16 / 01 / 21
📍Monaco.Monaco l'ho sempre definita come la città del benestare, con i figli di papà, i grandi imprenditori, i famosi banchieri, e i più illustri architetti. E poi ci sono i piloti.
Ammetto che ero scettica, abbandonare la mia Berlino, e venire fino a qua in un posto che, ho considerato pressoché pieno di persone snob. Però devo anche ammettere che il posto è stupendo.
Costeggiato dal mare, Monaco sta diventando una delle mie città preferite.
Prendetemi pure per incoerente.
Correre con il suono delle onde che si infrangono sugli scogli è bellissimo. Libera la menta, toglie tutta l'energia negativa e rende tutto più piacevole. Anche lì sforzo fisico della corsa.
Monaco è magica. E poi ammetto che i paparazzi con noi piloti, soprattutto con noi delle categorie minori, nemmeno si prendono del tempo per calcolarci.
Anche se io li evito, con una buona ragione. Nessuno mi deve chiedere di Thomas.
Non è passato un mese e poco più e ancora non riesco a farmene una ragione. La persona a cui avrei dato pure l'anima non c'è più. Non posso più vederla. Se non andando in maledetto cimitero e vedere quella foto incastonato nella lapide, con quei occhi azzurri che ancora mi mancano da morire.
Una lacrima comincia a formarsi nella iride, batto le ciglia facendola scivolare poi lungo il mio viso, per poi toglierla velocemente con la mano.
Ormai il mio passo della corsa è dettato dal ritmo della musica che mi riusiona nelle orecchie. È proprio grazie a lei che riesco a isolarmi dal mondo esterno.
Mi isolo talmente tanto bene che nemmeno vedo chi sta percorrendo la mia strada nel senso opposto.
Difatti mi ritrovo ad andare addosso a qualcuno.
-Sta attenta ragazzina - sento dire dalla persona che ho accidentalmente scontrato.
Ragazzina? No un attimo, questo ha proprio voglia di prendere parole dalla sottoscritta.
-Come scusa? Ragazzina intanto lo dici a qualcun'altro, e non a me. Poi non vado addosso alle persone per Hobby, quindi vedi di abbassare le ali caro - dico.
-Oh ecco che arriva la ragazzina presuntuosa - alzo lo sguardo furiosa più che mai.
Non appena i miei occhi incrociano i suoi, quasi mi arriva un colpo al cuore. I suoi occhi sono identici a quelli di Thomas. Non sto scherzando sono uguali. Hanno lo stesso azzurro intenso, guardandoli per un attimo mi sembra di rivedere lui e la sua voglia di vivere.
-Ragazzina presuntuosa a chi? Vedi di non parlarmi in questo modo sai carino! - dico.
-Eccola, Madlen Becker che ora si sente dio solo perché è stata la prima ragazza a vincere la formula 3 - dice.
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Fire || Mick Schumacher.
Fanfiction𝑀𝑎𝑖 𝑠𝑚𝑒𝑡𝑡𝑒𝑟𝑎𝑖 𝑐𝑎𝑛𝑡𝑒𝑟𝑎𝑖 𝑝𝑒𝑟𝑑𝑒𝑟𝑎𝑖 𝑙𝑎 𝑣𝑜𝑐𝑒 𝑎𝑛𝑑𝑟𝑎𝑖, 𝑝𝑖𝑎𝑔𝑒𝑟𝑎𝑖 ,𝑏𝑎𝑙𝑙𝑒𝑟𝑎𝑖 𝑠𝑐𝑜𝑝𝑝𝑖𝑒𝑟𝑎 𝑖𝑙 𝑐𝑜𝑙𝑜𝑟𝑒 𝑠𝑐𝑜𝑟𝑑𝑒𝑟𝑎𝑖 𝑖𝑙 𝑑𝑜𝑙𝑜𝑟𝑒 𝑐𝑎𝑚𝑏𝑖𝑒𝑟𝑎𝑖 𝑖𝑙 𝑡𝑢𝑜 𝑛𝑜𝑚𝑒. Mai, Madl...