[Capitolo 31] "Io e te ci stancheremo l'uno dell'altro molto presto"

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Aprii gli occhi e mi ritrovai stesa sul pavimento di una cantina, circondata da botti di vino, mi alzai e la testa iniziò a girarmi.

Avevo al mio fianco ancora steso che dormiva Brayan, ho ricordi vaghi di ieri sera, ma come dimenticare ciò che è successo? È impossibile.

Indossavo la maglia di Bryan. Mi alzai alla ricerca dei miei vestiti che trovai poco dopo. Mi rivestii e salii velocemente le scale per andare in camera mia.

<<Buongiorno>> esclamai andando fuori a fare colazione con Chris e Marco, ovviamente dopo essermi fatta una doccia.

<<Buongiorno Hayley>> esclama Chris appena mi vede arrivare.

<<Buongiorno>> dico per poi sedermi in una delle due sedie libere.

<<Notte movimentata?>> chiede Marco e di scatto alzo lo sguardo verso di lui.

<<No, molto tranquilla>> gli dico mentre addento un cornetto.

<<La mia povera cantina non direbbe lo stesso>> esclama Chris e per poco non mi va di traverso il pezzo di cornetto.

<<Avete sentito?>> chiedo e sia Chris che Marco annuiscono, se si potesse morire di imbarazzo in questo momento già sarei morta e sotterrata.

<<Tranquilla Hayley, è normale>> esclama.

Le sorrido, ancora in imbarazzo. La colazione continua in silenzio fin quando Marco e Chris si fermano a fissare entrambi verso la porta, mi giro anche io e vedo arrivare Brayan nella mia direzione.

<<Dobbiamo parlare>> esclama vicino al mio orecchio.

<<Non è il momento>> gli dico mentre bevo un sorso della spremuta d'arancia che poco prima avevo versato nel mio bicchiere.

Improvvisamente Brayan afferra il mio bicchiere e lo posa sul tavolo violentemente.

<<Dobbiamo parlare>> ripete con tono duro.

Alzo lo sguardo verso di lui.

<<Non è facendo così che faremo come dici, ho detto che non è il momento>> gli dico per poi abbassare lo sguardo e tornare a concentrarmi sulla mia colazione mentre la presenza di Brayan è ancora al mio fianco.

<<Oh al diavolo!>> esordisco alzandomi e camminando all'interno della casa.

Mi fermai nel salotto dove Chris e Marco potevamo vederci, ma Brayan mi afferrò per il braccio e mi trascinò nella cucina, sbattè la porta.

<<Di cosa vuoi parlare?>> chiedo.

<<Perché questa mattina non c'eri quando mi sono svegliato?>> chiede sempre con tono duro.

Resto in silenzio, non ho una risposta.

<<Cazzo rispondi>> esclama battendo una mano sul mobile.

<<Non lo so, forse è stato un errore, ho ricordi confusi>> gli dico e noto lui fare un sorriso amaro.

<<Lo hai fatto apposta vero?>> chiede.

<<Cosa?No assolutamente no>> gli dico.

<<La cosa che continuo a non capire di noi due, che ogni passo avanti, ogni volta che uno dei due apre il proprio cuore all'altro ne rimane ferito. Ho capito, volevi farmi sentire come ti sei sentita tu cinque anni fa. Mi congratulo con te, ci sei riuscita>> esclama per poi fare per uscire, muove la maniglia per aprila ma essa non si muove.

<<Ci mancava solo questo>> dico andando verso la porta e cercando di sbloccare la maniglia.

<<Ci hanno chiusi dentro>> esclama Brayan tirando un pugno verso il muro.

Dopo vari minuti di silenzio, Brayan continuava a guardarmi come se da un momento all'altro avesse voluto uccidermi.

<<Sapevamo già che questo gioco fosse pericoloso, ma comunque abbiamo voluto giocarci>> mi dice.

<<Ero troppo ingenua per rendermene conto prima, adesso capisco. Io e te ci stancheremo l'uno dell'altro molto presto>> gli dico avvicinandomi.

<<Si, sappiamo che ti stancherai presto e prenderai un volo per chissà quale posto sperduto nel globo e ci rivedremo tra cinque anni, e quando tornerai ripenserai al passato e a quanto siamo stati perfetti che ti innamorerai ancora una volta e renderai tutto difficile anche se la soluzione è davanti a te, perché cazzo Hayley sei piena di difetti che non ti rendi neanche conto di avere. Ma comunque amo questi difetti, li amo tutti, anche se allo stesso momento li odio con tutto me stesso, credo che sia questo l'amore, un amarsi e odiarsi nello stesso momento, un desiderarsi ogni volta che l'altra persona incontra lo sguardo dell'altro, un fare i fuochi d'artificio ogni volta che le nostre labbra si incontrano. Odio il fatto di svegliarmi senza di te dopo una notte del genere, anche se con tutto l'alcol di questo mondo non avrei mai potuto dimenticare. Questo gioco pericoloso potrebbe distruggermi, è solo una scelta tua e ti pre..>> interrompo il suo lungo monologo per fiondarmi sulle sue labbra.

Io e Brayan, ci facciamo del male, ma allo stesso tempo ci regaliamo emozioni che con nessun altro persona proveremo mai. Perché siamo io e lui.

<<Io non voglio ritirarmi dal gioco, e tu?>> gli dico e regalandomi un sorriso perfetto riprende a baciarmi come se gli fossi mancata.

Mi stringe a sé come se avesse paura che improvvisamente potessi andarmene.

Mi prende per i glutei e mi porta verso il bancone della cucina. Dove mi poggia e si posiziona al centro tra le mie gambe.

<<Promettimi che non ti stancherai di me?>> chiede allontanandosi per guardarmi fisso negli occhi.

<<Prima o poi sarai tu a lasciami andare, perché sappiamo entrambi che non ne sono capace>> gli dico e con un sorriso riprende a baciarmi.

Sentimmo la serratura della porta aprirsi, scattammo subito in piedi e il viso di Chris non ci mise molto a mostrarsi.

<<Non credevo che i ventenni di oggi fossero così dolci>> dice poggiandosi una mano sul cuore per poi avvicinarsi a noi e stringerci in un abbraccio a tre.

<<Mamma hai sentito tutto?!>> chiede Brayan abbastanza arrabbiato.

<<Qualcosina, forse, tutto>> dice per poi evitare lo sguardo del figlio.

<<Hayley ti va di venire con me a raccogliere dell'uva al vigneto?>> chiede ed annuisco subito.

<<Ottimo. Ti aspetto all'ingresso>> dice per poi volatizzarsi.

<<Ci vediamo dopo>> gli dico andando verso la porta, ma Bryan mi afferra la mano e mi tira verso di lui lasciandomi un bacio sulle labbra.

<<A dopo>> dice modendosi il labbro.

Pochi minuti dopo che io e Chris raccoglievamo uva, vediamo Marco arrivare a cavallo, dietro di lui c'era un altra persona, presumo Brayan.

<<Ciao ragazze>> esclama Marco <<Hayley, non so se tu hai conosciuto mio figlio, Federico>> esclama indicando il figlio dietro alle sue spalle.

Mi sposto un po' per vederlo bene e riconosco <<Lee?>> dico sconvolta.

<<Hayley posso spiegare>> esclama.

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