devi fidarti di me

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(abbandóno s. m. dal fr. ant. a bandon (v. abbandonare) - 1. a. L'atto, il fatto di abbandonare; l'essere abbandonato; condizione in cui rimane chi o ciò che è stato abbandonato.)

-'devi fidarti di me, voglio farti sentire quella famosa cosa che ti ho promesso da giorni", avevamo ormai raggiunto la camera da letto pregna di ricordi di una notte insonne, tormentata. eravamo ancora impasticciati dai nostri stessi orgasmi. gli chiesi di raggiungere il centro del letto e restare li mentre dalla valigia, velocemente, recuperavo una bandana nera dalla classica fantasia di indossarla ai tempi quell'oggetto nascondeva un significato particolare. "incredibilmente non è come pensi .", dissi dopo essermi stampe bianche. usavo di 'not today' e in qualche modo per me avvicinato a lui per coprirgli gli occhi. ". ti avevo detto che ti avrei fatto sentire come ti vedo io ai miei occhi", criptico come sempre. aspettai che si rilassasse prima di cominciare letteralmente ad amarlo con i gesti più che con riuscivano sempre a complicare tutto. specie per una persona fraintendibile come lo ero io. passai le mani leggere lungo le sue braccia, verso quelle maledette parole che, volente o nolente, tenule lasciando che scivolassero poi sulle e bisogno della tua resenzai alle dita. Impercettibile biso presenza .", il significato di quel gesto. andai a baciare più volte le sue labbra rosee per scenderne verso l'angolo e lasciare una scia di mento, "dolce, non può mai mancare, almeno una volta al giorno", perché anche i messaggi più stupidi che ci scambiavamo in realtà celavano un ricordo di lui. mi spostai al centro del petto su cui lasciai un ultimo bacio leggero, "e baci i che descriveva la linea del suo qui il motivo di tutto.
quell'angoscia e quel tormento delle mie notti insonni che mi hanno portato da te. un peso sul cuore perché devo essere così .", accarezzai quel bacio con la punta delle dita," Diego, siamo a pezzi. la tua presenza però rimette insieme i miei .. ed io non riesco più fare a meno di te". smisi di toccarlo in qualsiasi modo possibile e lasciai che qualche secondo di silenzio passasse fra di noi. Lui, io, non ero per andare a letto con lui. dio, arrivare da Milano a Roma in meno di un giorno solo per poter andare a letto con chiunque sarebbe stato assurdo, insensato. ero li per lui, perché lui era ormai parte di me. bello o brutto che fosse. male o no che facesse.

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