Capitolo tredici.

21.6K 853 212
                                    

Niall non sa esattamente quanto tempo passò dentro quel bagno. Forse ore o forse solo pochi minuti.

Tuttavia, da quando era sfuggito agli sguardi curiosi e preoccupati degli altri, non aveva fatto altro che piangere e rattristarsi sempre di più.

Pensava che facendo così si sarebbe liberato un poco e si sarebbe sentito meglio.

Se ne stava lì, seduto a gambe incrociate sul pavimento lurido e sporco, mentre seguiva con le dita gli spazi tra una mattonella e l'altra fissate sul muro.

Aveva la schiena ricurva, poggiata al muro dietrostante. Gli occhi gonfi e lucidi, il naso rossissimo e le guance appiccicate dalle lacrime ormai asciutte.

Stava cercando di non pensare a quello che era successo. Ma non ci riusciva e ogni volta che un pensiero se ne andava a quell'avvenimento, aveva solo voglia di sbattersi la testa al muro.

Niall ringraziò Dio per non averlo fatto scoppiare in lacrime davanti a tutti.

Era già abbastanza imbarazzante così, senza averlo fatto.

Non ce la faceva più.

Gli avevano detto che col tempo avrebbe imparato a farci l'abitudine a questa storia del bambino. Ma più tempo passava e più lui si sentiva sul punto di scoppiare.

Sentiva che non poteva farcela ancora per molto.

E poi con quale coraggio sarebbe riuscito a cantare lì fuori, davanti a tutte quelle persone, le stesse che fino a poco fa lo stavano guardando con gli occhi strabuzzati?

Strinse gli occhi fortissimo, come se così sarebbe riuscito a scacciare indietro le lacrime. Strinse le ginocchia al petto e chiuse gli occhi sospirando.

Un bussare alla porta lo riscosse dai suoi pensieri.

Niall non rispose.

Non voleva e non poteva perchè, ad un tratto, anche la forza di parlare lo aveva abbandonato.

Non ce ne fu bisogno comunque. Infatti poco dopo la porta si aprì rivelando la figura robusta di Liam.

Niall socchiuse gli occhi per l'improvvisa inondazione di luce.

"Niall"

Quella voce. Quella fottuta voce. Gli stava parlando come se fosse solo un bambino capriccioso e bisognoso di attenzioni.

Niall strinse le labbra a formare una linea retta e poi voltò il viso al lato opposto.

"Hey" Liam riprovò ad attirare la sua attenzione.

"Che vuoi?" chiese con un fil di voce, cercando di essere più duro possibile.

"Che cosa è successo?"

"Come se non lo sapessi"

E poi stette in silenzio, preoccupato di poter scoppiare a piangere da un momento all'altro.

La sua voce apparve comunque piccola, fragile. E non sopportava di farsi vedere in quello stato.

Soprattutto da Liam, che era sempre così forte e non aveva mai avuto problemi del genere, o almeno non davanti a lui.

"In realtà non lo so" rispose "io non ero con voi" gli fece notare.

"Allora fattelo spiegare da Harry o da Beatrice" sputò quel nome quasi con disprezzo.

"Smettila"

Niall lo guardò con gli occhi strabuzzati.

"Ma di fare cosa?" gridò.

Responsibility || Niall HoranDove le storie prendono vita. Scoprilo ora