Harry si svegliò lentamente al suono di Louis che russava sommessamente. Sorrise a se stesso prima ancora di aprire gli occhi, strofinando il naso più vicino contro il collo del ragazzo. Dato che doveva indossare il gesso, il castano poteva solo dormire sulla schiena, ogni altra posizione era troppo scomoda per riposare correttamente. Quindi ora lui dormiva con la testa appoggiata sul petto di Louis, e il braccio libero di quest'ultimo era avvolto liberamente intorno alla sua vita.
Purtroppo però, dormire sulla schiena faceva russare Louis; un simpatico, piccolo suono che faceva ridere Harry ogni volta che lo sentiva. Lo fece anche adesso, facendo scorrere il dito su e giù per lo stomaco del giovane. Si dimenò sotto il suo tocco, segno se si stava svegliando.
Con un sorriso, il riccio si mise a sedere e baciò lo sterno del maggiore, raggiungendogli il collo e la mascella. Louis sospirò, sollevando il petto. Incapace di resistere, sigillò le loro labbra insieme, baciandolo lentamente.
"Hmm," mormorò Louis, alzando la mano per accarezzare la sua schiena. "Buongiorno."
"Buongiorno, bell'addormentato," fece scontrare le loro labbra ancora una volta, facendo scorrere una gamba tra quelle di Louis. Erano entrambi nudi, il che era incredibilmente comodo e conveniente. Harry poteva sentire che il membro del giovane si stava già ispessendo.
"In realtà sarebbe bella addormentata," Louis lo corresse. Sbatté le palpebre e il blu radioso attirò Harry dentro quegli occhi.
Il riccio alzò gli occhi al cielo e attaccò le labbra al collo del ragazzo, succhiando abbastanza forte da far contrarre il suo membro contro la sua coscia. "Perdona la mia ignoranza."
"Domande sulle principesse Disney? Sono il tuo uomo," Louis ridacchiò e inclinò la testa per dare a Harry un accesso migliore.
"Sei il mio uomo, sì," concordò Harry. Lasciò che la sua bocca tornasse a quella di Louis e lo baciò, aprendo le labbra del castano con pazienza. Aveva un sapore stantio e amaro, e sospettava che anche lui avesse lo stesso sapore, ma non importava. L'unica cosa importante era che doveva svegliare Louis con baci lenti il sabato mattina. Avere Louis così era solo un suo privilegio.
"Haz," sussurrò il maggiore, i suoi fianchi rotolarono contro quelli di Harry.
Lui sorrise contro le labbra del ragazzo, portando una mano alla sua vita. Andò incontro alle sue spinte, prendendo facilmente un ritmo. Louis inclinò la testa all'indietro, gli occhi chiusi e la bocca aperta. Il riccio era mezzo duro al risveglio, ma la sola vista del suo ragazzo riempì il suo membro fino alla completa durezza.
"Tesoro," mormorò, rotolando lentamente i fianchi, il cazzo del maggiore che strofinava il liquido pre-seminale bagnato sullo stomaco. "Vuoi che ti succhi?"
Louis alzò la mano per seppellirla tra i suoi riccioli. Scosse la testa, sostenendo il suo sguardo. "Voglio vederti. Guardarti."
Harry annuì e continuò a muoversi. Afferrò le cosce di Louis e le sollevò dal materasso, allineando i loro inguini. Il castano si leccò le labbra, gemendo rumorosamente quando i loro membri sfregarono insieme, mandando brividi ad entrambi i loro corpi. Il riccio continuava a muoversi contro di lui, usando la sua posizione per premere Louis contro il materasso con ogni spinta dei suoi fianchi.
Quando il calore si accumulò nello stomaco, formicolando nella sua schiena, Harry rabbrividì, chiudendo gli occhi. Abbassò la testa per seppellire il viso nel collo di Louis, ma lui lo fermò. Tenne la mano tra i suoi capelli, tirando delicatamente per tenergli la testa alta. Fissò i suoi occhi scuri di desiderio, scuotendo lentamente la testa.
Senza altra scelta, Harry continuò, gli occhi fissi sul viso di Louis, lasciandogli guardare il modo in cui cadeva a pezzi sopra di lui. Lasciò andare una delle sue cosce e portò una mano tra di loro, arricciandola attorno ai loro cazzi. Il maggiore si morse il labbro, inghiottendo un gemito.
"No," disse Harry, scuotendo la testa.
Louis lasciò il labbro inferiore e lasciò andare un altro gemito quando Harry strofinò il pollice sulla punta liscia del suo membro. I loro movimenti erano pigri, lenti e intensi, lasciando ogni nervo del corpo di Harry nudo ed elettrico.
Voleva di più e, allo stesso tempo, questo era più di quanto fosse in grado di sopportare. Voleva allargare Louis e seppellirsi nel profondo del suo corpo, o magari cavalcarlo fino allo sfinimento completo. Tuttavia, sentiva che solo un altro gemito affannoso del ragazzo sarebbe stato sufficiente per spingerlo oltre il limite.
"Piccolo," sospirò il maggiore, gli occhi socchiusi e lo sguardo sfocato. "Lasciami..."
Harry annuì, torcendo il polso nel modo giusto e un attimo dopo, la bocca di Louis si spalancò e si inarcò dal materasso al tocco del riccio. Il liquido caldo si riversò sulle dita di Harry, facilitando i suoi movimenti, e ci vollero solo pochi secondi prima che anche lui venisse. Louis teneva ancora la sua testa in alto tirandogli i capelli, guardandolo con occhi sbalorditi e labbra morse.
Successivamente, il riccio cadde sul corpo del giovane, facendolo sibilare di dolore. Il braccio ingessato di Louis era intrappolato sotto il suo peso. Rotolò rapidamente via, ansimando e agitandosi allo stesso tempo.
"Cazzo, Lou, mi dispiace," si mise a sedere, controllando immediatamente il gesso.
"Certo che ti dispiace," disse Louis, passandosi la mano libera tra i capelli arruffati. "Il tuo bel viso sarà la mia morte."
"Il tuo braccio sta bene?" Chiese Harry, ignorando il commento.
"Mhm." Il giovane si stiracchiò, sospirando felice. "Sono passate due settimane, Haz. Sai che ormai non mi fa più male."
"Non dovresti indossare questa cosa in primo luogo."
Louis aprì gli occhi, il broncio sulle labbra. "Sai cosa non dovrei fare? Stare sdraiato qui e doverti implorare di coccolarmi."
Il riccio non poté fare a meno di sorridere. Si avvicinò e strofinò il naso contro il suo collo. "Dovremmo fare la doccia."
"Tra un minuto," disse Louis e inspirò profondamente, apparentemente molto più soddisfatto. "Abbiamo un grande giorno davanti e voglio solo godermelo ancora per un momento."
Chiudendo gli occhi, Harry annuì, disegnando cerchi sullo stomaco del maggiore e spargendo il liquido bianco sulla sua pelle. A Louis non sembrava importare.
"Ehi, Lou."
Il castano mormorò, stringendo delicatamente la sua vita.
"Non ti ho mai chiesto scusa," mormorò lui.
"Haz, ne abbiamo parlato il giorno in cui siamo tornati dall'Austria," gli ricordò Louis.
"No, intendo," Harry inspirò profondamente, aprendo gli occhi. Fermò la mano, appoggiandola contro la pelle ancora calda del giovane. "È colpa mia quello che è successo lì con Lory."
"Per quanto ne so Kian ha chiesto a me di guardarla," disse Louis, accarezzando il fianco di Harry.
"Non è questo il punto," ribatté Harry. "Non sarei dovuto venire lì a distrarti perché in questo modo l'abbiamo persa di vista entrambi. Non sarebbe successo tutto questo se non fosse stato per me."
"Piccolo," Louis si spostò finché non si sdraiò su un fianco, di fronte a lui. "È stato un incidente. La colpa non è di nessuno."
Harry allungò una mano per toccare la spalla di Louis. I lividi erano ormai sbiaditi, quasi non più visibili. Non era stato in grado di parlarne prima, non aveva mai avuto il coraggio di dirlo al ragazzo, ma in quel momento, sotto le coperte del loro letto, con Louis che lo teneva stretto, sentì di aver finalmente trovato le parole per lasciare che il castano sapesse cosa lo turbava ancora.
"Non ho fatto niente, Lou."
Louis aggrottò la fronte, le sue dita distese sulla sua schiena e il suo viso così vicino che il riccio poteva sentire il suo respiro. "Cosa non hai fatto?"
"Quando è successo," chiarì Harry. "È andato tutto così veloce. E quando ti ho raggiunto, era già finita e Mallory stava piangendo e tu non ti sei mosso. Non ti sei mosso."
"Va tutto bene, amore," lo rassicurò Louis, baciandogli delicatamente la guancia. "Sai che non era niente di serio."
"Ma in quel momento non lo sapevo," Harry scosse la testa, arretrando abbastanza per guardare di nuovo il viso di Louis. "E sono rimasto seduti lì, incapace di muovermi. Ho visto il sangue sulla tua faccia e non ho fatto niente. Se quelle persone non fossero state lì, io-"
"Erano lì, Harry," il castano lo tirò di nuovo più vicino, mantenendo il contatto visivo. "Loro erano li."
"E se non ci fossero stati?" Harry rilasciò un respiro tremante. "Non avrei fatto nulla per salvarti."
"Zitto," mormorò Louis, sigillando le labbra del riccio con le sue in un bacio disperato. Harry affondò contro di lui, le mani che si alzarono per afferrare le spalle del maggiore. Louis riuscì a calmare i suoi nervi con questo, tirandolo fuori dai suoi demoni, come se potesse baciare ogni singola preoccupazione presente nel suo sistema. Quando si ritrasse, aspettò che Harry aprisse gli occhi. "Lo avresti fatto, piccolo."
Il riccio si leccò le labbra, ripetendo la situazione nella sua testa.
"Lo avresti fatto," ripeté Louis. "In una situazione del genere, devi solo funzionare. E per quanto mi ha detto Lottie, l'hai fatto."
"Solo con Lory," fece notare Harry. "Ma con te..."
Louis sorrise. "Beh, immagino allora che tu mi ami più di quanto ami lei."
Nonostante l'umorismo nella sua voce, Harry non riuscì a prenderlo come uno scherzo. Portò una mano al viso del ragazzo. "Ti amo più di chiunque altro, Louis."
Il divertimento svanì dagli occhi di Louis e inspirò profondamente. "Immagino di sì."
"Sì," insistette il riccio. Baciò di nuovo Louis, solo brevemente. "E mi tormenterà per il resto della mia vita il fatto di essere rimasto così immobile quel giorno."
"Sai che non ha importanza, vero?" Disse il maggiore. "Mi fiderei di te sempre, con tutta la mia vita. Più di chiunque altro."
"Probabilmente non è una scelta saggia," Harry sorrise leggermente, spostando le dita tra i capelli di Louis. "Non ho dimostrato di essere molto utile in una situazione del genere."
"Probabilmente hai solo bisogno di un po' più di pratica," scherzò Louis.
Harry scosse la testa, pizzicando il castano dietro l'orecchio. "Non dire cose del genere."
"Ow," Louis fece una smorfia. "Stai cercando una scusa per fare il rude con me?"
"Non sarò rude con te finché indossi il gesso," gli ricordò Harry.
"Peccato," mormorò il giovane. Si chinò e lo baciò di nuovo.
"Devo preparare la colazione?" Chiese il riccio.
"Prima ho bisogno di una doccia," Louis guardò se stesso dall'alto in basso. "Hai sparso il tuo sperma su tutto il mio stomaco."
Harry sorrise, scrollando una spalla. "Ho bisogno di compensare il fatto di non poter essere rude con te."
Ridendo, Louis si rotolò su di lui per ottenere un altro bacio. Harry incontrò le sue labbra con un mormorio soddisfatto, avvolgendo le braccia intorno al collo del castano. Per un po' rimasero così, scambiandosi baci lenti e pigri, poi Louis si alzò con un sospiro.
"Questa cosa stupida è sempre d'intralcio," disse, indicando il gesso.
"Tra due settimane lo toglierai."
Louis scese dal letto. "Non vedo l'ora."
Harry lo seguì in bagno e con una busta di plastica e una delle fascette per capelli di Harry avvolse il gesso in modo che Louis potesse fare una doccia. Il riccio tenne un panno sotto l'acqua corrente e lo usò per strofinarlo sulla sua pelle. Si sarebbe prima occupato della colazione e poi avrebbe fatto una doccia.
Tornato in camera da letto, indossò un paio di boxer. Ispezionò il loro frigorifero quando entrò in cucina, annotando mentalmente di andare a fare la spesa prima della cena di stasera. Tirò fuori uova e pancetta, richiudendo il frigo.
Mentre preparava le uova strapazzate, ripassò il piano per oggi. L'agente di Liam e Louis aveva organizzato un'uscita per stasera che sarebbe finita sulla prima pagina di diversi importanti organi di stampa. Nelle ultime due settimane si erano occupati di questo, e i due erano stati costantemente visti insieme. I fan di Louis o del Breakfast Show ne avevano parlato sui social media e avevano condiviso anche alcuni scatti.
Quel giorno, un paparazzo assunto da loro avrebbe aspettato al ristorante, fotografandoli mentre entravano insieme così come all'interno - perché avevano preso i posti vicino a una finestra - e anche quando avrebbero lasciato il locale. Avrebbe segnato l'inizio della loro battaglia. Il passo successivo sarebbe stato rendere pubblico il fatto che stavano andando in tribunale.
Avrebbero ufficialmente combattuto il sistema- e sarebbero stati i primi a farlo nella storia.
Non ebbe altra possibilità di innervosirsi per questo perché un forte urlo gli fece quasi cadere la ciotola con le uova. Portandosi una mano al petto, si voltò a guardare la porta della cucina, ma invece di veder apparire Louis, lo sentì urlare di nuovo.
Il cuore gli batteva forte in gola, le immagini di Louis che cadeva nella doccia, che si rompeva l'altro braccio, o il suo gesso che si spezzava, o che batteva di nuovo la testa - tutto ciò gli inondò la mente nei cinque secondi che gli ci vollero per arrivare a il bagno.
"Aiuto!" Louis era chino sulla loro vasca, tenendo la testa sotto il getto della doccia. "Aiuto! Sto affogando!"
Il riccio si fermò sullo stipite della porta, incrociando le braccia e alzando un sopracciglio.
"Qualcuno mi aiuti," continuò Louis, agitando teatralmente il braccio.
Sospirando, Harry ebbe pietà di lui e gli si avvicinò, chiudendo l'acqua e sollevando Louis dal bordo della vasca. "Sei un idiota."
"Grazie a Dio," Louis avvolse il suo braccio buono intorno al suo collo, bagnandolo tutto. "Mi hai salvato. Avrei potuto morire lì."
"Certo che avresti potuto," commentò seccamente, trattenendo una risata. "Meno male che ero nei paraggi."
"Come diavolo potrei mai ringraziarti adeguatamente?" Chiese il castano, ma il suo sorrisetto mostrava che aveva già un'idea chiara.
"Sei così ridicolo," Harry non poté fare a meno di ridere ora, afferrando un asciugamano per asciugare i capelli di Louis.
"Scusami, sono quasi morto," Louis sussultò in finta offesa.
Harry avvolse l'asciugamano attorno al collo del maggiore e lo tirò contro di lui per un bacio. "Non lo lascerei mai accadere."
"Te l'avevo detto," disse Louis, toccando il suo petto con un dito. "Posso affidarti la mia vita."
Harry sorrise, baciando la fronte di Louis. "Puoi."
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Nameless Night (Italian Translation)
FanfictionPer il loro diciottesimo compleanno, ogni persona riceve una lettera che recita una semplice data. Questa è la data in cui incontrerai la tua anima gemella. Harry e Louis hanno credenze diverse, vivono in mondi diversi e hanno sogni, speranze e paur...