Maca, col suo processo.. il suo ex è stato arrestato e lei è uscita di prigione..
Eh già..
E Zulema e Saray? Pure loro dieci anni? Disse Riccia.
Si.. per omicidio e terrorismo.

Intanto, nella cella 234..

Zulema, stringeva sempre la lettera .. che teneva sotto al cuscino.
La consumerai tutta, così a tenerla sempre in mano..
sta zitta! Urlò Zulema, guardandola con odio.
Quel dannato poliziotto! Devo rimanere.. in questa merda di carcere, per altri dieci anni!
Eh già, anch'io!
Ci faremo compagnia a vicenda.. dai!
Uhm... disse pensierosa Zulema.
Che hai Zule?
Nulla.. provo a dormire.
Buonanotte allora, Zule!

VOCE NARRANTE:

Zulema, sognava di nuovo Maca.
Lei sdraiata al sole, con i capelli più lunghi, che le coprivano il seno. Era in spiaggia..  giocava con un bambino..

Alejandro! Facciamo i castelli di sabbia! 
Bravo piccolo mio!
Cominciarono a scenderle le lacrime. Saray sentiva che piangeva.
Si metteva le mani nei capelli, pensando che non riusciva a dormire, neanche stanotte...

Zulema notava che accanto a lei, c'era una ragazza bionda, che la stringeva a sé.
Si arrabbiò subito.. chi cazzo e' quella?
Blanca, tesoro..
Blanca.. la serial killer??
Si svegliò di colpo.

Zule che hai? Stavi gridando nel sonno!
Fanculo! Le tirò un cuscino addosso.
Saray, senza più pazienza, la aggredi'.
Che cazzo fai?
Sta zitta, sono già nera!
Saray, non poté far altro, che accettare i deliri e rimproveri di Zulema, sperando che, almeno stanotte, riusciva a dormire.

Era già mattina e non aveva chiuso occhio.. Zulema sempre col sonno agitato.

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