Capitolo ventitré.

20.5K 827 209
                                    

Era strano. Molto.

Niall aveva capito che solo stando accanto a Beatrice riusciva a staccare la spina, a dimenticarsi di tutto.

Era successa la stessa cosa la scorsa sera. I due avevano preso a parlare come se fossero solo le quattro del pomeriggio e non le quattro del mattino. E Niall aveva dimenticato tutti gli impegni, le interviste e gli appuntamenti, aveva dimenticato Richard e le sue parole.

E si era sentito bene.

Questa cosa lo spaventava, però. Non capiva come potesse essere possibile che Beatrice gli facesse quell'effetto se pensava che tre mesi prima odiava perfino il fatto di avercela tra i piedi. Non capiva il motivo di questo cambiamento e soprattutto come potesse essere successo.

Quella mattina, Niall fu svegliato da un rumore strano. Quando aprì gli occhi, subito notò l'assenza di Beatrice. Perciò, un minuto prima stava dormendo e un minuto dopo si ritrovava sveglio, in piedi, gli occhi aperti a le orecchie attente. I piedi si mossero senza che lui ordinasse loro nulla. Camminò velocemente verso il luogo da cui provenivano quei rumori e si sorprese di ritrovarsi davanti la porta del bagno.

A quel punto, come se qualcuno gli avesse acceso la lampadina in testa, capì che quelli che sentiva erano conati di vomito. Si scaraventò sulla porta, la spinse trovandola già aperta e il suo sguardo si posò sulla figura di Beatrice china sul water.

Non aspetto altrò. Le andò incontro, le raccolse alcuni ciuffi sfuggiti alla coda e le sorresse la testa delicatamente.

Okay. Non era proprio il massimo come risveglio. E in più era la prima volta che vedeva Beatrice vomitare.

Quando quest'ultima finì, respirò piano e si lasciò scivolare all'indietro. Per fortuna ci fu Niall che l'afferrò e le impedì di atterrare bruscamente a terra.

Beatrice a quel punto aprì gli occhi, precedentemente chiusi per la stanchezza causata dallo sforzo. Puntò gli occhi in quelli di Niall e sorrise leggermente.

"Bel risveglio, eh?" chiese ironicamente. Niall sorrise.

"Ma è la prima volta che vomiti?" chiese ingenuamente.

Beatrice scosse la testa in risposta "In realtà credo che ormai la nausea stia per finire..." ma poi parve pensarci su "credo, non saprei"

Sollevò le spalle, non curandosene.

"Come ti senti?" le chiese allora.

"Emh, penso... debole, ecco" spiegò semplicemente Beatrice socchiudendo un po' gli occhi.

Niall si ritrovò a sgranare gli occhi.
Debole. Aveva detto debole.

Sentì una voragine aprirsi nel petto e lo stomaco rivoltarglisi.
Sei l'anello debole del gruppo.

Quelle parole presero a rimbombargli nella mente, di nuovo, come se il giorno prima non gli avessero già corroso abbastanza il cervello.
Raccontamelo quando sarai fuori dalla band.

Lo sai che possiamo.

Gli occhi si incupirono. Anche Beatrice riuscì ad accorgersi del suo repentino cambio di umore. Aggrottò le sopracciglia e gli accarezzò una guancia per far in modo che la guardasse. Ma Niall non si fece comandare dalla sua mano. Indurì la mascella e si scansò, forse un po' troppo violentemente. Beatrice si sentì ferita da questa azione. Capì che c'era qualcosa che turbava Niall.

Nemmeno due secondi dopo Niall la lasciò andare e scattò in piedi, come se avesse preso la scossa.

"È s-successo qualcosa?" si decise a domandare, un po' intimorita da come Niall avrebbe potuto rispondere. Ma stranamente non lo fece; si limitò a scuotere la testa, sempre con quell'espressione di durezza sul viso, poi si voltò e uscì dal bagno.

Responsibility || Niall HoranDove le storie prendono vita. Scoprilo ora