capitolo sedici

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INCONTRI

Eloise fu sorteggiata in grifondoro mentre Hunter nella casa Serpeverde, con un seguito di calorosi abbracci di benvenuto si sistemarono nei posti vuoti delle immense tavolate dai colori verdognoli e scarlatti.

Quantità enormi di sguardi studiavano i nuovi arrivati avventurandosi per i loro corpi e volti.

Beccai qualche volta il cipiglio di Hunter che esaminava il mio minuto corpicino, ma distoglieva ,con sorrisetto appagato, la vista appena avvertiva la presenza dei miei occhi su di lui.

Mi alzai da tavola con stomaco gonfio dalla quantità di cibo che avevo ingerito e mi diressi verso la camera tenendo per mano Draco.

Aprii la porta è mi fiondai sul letto gettandomi a braccia aperte sul duttile talamo e Draco mi segui a ruota.

"che mangiata" sospirai ridendo indicando la pancia.

Lui soffermo lo sguardo su essa e sorrise, io arrossì lentamente

chissà cosa stava pensando, era troppo gonfia forse? o forse ha notato che sono ingrassata?

i miei pensieri cessarono quando sentì il dito di Draco fare movimenti circolari dall'esterno verso l'ombelico sulla mia pancia in modo delicato incamminandosi verso l'orlo delle mie mutande.

mi morsi le labbra al suo tocco flemmatico e leggiadro inarcando la schiena.

Lui se ne accorse e concesse un sogghigno malizioso.

"io comunque la trovo perfetta" sussurrò alzando l'estremo dell'intimo e lasciando strisciare un dito all'interno di esse.

"mh?" dissi soffocata

"non credi che sia perfetta?" parlottò con voce roca sul mio orecchio.

Scossi la testa ingoiando una grande quantità di saliva che per un attimo si era bloccata nella mia gola.

"sei incredibilmente perfetta yn smith" ed infilò il secondo dito negli slip e con essi si diresse verso il mio clitoride.

Lo guardai con aria di supplica, lui sorrise soddisfatto e senza il minimo preavviso entrò in me.

Sentì le sue dita gelide e scabre farsi strada tra le pareti della mia vagina eseguendo movimenti agili, mentre inarcai la schiena ed emisi dei gemiti causati dal bruciore che stava incendiando la mia intimità.

Gli bloccai il braccio infilando le mie unghie entro esso e lui si morse le labbra aumentando la velocità dell'indice e medio.

"Draco" gemitai

"piccola vuoi dirmi qualcosa" chiese fingendo una faccia eterea e aggiungendo un terzo dito, l'anulare, per stuzzicare il clitoride.

"porca miseria" tirai la testa indietro.

"si piccola voglio sentirti pregare" parlottò con voce sorda sul mio collo avvicinando estremamente le labbra ad esso.

"fallo piccola, urla per me" sussurro per poi poggiare le labbra sul mio collo iniziandolo a succhiare mordendo la pelle e tirandola per lasciare segni violacei.

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