Capitolo quarantatré.

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Niall non era mai stato un amante dell'ordine e del silenzio. Preferiva il rumore; infatti, era sempre stato considerato un 'casinista'. Ma da quando faceva parte degli One Direction, non poteva non adorare quei momenti di calma che poteva sfruttare solo per se stesso. Era così tanto abituato a tutte quelle grida e voci e urla accanto a sè, che gli sembrava strano quando si ritrovava immerso nel silenzio.

Beatrice, infatti, in quel momento stava dormendo. A differenza di Niall che quando dormiva era come un trattore per quanto russava, lei era così silenziosa, sembrava quasi che non ci fosse. Niall si sarebbe persino dimenticato della sua presenza se non l'avesse letteralmente appiccicata al fianco. Non che gli dispiacesse, cavoli, no! Solo che gli era mancata così tanto che quasi stentava a crederci di averci fatto finalmente pace.

Le spostò una ciocca di capelli dal viso e guardò come il pancione si adagiasse perfettamente al suo fianco magro.

Era soddisfatto di se stesso, felice che avesse finalmente trovato il coraggio di aprirsi a tutti.

Stava pensando, Niall. Pensava a quando sarebbe finalmente potuto uscire con Beatrice senza aver paura che qualcuno scoprisse il pancione di sei mesi. Sarebbe stato bellissimo poterla stringere sapendo che era sua e solo sua.

Purtroppo, nonostante sentisse che un bel peso si fosse alzato dal suo petto, non poteva fare a meno di essere preoccupato per l'opinione delle persone.

E se le sue fans rimanessero deluse?

E se abbandonassero la band solo per colpa sua?

E, soprattutto, quale sarebbe stata la reazione dei managers?

Niall sospirò, affranto, prima che il suo cellulare vibrasse per la millesima volta sul comodino. Finalmente decise di afferrarlo per controllare le notifiche. Sbloccò lo schermo come aveva fatto qualche ora prima e entrò su twitter con il solo obbiettivo di vedere la reazione delle sue fans.

E si aspettava di tutto, lo giura. Si aspettava persino che lo odiassero. Ma Niall rimase parecchio sorpreso quando lesse quei tweets: l'avevano presa bene, erano d'accordo.

Ovviamente c'era sempre qualche commento negativo ma, cazzo, la maggior parte erano positivi. Consideravano 'dolce' il gesto che aveva fatto e a Niall andava benissimo così. Non poteva essere più contento in quel momento.

Poi, come se persino Dio avesse percepito la sua felicità e avesse così deciso di togliergliene un po' per darla a qualcun altro, si ritrovò a smettere di sorridere.

Quel nome. Quel nome non poteva tormentarlo anche quel giorno.

Rispose al cellulare dopo un bel pezzo che era rimasto a fissare lo schermo del telefono, mentre quest'ultimo continuava a vibrargli in mano.
"Richard" soffiò, sapendo che sarebbe stata una lunga conversazione.

***

Niall credeva che nemmeno sua madre gli avesse mai urlato così tanto. Questo pensiero, aggiunto al tono di voce di Richard che saliva di un grado ad ogni frase, gli diede la spinta per rispondere a tono.

E vaffanculo alle conseguenze, chi se ne frega se lo avrebbero buttato fuori dalla band, a chi importa il parere degli altri? Niall era solo stanco di tutto: era la sua vita e voleva farne quello che voleva. Voleva essere felice con Beatrice e con la musica. Ma a quanto pare non tutti la pensavano così e le due cose non potevano combaciare insieme.

Alla fine le acque si erano calmate. Dopo una breve - si fa per dire - conversazione tra Niall e Richard, avevano finalmente trovato una soluzione e avevano quindi deciso di organizzare una conferenza stampa durante la quale Niall avrebbe potuto spiegare meglio tutta la situazione.

Responsibility || Niall HoranDove le storie prendono vita. Scoprilo ora