Capitolo quarantacinque.

21.5K 812 332
                                    

Era una fresca mattina di marzo e l'orologio aveva appena toccato le otto quando Louis stava già ridendo e urlando come se fosse mezzogiorno.

"Niall" lo chiamava "Devi venire a vedere!" continuò, gridando dalla sua stanza.

Niall non ha mai pensato di odiare la sua voce. Insomma, aveva sempre creduto che avesse un bel timbro; ma in quel momento, mentre si svegliava di soprassalto, pensò che Louis Tomlinson avesse la voce più stridula e fastidiosa che un uomo potesse avere.

Si passò una mano sul viso, cercando di riprendersi dal sonno e girò subito la testa verso Beatrice. Fu sollevato di vedere che, almeno lei, dormiva ancora beatamente. Le lasciò una carezza delicata fra i capelli, prima che dei passi raggiungessero la sua stanza e che la porta si aprisse.

"Oddio, guarda cosa ha fatto Harry" trillò Louis facendogli vibrare le orecchie, di nuovo.

Niall gli fece cenno di fare silenzio e abbassare la voce indicando Beatrice ancora addormentata.

"Oops" sussurrò, portando una mano davanti alla bocca, in un gesto di scuse.

Niall, intanto, gli fece cenno di entrare, piano. Louis obbedì, entrando teatralmente in punta di piedi come se stesse ballando la danza classica. Il biondo si spiaccicò una mano sulla fronte per l'esasperazione, anche se non riuscì a trattenere una risatina.

Louis si sedette accanto a Niall sul letto e gli mise lo schermo del cellulare davanti agli occhi.

Gli ci volle esattamente un secondo per mettere a fuoco l'immagine e accorgersi che quella era una sua foto, ma la cosa strana era che al posto del ventre piatto aveva una pancia rigonfia, come se fosse incinto.

Niall gli strappò il telefono dalle mani mentre Louis ricominciava già a ridere. All'inizio, il biondo restò davvero a bocca aperta e sentiva già l'imbarazzo salirgli addosso; ma stette al gioco: gli piaceva ridere di se stesso, ma allo stesso tempo aveva voglia di fargliela pagare. Lo guardò in faccia, con un sorriso ambiguo.

"Calma, amico, io non c'entro" Louis si affrettò ad alzare le braccia per indicare la sua innocenza. Ma Niall non lo ascoltò, si alzò di scatto e prese a rincorrerlo. Quando vide che il castano stava scappando dalle sue grinfie urlando come un bambino, non fece altro che ridere sonoramente e dimenticò persino che così facendo avrebbe potuto svegliare Beatrice.

Rincorse Louis fino al piano inferiore di casa sua - la casa dove quella notte aveva ospitato il resto della band - e poi si fermò, stanco. Niall non era per niente abituato a correre appena sveglio.

Rise ancora quando Louis andò a nascondersi dietro le spalle del suo ragazzo - decisamente più alto e possente.

"È stato Harry a modificare quella foto!" disse Louis, lavandosene le mani e mostrando la sua innocenza.

"Oh bhe, se è stato Harry posso passarci sopra" rispose Niall, alzando le spalle.

Harry rise, facendo una smorfia in direzione del suo ragazzo. Louis, di rimando, s' imbronciò, proprio come se fosse un bambino offeso.

Harry gli baciò la bocca, affettuosamente, e le sue labbra si curvarono subito in un sorriso tenue.

Niall sorrise intenerito, prima di perdere un battito a causa di qualcuno che lo aveva abbracciato da dietro.

Il suo sorriso si distese ancora di più quando avvertì la pancia prominente aderirgli alla schiena.

Si voltò e osservò la propria ragazza, in tutta la sua bellezza e naturalezza.

Era così bella. A causa del Tour in America, era passato un mese dall'ultima volta che Niall l'aveva vista e gli era mancata così tanto.

La pancia era cresciuta parecchio, adesso tutti potevano ammirarla; inoltre, Beatrice sembrava diversa, più bella e serena.

Responsibility || Niall HoranDove le storie prendono vita. Scoprilo ora