La decomposizione del paradiso

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*Attenzione scene violente(consiglio l'ascolto del brano durante la lettura)*

Angel stava caricando i più piccoli sui cavalli bianchi, non aveva più parlato con Blake da quel giorno o ripensato a ciò che gli aveva detto. Entro poche ore sarebbero partiti e tutto si sarebbe sistemato. Gabriel era in infermeria a svuotare i cassetti, credeva che gli angeli avrebbero atteso ancora finendo per perderli. Si era convinto che alla fine qualcuno lassù salvò anche lui dall'atrocità che avrebbe compiuto. Era felice e ormai spensierato, tutti lo erano ed è per questo che furono colti alla sprovvista. Avvenne tutto in un battito di ciglia, gli circondarono e scagliarono frecce incendiare sulle case. Il fumo divampò in pochi minuti e guerrieri alati iniziarono a massacrare chiunque sulle strade. Angel rimase intontita dal fumo e dalle urla, il suo corpo si muoveva da solo mentre lei era sotto shock. Correva verso gli armamenti mentre gridava agli uomini di compattarsi e alle donne di fuggire, tutto scorreva dinanzi ai suoi occhi come un incubo. Una pioggia violenta iniziò a cadere e la terra diventò fango misto a sangue. Vide le viscere dei suoi amici per strada. Spezzò il collo ad un uomo ed impalò una donna con un asta presa da terra. Uscì dalla capanna infuocata con i vestiti bruciati e due spade in mano, alcuni uomini l'avevano raggiunta e aspettavano suoi ordini.

"Coprite la ritirata dei più deboli, non allontanatevi e combattete compatti. VIA, ORA!!" La nephilim ritornò il mostro che tutti conoscevano, squartava e decapitava senza pietà alcuna. Molti si cagliarono verso di lei e la sua lama aprì lo stomaco di un giovane i cui occhi la guardarono spaventati mentre abbracciava le sue interiora calde. Odore di sangue ed escrementi invadeva ogni spazio. Ecco la guerra un ammasso di corpi mutilati e merda. Nulla di poetico come avrebbero cantato ai banchetti, niente eroismo ne onore.

Si diresse verso il centro della città dove gli angeli erano di più. Doveva salvare Nox, Blake, Gabriel .. il suo amato angelo. Chissà cosa gli avrebbero fatto se l'avessero catturato, l'idea che quel massacro fosse proprio colpa sua non la sfiorò nemmeno. Non c'era tempo per pensare, in battaglia l'unica cosa che contava era agire prima dell'avversario, non lasciarsi sopraffare dalle emozioni e dall'orrore. I suoi occhi isolavano i volti dei cadaveri per strada, dovevano essere solo oggetti inanimati per continuare a calpestarli e avanzare. Quei ammassi di carne non erano persone e non lo erano mai state, ecco come faceva Angel a sopravvivere sempre alle guerre. Tuttavia procedendo vide:

Il signor Filbur, la gola tagliata e gli occhi rivolti all'indietro, lasciando scoperta la parte bianca delle orbite. Angel iniziò a realizzare che non era su un campo di battaglia ma a casa, la sua casa che veniva rasa al suolo.

E poi Rosely una lancia le attraversava il cranio da sotto il mento spuntando fuori con pezzi di cervella. Lei che aveva popolato quella landa di fiori e sorrisi.

E poi Alexis uno squarcio sulla schiena che scoprì le ossa della colonna vertebrale. Lui che aveva progettato ogni casa e struttura ed ogni sera innalzava il calice al bar di Nox.

E poi Aelin l'Erli taciturno che regalava la sua arte a tutti. La sua testa era non molto lontana dal corpo, una decapitazione netta che lasciò alcuni brandelli di carne a terra.

E poi ancora Edmund il padre di Lumnia e Marcus aveva le budella di fuori e la mascella spezzata. Ringraziò il cielo per aver caricato i bambini sui cavalli.

E poi chi altri ancora? Angel riconosceva ogni corpo mutilato e lasciato lì come se fosse immondizia. Respirava a fatica la gola bruciava per le lacrime che stava trattenendo, la pioggia diventò una tempesta violenta. Fu circondata ma combatte come una belva, dall'alto arrivavano frecce che lei lasciava conficcare nelle sue ali mentre uccideva gli angeli a terra. Era ricoperta di sangue, molto non suo. Quando un altra freccia si conficcò alla base delle sue ali fu costretta ad abbassarle e si ritrovò nella merda. Sembrava che per ogni angelo ucciso ne spuntassero due. Si scagliò contro quelli a terra e aspettò rassegnata che una delle loro frecce la colpisse in un punto vitale. Tuttavia non accade perchè Nox cadde rovinosamente a terra dopo aver eliminato i nemici che gli circondavano nell'aria. Prima di andare da lui dovette ancora abbattere tre angeli che le infilzarono la coscia e quasi le spezzarono un ala. Quando si inginocchiò da lui il gigante perdeva sangue da così tante parti che non sapeva nemmeno dove tamponare. Tossì parecchio sangue raggrumato e lei cercò di sollevarlo ma quando lo fece due frecce lo trapassarono da parte a parte e cadde a terra con un sibilo. Angel urlò disperata e si girò nella direzione del tiratore per vederlo decapitato da Blake.

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