Capitolo quarantanove.

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Beatrice sbadigliò, mentre varcava la soglia della camera dell'hotel. Niall aveva dovuto cambiare la sua stanza in un'altra matrimoniale, ma per fortuna avevano risolto tutto molto facilmente.

Il ragazzo posò la valigia di Beatrice a fianco alla porta e richiuse quest'ultima dietro di sé.

Beatrice si guardò un po' intorno, cercando di cogliere ogni dettaglio della camera: era davvero grande, c'era un letto matrimoniale in fondo alla stanza, le coperte bianche e pulite, il televisore a schermo piatto e due poltrone davanti alla grande vetrata. Era tutto accogliente e l'ambiente poteva definirsi persino caldo. Non poteva essere diversamente, si trattava di un hotel a cinque stelle.

"Ti piace?" chiese Niall, poggiandole una mano su una scapola. Beatrice rabbrividì a quel tocco.

"È bellissima"

Solo a guardare quel materasso così morbido le tremavano le gambe: aveva davvero tanta voglia di buttarsi lì sopra a dormire e non svegliarsi più.

Beatrice si girò a guardare Niall e gli strinse una mano. Lo vide sorridere di riflesso.

"Mi sei mancata" mormorò poi, come se avesse paura di sbagliare a parlare. Beatrice gli si gettò letteralmente addosso, le era mancato il contatto fisico con il suo ragazzo anche se erano passati solo pochi giorni. In più era veramente stanca e aveva bisogno di qualcosa a cui appoggiarsi.

"Ho sonno" sussurrò Beatrice passando le unghie sulla sua nuca. Niall continuò a coccolarla.

"Allora dormiamo e più tardi ci laviamo"

Beatrice annuì, senza prestare troppa attenzione. Le carezze di Niall e la sua voce la stavano rilassando davvero tanto.

Ad un certo punto Niall se la issò addosso, la prese per le cosce e la staccò dal pavimento. Beatrice, che adesso era diventata dell'altezza giusta, posò la testa sulla sua spalla e socchiuse gli occhi.

Niall fece qualche passo e poi la adagiò sul materasso, prima di toglierle le scarpe e gettarle da qualche parte nella stanza.

Beatrice afferrò le coperte e si coprì, mentre già non capiva più niente di quello che le stava succedendo intorno.

Si era addormentata.

***

Erano appena le sette della sera quando Niall la svegliò, piano e cauto perché sapeva quanto Beatrice odiasse essere svegliata in modo brusco.

Beatrice mugolò infastidita prima di aprire un occhio. L'immagine che le si presentò davanti le diede la forza per aprire anche l'altro: Niall con i capelli bagnati, il corpo cosparso di mille e mila goccioline e un misero asciugamano a coprirgli il basso ventre.

"Vai a farti un bagno, mh?"

Odiava quando parlava in quel modo: era un ordine, ma allo stesso tempo quel punto interrogativo ti faceva credere che non lo fosse.

"Lo fai di proposito?"

Niall aggrottò le sopracciglia, perplesso.

"Cosa?" chiese, infatti.

Beatrice si mise seduta e gli prese le guance fra le mani.

"Cosa non capisci di 'le donne incinte hanno gli ormoni in subbuglio'?"

Niall arrossì di colpo. Evidentemente non era proprio quello il suo scopo. Beatrice rise del suo rossore, prima di alzarsi e chiudersi la porta del bagno dietro le spalle.

Decise di farsi una doccia veloce che, insieme alla dormita di poco prima, riuscì a farla rimettere velocemente in forze. Una volta uscita da sotto il getto dell'acqua calda, si accorse che come al solito aveva dimenticato di prendere l'intimo in camera, perciò dovette avvolgersi in un accappatoio e legarselo in vita.

Responsibility || Niall HoranDove le storie prendono vita. Scoprilo ora