Una guida

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La aspettò paziente in cucina mentre sentiva il suono della tempesta che era una musica costante. Quando scese Angel indossava pantaloni neri attillati, un pugnale assicurato alla sua coscia destra e una maglia nera che mostrava i muscoli delle braccia. Il portamento era quello di un soldato e contrastava con la femminilità del suo corpo.

"Buongiorno, allora io oggi dovrei occuparmi di un po' di cose e dare alcune spiegazioni perciò ti porto in giro e poi ti lascio libero di esplorare e andare dove vuoi. Inizierai come guaritore domani. Aspettati un afflusso di gente, qui tutti hanno acciacchi." Lo prese per mano e ormai Gabriel attendeva quel gesto che era diventato familiare. Fuori i raggi del sole riscaldavano la pelle e tutti coloro che incontravano Angel la salutavano con un piccolo inchino e occhi pieni di ammirazione. Mentre camminava notò che i passi della ragazza non emettevano alcun rumore, come se non toccasse nemmeno terra. Iniziò a canticchiare e la morsa fredda in cui il cuore di Gabriele era rimasto per tutta la mattina iniziò a sciogliersi.

"Ma buongiorno, sig. Filbur. Non è che ha ancora quei suoi deliziosi dolci che amo tanto?" Si era fermata davanti a un chioschetto di legno e il profumo di pane sfornato fece brontolare lo stomaco di Gabriel. " Il vecchio nephilim si mise a ridere ed invitò il ragazzo ad avvicinarsi al bancone. Aveva una barba folta e orecchie grandi che rendevano il suo aspetto buffo. Non appena vide la ragazza si illuminò e mise da parte la pipa che stava fumando.

"Beh per il santo sei davvero un bel ragazzo. E' proprio vero che gli angeli sono creature perfette. Vieni figliolo prendi anche tu! I miei dolci sono i migliori di tutta la cittadina. Angel te lo può confermare!" Lei sorrise e annuì già con la bocca piena di cibo. A Gabriel sfuggì una risata cristallina che raggiunse anche il viso del vecchio, felice di aver dimostrato il suo punto. Prese esitante uno dei dolci e quando lo assaggiò le papille gustative ebbero un esplosione. Il sapore era troppo intenso per lui e fece fatica a ingoiare il boccone. Era buonissimo, e la frustrazione per non poterlo mangiare fu evidente sul suo viso. I due lo guardarono con aria interrogativa e lui fu costretto ad ammettere.

"Non avevo mai mangiato un dolce, ne cibo cucinato. Nell'esercito ci davano ogni sera la stessa cosa... Perdersi nei vizi è una distrazione. " Il viso del vecchio Filbur diventò rosso per la rabbia e sentì il petto stringersi per quella povera anima.

"Vorrà dire che sarai obbligato a passare da me ogni mattina finché non ti abituerai a mangiare cibo vero! Non accetto che qualcuno non possa godersi la mia dose di felicità." Tutta quella gentilezza e bontà d'animo erano troppo per Gabriel. Si era preparato ad essere odiato, rifiutato e messo da parte. Il fatto che tutti lo trattassero come un di loro lo feriva perché lui era il nemico.

Angel non lo diede a vedere ma la confessione del ragazzo la turbò , non ne capiva il motivo di tanta preoccupazione ma immaginare il dolore che Gabriel aveva subito la feriva. Desiderava proteggerlo con ogni fibra del suo corpo, voleva che sperimentasse ogni gioia della vita. Era consapevole del fatto che lo stesse trattando in modo speciale ma forse era perché finalmente uno di quei esseri bellissimi non voleva ferirla ma aiutarla. Ignorò le nuove emozioni che stava sperimentando e si diresse all'infermeria.

Nox era già lì con una squadra di uomini. Stavano portando dentro mobili e attrezzi medici.

"Oh, Angel buongiorno. Abbiamo già ripulito il posto e ora stiamo dando i tocchi finali. Vedrai starai benissimo, ti ho anche rimediato vestiti. Vieni a dare un'occhiata." Gabriel si fece spazio ed entrò in quella che sarebbe stata la sua casa. Non era molto lontana da quella di Angel, nel cuore del villaggio. Nox gli tirò le sue pacche affettuose sulle spalle mentre Gabriel si perse ad ammirare l'intera abitazione. Era semplice ma non mancava nulla.

"E' perfetta! Grazie mille Nox!"Non poteva fare a meno di pesare che a Ellyon aveva macchiato le sue mani di sangue per avere un posto tutto suo mentre qui li veniva offerto senza alcuno pegno. 

EllyonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora