TROST

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[t/n] pov's

Mi svegliai con la nausea e il senso di colpa, non volevo alzarmi da quel letto così comodo, sarei voluta sprofondare, ma ovviamente arrivò Sasha a rompermi i coglioni. - DAI FORZA SVEGLIAAA!- Sasha ma che cazzo! Devi far fastidio anche di prima mattina!- Sputai acida, lei mi guardò affranta, forse avevo esagerato. La vidi ritornare allegra e fare il suo solito sorriso a trentadue denti e riprese a parlare- Sai non è la prima volta che provo a svegliarti quindi ho chiamato i rinforzi.- Subito entrarono Jean e Marco.- Ma come avete fatto i ragazzi non possono entrare nei dormitori femminili.- Lo sappiamo, siamo entrati di nascosto. Sasha vai noi ti raggiungiamo tra poco.- Disse Jean, la rossa se ne andò e io rimasi da sola con i due ragazzi che mi guardavano male, come se volessero farmi capire qualcosa anche se io li ignoravo completamente.- Perché mi guardate male!?- Risposi seccata, oggi ero davvero di pessimo umore.- Noi non ti stiamo guardando male- rispose Marco sempre con il suo tono angelico- Sei strana, non ti avevo mai sentito urlare così, menchemeno a Sasha, che ti prende?- Sentite sono di cattivo umore andatevene tra poco scendo a colazione tranquilli.- Feci un sorriso forzato per tranquillizzarli. Se ne andarono e io mi preparai per la lunga giornata a cui sarei stata sottoposta.

Skip time

Il corpo di ricerca è uscito fuori dalle mura il che significa che oggi è il giorno perfetto per creare una breccia nelle mura. Dato che non abbiamo ancora scelto il corpo in cui vogliamo entrare ci hanno divisi in squadre e ci hanno mandati a lavorare al rafforzamento delle mura. Io ero in squadra con Marco e purtroppo anche Reiner mentre Bertholdt era scomparso da diversi minuti. Il colpo sarebbe dovuto avvenire prima di pranzo. - Ehi a che stai pensando.- SANTO CIELO PUOI LASCIARMI IN PACE ALMENO OGGI O DEVI SEMPRE ROMPERMI I COGLIONI!- Tutta la squadra si girò verso di me stupita. Di solito non urlavo, rispondevo in modo acido, ma con tutta la calma del mondo. Scoppiai a piangere, era un pianto liberatorio, ne avevo davvero bisogno. Marco corse subito ad abbracciarmi.- Ehi tranquilla, sono qui non vado da nessuna parte, ti ricordi quello che mi hai detto ieri sul tetto, prima che il nano ci interrompesse- disse facendo una piccola risata- io non me ne vado e male che vada restate tu e Jean a farvi forza a vicenda, ora rilassati e non pensarci.- Smisi di piangere, ero di nuovo tranquilla senza pensare a quello che sarebbe successo dopo. Il moro mi diede una mano ad alzarmi, tutti ci stavano guardando stupiti. Presi fiato e dissi con la mia solita calma.- Tch, smettetela di fissarci non c'è niente da vedere.- In quel momento si sentì un tonfo, poi il silenzio, ci girammo nella direzione da cui veniva il rumore e lo vidi: Bertholdt o meglio il colossale che aveva appena disintegrato il cancello principale, era iniziato l'inferno. Uno della guarnigione ci raggiunse e ci ordinò di tornare al quartier generale per ricevere ordini.

-CADETTI ORA SIETE DEI SOLDATI A TUTTI GLI EFFETTI! PROTEGGETE QUESTA CITTÀ!- In seguito spiegò le squadre io stavo per raggiungere la mia quando un soldato della guarnigione mi chiamò- Cadetto (t/c) tu sei affidata alla mia squadra, voglio più soldati scelti per evacuare la popolazione.- Annuii senza fiatare e li raggiunsi. Con noi venne anche Mikasa, logico dato che era la seconda classificata.

Skip time

Raggiunsi Mikasa sopra un tetto dopo averla vista abbattere un gigante l'unica cosa che pensai fu "Wow".
Stava parlando con il nostro caposquadra, atterrai sul tetto sentendo la loro conversazione- La prego di lasciarmi andare dai miei amici.- Disse Mikasa con tono di supplica- Permesso accordato.- La prego lasci andare anche me. In due correremo meno rischi.- Siete le migliori cadette che io abbia mai conosciuto sicuramente se moriste sarebbe una grossa perdita, potete andare, ma non morite.-

Ci era rimasto abbastanza gas per raggiungere gli altri, io stavo pensando solo ad una cosa, continuavo ripermelo.- Jean e Marco vi prego fatevi ritrovare vivi.- Hai detto qualcosa?- Ops, l'ho detto ad alta voce, mi dispiace sono solo preoccupata.- Tranquilla anche io sono in pensiero per Eren, Armin e gli altri.- Guarda sono laggiù!- Erano sparpagliati sopra vari tetti. Atterrai e vidi subito Connie, lo raggiunsi, era strano sembrava traumatizzato.- Connie! Sai dove sono Jean e Marco?- Marco è insieme a Reiner e Bertholdt mentre Jean sta- Mi stavo guardando intorno mentre Connie parlava, mi girai verso destra e vidi Jean raggiungerci. Gli corsi incontro e lo abbracciai.- Anche io sono felice di vederti.- Disse ridendo, rimasi stretta a lui per ancora per vari minuti e poi mi staccai.- Ora corro da Marco poi ho bisogno di parlarti.- Lui mi fece cenno con il capo e io me ne andai lasciandolo parlare con Connie.
Stavo chiedendo a tutti quelli che vedevo finché un cadetto mi indicò un tetto non molto lontano.
Corsi velocemente vidi Reiner, Bertholdt e finalmente anche Marco corsi come non mai e gli saltai addosso, cademmo a terra e io scoppiai di nuovo a piangere, ma stavolta era un pianto di gioia, mi sentivo davvero libera e al sicuro nel suo abbraccio.- Dai stai tranquilla hai visto, io sto bene e tu stai bene è andato tutto per il meglio.- Forse non tutto per il meglio.- Reiner ci interruppe- Abbiamo quasi finito il gas e non ne abbiamo abbastanza per tornare sulle mura e voi avete sprecato il vostro venendo qui.- Aveva ragione, forse non dovevo correre qui, forse sarei dovuta tornare sulle mura. Vidi Mikasa alzarsi e tutti si misero intorno a lei, andammo pure noi.- Dobbiamo arrivare al quartier generale e fare rifornimento di gas.- Senti io sono d'accordo con te, ma hai visto quanti sono, non ce la faremo mai da soli.- Rispose marco rassegnato.- Io sono forte! Molto forte! Sono più forte di tutti voi! Se volete restare qui e morire fate pure, ma io tenterò.- Mikasa partì da sola, era forte, ma non così forte per uccidere tutti quei giganti, soprattutto con il poco gas che le restava.- CI HANNO INSEGNATO A LASCIAR COMBATTERE DA SOLI I NOSTRI COMPAGNI!- Urlò Jean e tutti partimmo. Stavamo cercando risparmiare il gas, tutti tranne Mikasa che finì il gas e cadde in terra.- Jean prendi tu il controllo io seguo Armin!- Aspetta vengo pure io!- No tu devi restare qui.- Connie seguì Armin che era andato a soccorrere Mikasa.

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