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Fine stagione 2022.
Come tutte le storie alla fine si finisce con un lieto fine, o quasi.
Sto per finire l'ultimo giro che mi porterà all'Olimpo della formula due, una stagione intensa, di alti e bassi, umore alle stelle e sotto terra, con la voglia di rialzarsi sempre e di ripartire più forti di prima.
Le mani mi tremano, mentre affronto le ultime due curve, a Monza, tempio della velocità. Tremo fino al midollo, sapendo che da qui in poi ci sarà solo un obiettivo , la formula uno.
Consapevole di essere una donna e di avercela fatta. Percorro la parabolica sapendo che appena taglierò il traguardo sarò io ad essere la campionessa di formula due. Sarò la prima campionessa donna di uno sport che vive al maschile e pensa come tale.
Sto già facendo vari passi per arrivare anche in formula uno, ma non c'è nulla di certo. So solo che ora vincendo mi guadagnerò un posto che farà tremare la stampa.
Taglio il traguardo, le lacrime mi riempiono gli occhi, non ci credo, urlo dentro il casco dove mi sento solo io e la mia squadra. Il boato del pubblico che è venuto a vedere anche questa gara. Ed io ancora non ci credo, la mia stagione finisce e dopo alti e bassi e tanto duro lavoro ho vinto, e questo obbiettivo è stato raggiunto.
Quasi non ci credo finché non sento quella voce familiare negli auricolari per il team radio , quella maledetta voce, quella che mi ha odiato, amato e supportato; la voce di Mick che mi dice :- MAD YOU ARE THE F2 WORLD CHAMPION! I LOVE YOU.-
Detto da lui e così è un qualcosa che mi riempirà il cuore a vita, so che l'anno prossimo saremo sicuramente rivali, ma solo in pista, solo dopo aver abbassato la visiera.
I love you detto a tutti, alla stampa, alla tv internazionale , tutti sanno di me e Mick e posso dire, sono felice che non ne sia più un segreto di stato, mi stava stretto e non potevo più sopportarlo.
Amo Mick e Mick ama me e il mondo intero ora lo sa.
Schumacher e Becker. Dall'odio all'amore. Sentimenti reciproci cambiati nel momento che entrambi avevamo capito di aver una ferita incolmabile ma che insieme si sopporta meglio.
Arrivo al parco chiuso, e un boato inonda tutto, è come se il terreno tremasse ed io sento il cuore pieno di gioia. Cerco di smontare dalla macchina il più veloce possibile nonostante mi tremino le mani e tutto questo così diventi più difficile. Penso di non aver mai smesso di piangere. Scendo e mi metto in piedi sulla macchina e mentre mi prendo gli applausi dalla squadra, mi dico ; Madlen il tuo sogno, si stai vivendo il tuo sogno , quello che hai sempre sognato da bambina ora è realtà.
Ci sono Tom, mamma e papà e poi c'è Mick che ormai è come se fosse parte integrante della famiglia e con lui c'è anche Corinna. Scendo corro verso tutta la squadra buttandomi su di loro lasciando che festeggino e urlino . È tutto così liberatorio.
