Capitolo quarantuno.

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"Ma sei stupido?!" sbraitò Zayn passandosi una mano tra i capelli.

"Ho per caso scritto sulla fronte 'insultatemi pure'?" sbottò Niall in preda ad una crisi di nervi.

Era stanco di tutte le parole che gli rifilavano: insultandolo non aiutavano affatto a farlo sentire meglio.

"Come ti è saltato in mente di inventare a Beatrice una simile cazzata?" continuò Zayn, ignorandolo del tutto.

Niall emise un verso di disperazione e sbatté ripetutamente la fronte contro il muro che divideva la sala di registrazione dalla stanza in cui si trovavano in quel momento.

Il giorno precedente Niall aveva davvero creato un bel casino con Beatrice. Lei aveva cominciato a parlare di quello stupido bracciale e aveva detto che gliel'aveva regalato un ragazzo, e Niall non capisce più nulla quando è geloso. Perciò le aveva detto che aveva offerto da bere ad una ragazza.

Solo in seguito, quando si accorse dell'assurdità di quello che aveva detto, se ne pentì. Aveva cercato di spiegarle che non era affatto vero quello che le aveva detto... O meglio, l'aveva fatto solo per aiutare Harry e Louis affinché potessero restare soli. Però Beatrice non aveva voluto sentire ragioni.

"È colpa vostra" se ne uscì ad un certo punto voltandosi e indicando Harry e Louis, tranquillamente abbracciati sul divanetto a mangiare patatine. Una cosa positiva in tutta quella situazione c'era: finalmente quei due erano tornati insieme.

Loro si guardarono, seri, prima di scoppiare a ridere.

"Non ridete! È una cosa seria" disse Niall, seriamente preoccupato "voi e i vostri stupidi litigi da quattordicenni"

"Hey, guarda che ti pesto!" lo minacciò Louis, ma ritirò tutto quando Niall gli rifilò un'occhiataccia.

Poi il biondo si girò verso Zayn.

"Zayn, oddio, cosa faccio?"

"Ah, non mi interessa proprio, è un tuo problema" rispose il moro, lavandosene le mani e cercando di uscire da quella stanza.

Niall, intuendo quello che voleva fare, gli si buttò sulla schiena e lo avvolse con le braccia in modo da impedirgli di andarsene.

"Niall, staccati immediatamente" si dimenò.

"Aiutami, ti preego" lo implorò Niall, allungando le 'e' nell'ultima parola. Zayn non lo ascoltò, anzi continuò a cercare di sfuggire alla sua presa. Tutta la scena era accompagnata dalle risatine a dire poco fastidiose dei due fidanzatini.

Zayn aveva perso il conto di quante volte Niall aveva ripetuto le parole ti prego e per favore, quindi sbuffò e "Okay, ti aiuterò, ma scollati adesso" si arrese, perchè aveva capito che era l'unico modo per fargli lasciare la presa.
Maledetto Niall Horan.

Quest'ultimo esultò, felice, mentre stringeva nuovamente in un abbraccio Zayn, prima di lasciarlo e uscire dalla stanza quasi saltellando come un bambino.

Nel momento stesso in cui Niall uscì dalla porta, si scontrò con Liam che al contrario stava entrando.

Lui restò per un po' in corridoio ad osservare la danza improvvisata di Niall; poi si girò e sbattendo le ciglia si limitò ad alzare le spalle. Quella era la loro normalità.

***

Beatrice era distesa sul divano quando la porta di casa si aprì, rivelando la figura di Niall.

Era da un giorno intero che i due non scambiavano una sola parola e Beatrice avrebbe tanto voluto farlo. Ma era così determinata a fargliela pagare che sarebbe andata avanti perfino per una settimana intera. Non si voltò a guardarlo: sapeva già che era lui. Fece finta che non esistesse e continuò a messaggiare con la sua collega di lavoro.

Responsibility || Niall HoranDove le storie prendono vita. Scoprilo ora