57ESIMA SPEDIZONE

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(È davvero da troppo tempo che non pubblico, ma sto lavorando a questo capitolo dall'inizio dell'estate. Quando vedete i trattini fate partire la canzone. Buona lettura.<3)

[t/n] pov's

-Ti amo [t/n].-
-Ti amo pure io Levi.-

-[t/n], [t/n] svegliati.-
-Jean...- Dissi con la voce ancora impastata dal sonno.

Erano le sei del mattino e io non avevo la minima voglia di alzarmi dal letto.

-Dai [t/n], oggi abbiamo la spedizione, anche se non vieni dovrai allenarti tutto il giorno.-
-Lo so Jean e sinceramente non ne ho la minima voglia quindi mi nasconderò sotto le coperte e aspetterò il vostro ritorno.-

Magari potessi stare tutto il giorno a letto...

Scesi dal letto e tornai nella mia stanza a preparami. Mi feci una lunga doccia calda e misi la divisa. "Per quale cazzo di motivo devo farlo io." Sbuffai.

Qualcuno iniziò a bussare insistentemente alla porta di camera mia.

-Ehi [t/n].-
-Ciao Reiner, a cosa devo la tua piacevole visita.- Dissi in tono sarcastico.
-Noi partiremo tra circa un paio d'ore, volevo soltanto verificare che non avessi cambiato idea.-
-Tranquillo, non l'ho fatto.-

Chiusi la porta intenta a chiudere quella conversazione in fretta, ma lui la bloccò con il piede.

-Che vuoi ancora?-
-Perché hai dormito con Jean stanotte?-
-Sai se non sono venuta io a dirtelo è perché non ne voglio parlare né con te né con nessuno, quindi esci da questa stanza.-

Finalmente se ne andò.

Le seguenti ore trascorsero in fretta: tra preparativi, nuovi arruolati che piangevano e Hanji eccitata all'idea di incontrare di nuovo i giganti.

Nonostante non potessi partecipare alla spedizione mi era stato imposto di accompagnare la formazione fino al distretto di Karaness e poi sarei dovuta tornare indietro ad aspettarli.

-Mocciosa, sali a cavallo stiamo per partire.- Quella irritante voce...
-Certo capitano.- Dissi con una voce spenta.

Montai in sella e in poche ore arrivammo al distretto di Karaness. Io mi misi da una parte ad aspettare l'apertura del cancello.
Erwin iniziò con il suo solito discorso incoraggiante che non ascoltai minimamente.

-CHE INIZI LA 57ESIMA SPEDIZIONE ALL'ESTERNO DELLE MURA!- Disse tutto d'un fiato, il cancello si aprì e il rumore degli zoccoli dei cavalli che battevano sulla strada pavimentata rieccheggiò per tutto il distretto. Quando anche l'ultimo soldato si trovò all'esterno delle mura richiusero il cancello.

Senza farmi vedere, corsi nella base di approvigionamento del distretto e presi un dispositivo di manovra con bombole piene e lame nuove. Dopodiché con il viso coperto dal mio mantello, raggiunsi la cima delle alte mura che circondavano la città. Riuscii a trovare un punto con pochi soldati di guardia e con il volto coperto li misi al tappeto e poi utilizzando il mio dispositivo di manovra mi gettai all'interno del Wall Maria.

Corsi il più veloce possibile per riuscire ad allontanarmi dalle mura, incontrai qualche gigante, ma riuscii a farlo fuori servendomi di qualche albero così non corsi rischi e infine mi trasformai.

"La formazione è diretta a Shiganshina quindi devo dirigermi a sud." Pensai. Corsi in quella direzione finché in lontananza vidi i loro fumogeni e mi diressi verso il lato sinistro della formazione.

————————— (fate partire la canzone)

Raggiunsi i soldati più esterni alla formazione e iniziai ad ingaggiare il combattimento con loro, dentro di me speravo che mi lasciassero passare senza intralciarmi, non volevo macchiarmi di altro sangue.

Ad ogni uomo o donna che scaraventavo al suolo o spazzavo via mi si stringeva lo stomaco e mi aumentava il battito cardiaco. "Non voglio farlo, ma sono costretta, o loro o me." Continuavo a ripetermi, ma non serviva ad alleviare il senso di colpa, sentivo le loro voci rimbombare nella mia testa.

Quelle urla...

Correndo notai che stavo letteralmente per pestare un altro soldato e all'ultimo spostai il piede e il malcapitato, a causa dell'onda d'urto che provocai, cadde da cavallo così mi fermai per controllare chi fosse e sperare che non si fosse fatto male, nel peggiore dei casi lo avrei ucciso.

Mi accovacciai davanti a lui e gli alzai il cappuccio.
"A-Armin..." Pensai, lui era terrorizzato, glielo si leggeva negli occhi, vedere un mio amico così impaurito da me mi spezzò il cuore.

"Non ti ucciderò Armin, ma se con il senno di poi sarò costretta a farlo non esiterò." Dissi sottovoce. Gli rimisi il cappuccio e ripresi il mio cammino.

Continuavo a correre senza riposo finché da dietro non sentii la voce di Reiner.

Flashback

"Io e Bertholdt cercheremo di scoprire la posizione di Eren, tu arriverai dal lato destro della formazione quindi sarai più vicina a me appena mi vedrai arrivare, indipendentemente dalle persone con cui sarò, tu fermati e ingaggia il combattimento, afferrami nella tua mano e io inciderò su essa la posizione di Eren." Il piano di Reiner era molto chiaro, non potevamo fallire.
"D'accordo, ho capito." "Ottimo." Le abilità di Reiner con le lame e con il dispositivo di manovra sono una cosa notevole, quindi non avevo dubbi sulla riuscita di questa operazione.

Fine flashback

Mi girai di scatto, riconobbi subito Reiner grazie al suo cavallo, era con altre due persone, tutti loro avevano il cappuccio alzato per non farsi riconoscere.

Iniziarono ad attacarmi senza successo, uno dei due che non riuscivo a riconoscere tentò di agganciarsi con l'arpione alla mia caviglia, con un veloce scatto mi girai di colpo e il suo attacco andò a vuoto, ma mi permise di vedere chi mi stesse attaccando.

"Jean... Perché proprio lui, non voglio fargli del male, non ci penso nemmeno a macchiarmi del suo sangue, cercherò di renderlo inoffensivo, ma senza fargli del male, non posso permettermi di fallire questa missione..."

Grazie al mio scatto si alzò un vento incredibile che bastò per buttarlo giù da cavallo, poi mi girai verso di lui per controllare che stesse bene, fortunatamente sì. In seguito mi voltai verso l'altra persona di cui non vedevo il volto e lo scaraventai via mirando al suo cavallo. Era di nuovo Armin... Purtroppo non avevo dosato bene la forza ed è caduto a terra con la testa sanguinante.

"Mi dispiace... Armin."

Jean corse subito a soccorrerlo mentre Reiner preparava la sua mossa, me lo vidi arrivare da dietro le spalle e con uno scatto fulmineo lo intrappolai nella mia mano e lo schiacciai al suo interno. Dopo aver inciso sulla mia mano la posizione di Eren, presumo, mi diede dei piccoli colpi sulle dita come segno di allentare la presa cosicché si potesse liberare e così feci.

Dopo che si sbarazzò della mia "trappola" e tornò a terra prese Armin sotto braccio e si allontanò insieme a Jean.

Restai a fissare il palmo della mia mano per capire dove fosse Eren nella formazione, su essa c'era incisa solamente una scritta:"Nel punto più sicuro della formazione." Subito capii dove fosse così cambiai direzione e mi diressi nelle retrovie, al centro della colonna.

SPAZIO AUTRICE

Vi chiedo per prima cosa scusa per avervi fatto aspettare così tanto, ma come ho già detto è da molto che lavoro a questo capitolo. Quest'estate è stata piena di alti bassi ed è anche per questo che non ero dell'umore di scrivere. Detto questo spero che la vostra sia andata bene e spero vi sia piaciuto il capitolo. Cercherò di pubblicare molto più spesso.<3
Se volete seguitemi su tik tok @/ela.ack3rman

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only you| levi x readerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora