Capitolo tre.

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Il mese successivo si presentò pieno di impegni per Niall.

Aveva affrontato interviste, domande e paparazzi senza nemmeno un secondo di pace.

Dopo che Niall ebbe deciso di tenere il bambino, i managers descrissero subito il "piano", come lo chiamavano loro.

La prima cosa che decisero fu quella di costringere Beatrice a rifare il test di gravidanza per accertarsi che non stesse mentendo.

Beatrice, all'inizio, ne rimase un po' delusa: lei non avrebbe mai approfittato di Niall. Alla fine però decise di dimostrargli che non era una bugiarda e che era veramente incinta.

La seconda cosa che decisero fu quella di spiegare la gravidanza in modo graduale: agli occhi delle telecamere, Niall e Beatrice si sarebbero prima frequentati, poi avrebbero cominciato a farsi vedere in giro insieme e solo in seguito avrebbero annunciato la gravidanza.

Intanto le cose tra i due presunti fidanzati, non andavano affatto bene: i due parlavano poco o niente, stavano insieme pochissimo tempo e come se non bastasse Niall era sempre scontroso il più delle volte. Beatrice non si spiegava perché Niall si comportasse così nei suoi confronti, in fondo non aveva fatto nulla di male e non voleva essere trattata così. Pensava che fosse a causa dello stress. Lo sperava.

Una delle prime interviste capitò agli inizi di Settembre.

Niall stava seduto su una poltroncina, davanti un uomo che poteva avere una trentina di anni e teneva in mano uno di quei mini microfoni che si usano solitamente per le interviste.

Gli avevano fatto delle domande sul nuovo album e sul tour che li avrebbe tenuti impegnati nel 2015. Niall aveva risposto a tutto, parlando del nuovo sound che aveva Four e dicendo che era il disco per cui andavano più fieri. Disse anche che la sua traccia preferita era 'Where do broken hearts go?' e poi prese a parlare del tour.

"Nel 2015 andremo in posti in cui non siamo mai andati, e andremo in luoghi dove con il where we are tour non siamo arrivati" spiegò Niall con un sorriso.

L'intervistatore poi prese a leggere alcune domande delle fans, tra cui una che chiedeva se avrebbero aggiunto tappe in Gran Bretagna. Niall disse che non lo sapeva.

A quel punto credette che l'intervista fosse finita, e Niall pensò che era stato abbastanza semplice. Poi, però, si dovette ricredere.

"Abbiamo un'ultima domanda, e poi sarai libero" rise l'uomo di fronte. Niall annuì per farlo continuare e sorrise alle parole dell'altro.

"In questi giorni girano su internet molte notizie di gossip su di te" cominciò "chi é questa Beatrice di cui tutti parlano?"

Nello stesso momento in cui l'intervistatore pronunciò quel nome, il sorriso sul volto di Niall sparì e fu rimpiazzato da un'espressione corrucciata. Niall sospirò e si preparò a rispondere come i managers gli avevano consigliato.

"É una mia amica" e sorrise, un sorriso falso.

"Solo un'amica, Niall?" chiese ancora con un tono di voce di uno che la sapeva lunga. Niall deglutì mostrando il suo miglior sorriso falso.

"Bhe, diciamo che in questo periodo siamo molto vicini, ci stiamo frequentando" affermò portando una mano a grattarsi la nuca, gesto che faceva sempre quando era in imbarazzo. E lo era davvero: era la prima volta dopo quattro anni che Niall affermava di vedersi con una ragazza, e questo lo metteva non poco in imbarazzo. Sentì le guance bruciare e capì di star diventando rosso. Rise nervosamente e l'intervistatore sorrise divertito.

"Bene, sembra che Niall Horan stia finalmente cercando di impegnarsi"

Niall alzò leggermente gli occhi al cielo senza farsi notare. Dopodiché saluto tutte le persone in ascolto e l'intervista terminò.

Dopo essersi scambiato una veloce stretta di mano con l'intervistatore, prese le sue cose e si diresse verso la porta d'uscita.

"Com'é andata?" chiese Mark, il suo bodyguard.

"Credo bene" sospirò passandosi una mano tra i capelli nervosamente.

"Rilassati Niall" lo rassicurò l'altro passandogli un braccio dietro le spalle "a casa ti aspetta una persona" sussurrò poi, come se non volesse che lo sentisse.

"Cosa? No" Niall prese a scuotere la testa più volte "é già stata una giornata pesante, non la voglio tra i piedi"

"Niall, smettila di comportarti così con lei"

"Così come?" chiese infastidito il biondo.

"Come se fosse colpa di quella ragazza"

"Lo é" sputò fuori senza pensarci.

"No, non lo é. Non ha voluto lei quel bambino, é capitato" disse Mark salendo in macchina nel posto del guidatore.

"Perché nessuno capisce?" si lamentò Niall, stanco, sbattendo la testa sul sedile del passeggero.

"Smettila di fare il bambino"

"Bambino?" sbraitò "bambino un cazzo"

In poco tempo sentì la rabbia ribollirgli nelle vene, il sangue affluì velocemente alle sue guance e percepì persino le punte delle orecchie riscaldarsi.

Aveva il respiro irregolare, gli occhi che si muovevano velocemente da una parte all'altra per cercare di calmarsi e le mani strette a pugni.

"Ti calmi? E non alzarmi la voce" lo rimproverò Mark. Ma questo non fece altro che peggiorare la situazione. Niall si scagliò contro la portiera dell'auto tentando di aprirla, ma Mark lo precedette e mise le sicure.

"Fammi scendere" urlò Niall fuori di sé, un urlo che rimbombò dentro la macchina.

"Ho detto che devi calmarti, non vai da nessuna parte"

Niall chiuse gli occhi e respirò profondamente.

"Perché mi trattate come se fossi un bambino?"

Mark non rispose, evitò di creare ulteriori discussioni. Per tutto il tragitto restarono in silenzio, con Mark un po' pentito e Niall immerso nei suoi pensieri.

Preoccupazione e ansia.
Niall sentiva solo questo dentro di sé.

Responsibility || Niall HoranDove le storie prendono vita. Scoprilo ora