[𝐁𝐔𝐓𝐓𝐄𝐑𝐅𝐋𝐘] ー n.rk

×÷ She's here ÷×

Era il tuo primo giorno nella tua nuova scuola. Se tuo padre non avesse perso il lavoro a Busan, di sicuro saresti ancora lì,nella tua città natale,in cui eri cresciuta fino ai tuoi sedici anni.

I tuoi amici ti mancavano, i tuoi parenti ti mancavano. Ti mancavano gli abbracci di tua nonna al mattino appena ti svegliavi, la tua migliore amica Byeol,le sere d'estate in sintonia con il tuo gruppo di amiche...

Tutto ti mancava di Busan.

Ti guardasti un'ultima volta allo specchio,l'uniforme che indossavi non era come quello della tua vecchia scuola,questo aveva la gonna più corta,cosa che ti metteva in imbarazzo.

Prendesti il tuo zaino e uscisti di casa,dopo aver salutato con un bacio sulla guancia i tuoi adorati genitori.

Erano tutto per te. La tua famiglia era tutto per te.

×÷

Arrivasti davanti al cancello della scuola. Tirasti un sospiro.

Ce la posso fare. Vai Y/n. Entra e spacca tutti.

Ti dicesti per incoraggiarti. Era la solita frase di tua nonna che ti diceva sempre per rassicurarti. Quella donna,era la tua salvezza.

Misi il piede dentro al cortile della scuola e camminasti a testa alta, non dando attenzione ai bisbigli che le ragazze e i ragazzi facevano guardandoti.

Andasti nella sala professori per farti dare la targhetta con il tuo nome, e sapere in quale classe saresti andata.

<Vedo che sei brava in tutte le materie,tranne matematica,cara Y/n!> Disse la preside guardando la tua scheda. Tu annuisti guardando in basso per l'imbarazzo. La matematica non era per niente il tuo forte.

Alle elementari eri la studentessa migliore solo in matematica, ma quando passasti alle medie,era diventato il contrario, diventasti brava in tutte le materie tranne matematica.

<Cercheremo di darti una mano in questo. Vedo che hai un livello molto alto in inglese, l'hai imparato a scuola?> Ti chiese la donna,sempre puntando i suoi occhi sulla scheda.

<L'ho imparato con i miei genitori. Loro mi hanno insegnato,sono quasi madrelingua entrambi.> Le rispondesti tu. Eri molto fiera di te stessa. L'inglese era la tua materia preferita, puntavi solo al 10.

<Capisco..Bene! La tua classe è la 3H. Ecco la tua targhetta scolastica. Speriamo che tu ti trova bene qui con noi.> Ti annunciò lei con un sorriso. Tu ringraziasti con un'inchino e ti dirigesti verso la tua classe.

Arrivasti davanti alla tua classe,bussasti ed entrasti. Il mondo sembrò fermarsi. Tutto il baccano che c'era,si era fermato vedendoti.

I ragazzi ti guardavano come se avessero visto una divinità. Mentre le ragazze ti guardavano invidiose del tuo fascino divino.

Un ragazzo dall'area simpatica si avvicinò a te.

<Ciao! Io sono Yang Jungwon, il rappresentante di classe. Tu dovresti essere Lee Y/n,vero?> Ti chiese sorridendo dolcemente.

<Certo che è lei,idiota!> Disse una voce dai banchi in fondo. Il ragazzo si girò e lanciò uno sguardo di fuoco al proprietario della voce.

<Ehm,sì. Sono io, piacere.> Dicesti tu con un sorriso imbarazzato.

<Benvenuta,Y/n!> Disse in coro l'intera classe,sorridendoti.

<Puoi sederti vicino a Areum,la professoressa di Coreano arriverà a momenti.> Ti disse Jungwon. Ti dirigesti verso la quarta fila in fondo,sedendoti vicino alla ragazza indicata da Jungwon, Areum.

Non appena ti sedesti,la professoressa di Coreano entrò in classe. E la lezione iniziò.

Durante la lezione,notasti che Areum ti lanciava dei dolci sguardi veloci.

Piccina!

Pensasti. I tuoi pensieri furono interrotti dalla porta che si aprò,rivelando un ragazzo con i capelli scompigliati e la divisa tutta messa male.

<Mi scusi professoressa Choi! Ho avuto un'imprevisto mentre stavo venendo a scuola!> Si scusò lui con il fiatone. La professoressa iniziò a camminare verso di lui, gli sistemò la cravatta e la camicia.

<Nishimura Niki. Che sia la prima e ultima volta che arrivi in ritardo durante le mie ore. Capito?> Gli disse con tono calmo e basso. Il ragazzo annuì e si diresse verso il suo posto. Ma si piazzò davanti a te.

Ma che vuole questo?

Batté la mano sul tuo banco. Tu lo guardasti stranamente.

<Bellezza,è il mio banco questo. Alzati.> Disse lui.