Giappone era tornato a casa, ancora una volta, tardi.Come gli altri giorni dopo tutto.
Ma era sempre meglio che stare dentro alla villa, questo era certo.La casa in stile tradizionale giapponese, stava su un piccolo altopiano vicino a Kyoto, dove la pace regnava, e dove solo il canto delle cicale e la quiete luce delle lucciole disturbavano il ragazzo.
Giappone era un ragazzo che piaceva la tranquillità, un grande fan del silenzio.
Gli piaceva, da bambino, andare tra gli alberi con un pennello e libro in mano, lontano dagli ordini del padre e dalla chiassosa sorellina.
Stare sotto un ciliegio in fiore, vicino ad un ruscello, o in un campo di fiori non faceva differenza per lui, l'ispirazione per poemi nuovi era qualcosa che a lui non mancava.
Miyoki era decisamente più uno spirito libero di suo fratello.
Se si poteva correre, giocare o qualsiasi attività che potesse essere legata all'attività fisica, lei ci ci entrava di testa.
Il loro padre, nonostante desiderasse che Miyoki si comportasse più diligentemente e in maniera più femminile, sapeva che doveva andare incontro all'implacabile spirito guerriero della bambina.
E mettere a tacere quello spirito, disse un giorno l'Impero mentre passeggiava con Italia Fascista, era molto più difficile che vincere una guerra.
E poi la guerra arrivò davvero, e ovviamente Impero era voluto sul campo di battaglia, lasciando così Giappone a badare alla sorella.
Se per Impero la cosa era difficile, per il ragazzo era irrealizzabile.
Per quanto amasse la sorellina, doveva ammettere che mettere in riga quella testa calda era di certo un grosso e pesante lavoro.
Ma Giappone era conosciuto per essere anche un ragazzo molto furbo, e così riuscì a trarre vantaggio dalla sorellina. (In maniera buona)
Organizzava sfide ogni giorno:
"Chi pulisce più stanze vince!"
Oppure:
"Che strappa più erbacce ha la palla per tutto il pomeriggio!"E Miyoki era più che contenta di battere suo fratello, ignara delle sue intenzioni.
Nonostante questo, i due fratelli erano inseparabili, un perfetto Ying e Yang.
Perfetto equilibrio.Così perfetto, peccato fosse durato poco.
L'agosto del 45 fu qualcosa che Giappone ha impresso nella mente ancora oggi, in ogni minimo dettaglio.
Cosa era successo?
Un attimo prima erano lui e Miyoki per le strade di Hiroshima, un attimo dopo era stato un atroce dolore e il nulla davanti a lui.
Tutti cominciarono, chi era vivo, a cercare i sopravvissuti, o quello che rimaneva dei loro cari.
Giappone guardava tra le macerie il corpo della sorellina, pregando che fosse viva.
Quando iniziarono a raccogliere i corpi, Giappone era stato portato in un'ospedale, non si ricorda dove, ma tanti erano li, colpiti da chissà cosa.
E tra i pazienti, la vide.
"Mi....yo...ki...cha...n..."
Era tutto quello che riuscì a dire.
Il corpo della sorellina era li, disteso insieme a tanti altri corpi e resti di persone oramai ridotte del tutto in polvere se non per qualche membro o qualche parte più piccola.Il volto, una volta felice e allegro, pieno di gioia, stava a guardarlo, senza vita, con la pelle che a malapena stava attaccata e il sangue colare come fontane dal corpo.
Le mani che una volta lanciavano la palla erano quasi ridotte all'osso, inermi.
Il corpicino così fragile ma così forte oramai rovinato, con il kimono azzurro ancora addosso.
Era l'ultima immagine che vide di lei.
Poi non la ritrovò più.
Giappone si asciugò la faccia, ed entrò in casa.
entrò nella sua vecchia stanza, che divideva con la sorellina, e guardò il tempietto in suo ricordo.
"Ehy Miyoki chan, scusa se ho fatto tardi..."
Disse mentre si sedeva su davanti ad ad un tavolino.
Sperava che sentisse ancora la sua voce, che potesse comunicare con lei, solo per una volta ancora.
Così, determinato e con le lacrime agli occhi, prese un pennello, dell'inchiostro ed un libretto, e cominciò a scrivere:
Little sister, my dear sister,
Tell me a tale, a beutiful tale
Tell me, how is the paradise up there?Are you a fish in the limpid water?
Are you butterfly in the fresh air?
O are you a flower, a beautiful flower, in a prosperous land?Are you happy dear child?
Are you happy now?Is the suffer over, my dear sister?
Or are you like me?
Are you a fragile snowflake in the spring?
Are you a little bird in the cold winter wind?
Are you a sick mother with her son in her arm?Tell me, i s the suffer over yet?
Are you sad, dear child?
Are you alone, my dear sister?Wait for me, for your brother to arrive.
I have to be strong, I have to be brave.
I still have to be there, I still have to stand.
Still, I am a lost flower in a lost land.
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Stories About lands with emotions
RandomThey didn't say no homo so they are all gay lmao