capitolo quattordici

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UNA NUOVA ARRIVATA

"Draco ..." disse con tono strozzato. Il viso di Draco cambiò colorito, da roseo a bianco opaco; si alzó a fatica il silenzio che si era creato.

La ragazza dai capelli biondi ossigenati, dalla faccia a me sconosciuta e con il rossetto sbavato tratteneva le lacrime che minacciavano di rigarle le guance.

Aspettavo di conoscere la sua identità, guardava Draco in modo sinistramente vicino, ero gelosa, chi era? perché era apparsa proprio mentre io e draco eravamo in un momento intimo? era forse una sua ex?

"sorellina ..." le parole di Draco bastarono per riportarmi alla realtà, mentre lui si avventa a su di lei stringendola in unaccio.

La accompagnammo in infermeria da Madama Chips poiché era incapace di reggersi in piedi, una volta sotto la cura di Poppy, Draco mi raggiunse alla porta dell'astanteria
"y / n ..." disse con voce soffocata, sembrava davvero preoccupato
"Draco non c 'è bisogno di spiegazioni, è tua sorella va da lei ... approposito come sta? "dissi interrompendolo
" Dice che si rimetterà "

Lo incoraggiai con uno dei miei migliori sorrisi e gli accordai un piccolo bacio sulla guancia, infine mi girai per tornare verso la sala comune

"aspetta ... dopo ti voglio nella mia stanza" annunciò afferrandomi il polso e alludendo con un sorriso beffardo.

Arrivai alla porta della sala comune e sussurrai "serpentia"; la porta non si smosse nemmeno di un millimetro.

"talmente impegnata a fare la puttana with draco che non sai che hanno cambiato la parola d'ordine" una voce mi sopraggiunse da dietro.

Era Pansy. Mi girai e incontrai i suoi occhi verde smeraldo. Come cazzo si era permessa di parlarmi così.

"io puttana? quindi stai davvero cercando di convincermi che quella roba ai lati della tua bocca sia latte?"
Un ghigno si fece spazio agli angoli delle sue labbra.

"no per carità, Draco è delizioso, ma di sicuro questo già lo sai ... ho sentito che sei la sorellina di Potter" continuò "che cosa patetica, peccato che quella sera a casa dei potter non ci fossi tu" terminò.

Il sangue iniziò a martellare nelle mie vene come se esse stessero per esplodere da un momento all'altro, le mie mani si chiusero in dei pugni cosi stretti da far impallidire le nocche e in un millesimo di secondo mi ritrovai a puntare la bacchetta al collo di Pansy.

"y / n cosa diavolo" una voce familiare mi stuzzicò le orecchie.
"Ah eccoti Draco stavo proprio raccontando a Smith di noi due ieri sera" disse Pansy tirandomi una spallata e andandolo ad abbracciare.

Mi voltai con le lacrime che ticchettavano sulle mie guance, era come se centinaia di coltelli mi avessero trafitto l'anima, perché dovevo stare male per un coglione come Malfoy?

Mi diressi verso la biblioteca e mi chiudi in un reparto obliato dalla mente di tutti.

Mi accovacciai per terra, mentre le mie labbra tremavano, portando le ginocchia sul viso, mentre il trucco si scioglieva su esso.

Sentii dei passi echeggiare per i corridoi, ma non avevo la forza di alzare il volto per controllare chi fosse.
"cazzo piccola non piangere"
"Draco vattene"
"non posso lasciarti sola, non voglio lasciarti sola piccola, mai"
"torna da Pansy, Draco"
"hai davvero dato retta a quelle cazzate?" mi alzò il mento e passò un dito sulla mia guancia "piccola voglio solo te, tu sei mia ... dammi la mano e seguimi"

Mi fidavo ciecamente di lui e lo feci, mi asciugai le lacrime che per un attimo avevano annebbiato la vista e gli porsi la mia mano lasciandomi condurre da lui chissà dove, non mi interessava la meta, mi bastava la sua presenza.

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