Capitolo 17.

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Rio de Janeiro

Mi svegliai, su un aereo militare, tra le braccia di Zulema.
Vidi Altagracia con il lanciarazzi, e Saray con il mitra.

Che è successo?
Abbiamo demolito il fottuto carcere.. Sandoval è morto! e anche Castillo! Disse Zulema, fiera della strage..
Stiamo andando in un altro paese.. non possiamo più tornare in Spagna..

E mia figlia?? È piccola!!!
Un giorno, la rivedrai!
Nooo!! Fatemi tornare da mia figlia!!!
Ho avvertito Sole, tranquilla Maca.. Tere si occuperà di lei. Mi disse Saray.
Piangevo.

Non piangere, mi rassicurò Altagracia.
Manca poco per il Brasile..
Saremo arrivate tra poco a Rio de Janeiro, nel covo di Alta..
Sorrideva Altagracia.
Poco dopo essere scese dall'aereo, salimmo su una macchina. Alta guidava, e Saray davanti.
Io e Zulema dietro, che mi teneva stretta a sé. I suoi lunghi capelli neri mi facevano il solletico, sul collo.
Perché ridi? Zulema, mi guardava, scocciata.
Mi fai il solletico con i capelli!
Lei sorrise.
Siamo a casa, finalmente!
Scendi, Bionda!
Mi controllava.. Zulema.

Una bellissima casa, col giardino, sul lungomare, il covo di Altagracia.
Che bella casa, Alta!
Grazie, Bionda!

Più avanti c'è la casa di  Saray, e Estrella, e quella di Zulema è vicina alla mia, con Fatima.
Altagracia poi mi ridava il tel.
Tieni, Maca, questo è tuo.. ti ha scritto tuo figlio..
Grazie! Le sorrisi .

Mamma dove sei?
Sono a Rio de Janeiro, con Altagracia, Saray e Zulema, non ti preoccupare tesoro, tu stai bene?
Si, mi sono preoccupato!
Puoi venirmi a trovare quando vuoi!
Va bene, allora verrò un weekend con la mia sorellina e Marina!
Già mi mancate..
Mi scendevano le lacrime.
Zulema e Altagracia, mi vedevano che mi asciugavo le lacrime.

Poverina.. diceva Altagracia.
Non abbiamo avuto altra scelta! Urlava Zulema.
E se tornasse in Spagna? i suoi figli sono lì..
No!.. rimane qui con me!
Vedevo che Zulema, urlava, insieme a Saray e a Altagracia.
Ma lei non è ricercata.. lasciala andare Zule!
No!!!
Non puoi costringerla a restare.. se non vuole!  Disse Altagracia.

Io ritorno in Spagna, i miei figli sono lì..
Tu non vai da nessuna parte! Mi urlò Zulema.
Non puoi costringermi a restare, se non voglio, non stiamo insieme!
Dalle mie parole, mi arrivò uno schiaffo fortissimo, da Zulema, scaraventandomi a terra.

Ma che fai Zule! Che ti prende?? Disse Saray, preoccupata.
Mi fa incazzare quando fa così!
Ringhiò Zulema, come una belva inferocita.

Altagracia, mi stava vicino, e mi abbracciava.
Dai, su Maca, non è nulla.. vieni a casa.
Vuoi qualcosa da bere?
Si, una birra.. grazie.
Mi fa un po' male la guancia..
Eh si, guarda come ti ha ridotta Zulema..vieni ti metto un po' di crema..
grazie...
Ahi..
Si sentivano le urla, di Zulema, e di Saray.
Ancora urlano!
Eh si..
se non ti va di stare da Zulema, rimani da me stasera.
Va bene.

Poi urlò Zulema, verso di me, entrando in casa, di Altagracia.
Vieni a casa!
No!
Rimango qui.
Ti ho detto di venire a casa!
No!
Mi arrivò un altro schiaffo, fortissimo da parte sua, trascinandomi a casa, per i fianchi.

Lasciala stare Zule!
Non ti mettere in mezzo, Saray! Ringhiò Zulema.
Lasciami stare! Non voglio stare con te!
Diede un pugno sul tavolo, e poi mi si avvicinò.
Dai, Zulema.. per stasera sta da me, ci sono io con lei, la rassicurò Altagracia.
Zulema scosse la testa, e poi si convinse, a lasciarmi con Altagracia.

VOCE NARRANTE:

Fatima, vedendo la madre così infuriata, le chiese cosa stava succedendo..
Che hai mamma?
Nulla! Vai di la! Le rispose, scocciata.
Esco.. torno più tardi!
Va bene! Disse Fatima, preoccupata.

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