La loro prima volta

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Due corpi nudi a contatto esprimono più sentimenti di quanto si possa immaginare e questo me l'ha insegnato lui.

Era la nostra prima volta, non sapevamo nemmeno cosa significasse, anche se poi con il tempo, abbiamo imparato a parlarci.

I nostri corpi hanno parlato e continuano a parlarsi, soprattutto se insieme in un'unica circostanza.
Fare l'amore, quello vero, non è così semplice.

Sentirsi unica per qualcuno non è così ovvio, serve tempo, serve lealtà, serve tanto, ma anche la bravura non è scontata.

tornammo a fare l'amore.

Imparare scoprendosi, è come farsi del male, per poi rimediare dagli sbagli, migliorandosi.

Scopri ciò che può dare più piacere o meno ad una persona, capendo poi che ognuno di noi è diverso e che quindi, c'è sempre qualcosa da imparare.

Parlare durante i rapporti non è scontato, all'inizio c'è sempre imbarazzo, ma col tempo, impari anche a riempirli e a renderli più divertenti.

La nostra prima volta è stata per me più un: “cazzo che male, però non è così male” per lui più un: “centra il bersaglio e perlustra”
Giocare con i nostri corpi nemmeno quello è ovvio, toccarsi, possedersi e concedersi, non è da tutti.

La prima volta che lo toccai, lui divenne wow; gli piaceva, ma avevo paura di fargli del male.

Col tempo imparai a toccarlo e far si che quel rosso imbarazzo diventasse rosso amore e dopo che capisci come funziona, sei suo.

Io avevo paura, la prima volta.

Avevo di certo guardato più porno di lui, ma la realtà era diversa. Sei tu e un altro corpo.

Non sapevo nemmeno come, dove o cosa toccare, lui mi sorrise, notò il mio più totale imbarazzo e m'aiutò.
Senza di lui non avrei capito niente ed è per questo che penso che due corpi nudi a contatto esprimano molto.

Quando finimmo di fare l'amore, la prima volta, ricordo quel silenzio lunghissimo, ma durato qualche secondo.

Entrambi eravamo li, nudi, in imbarazzo e cresciuti, insieme, per la nostra prima volta.

I sorrisi erano superflui.

mi stampò un bacio dritto sulla mie labbra e mi chiese di abbracciarlo.
“wow” dissi a voce alta, come immerso nei miei pensieri.

Lui mi guardò e mi chiese confuso cosa stessi dicendo e un semplice, ma potente “mi vuoi morto  ” uscì dalle mie labbra.

Ancora una volta capii qualcosa: fare l'amore non significa ritrovarsi solo con due corpi nudi uniti, ma anche essere nudi con i  stessi sentimenti e ritrovarsi uniti.

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