Najwa
Sono passati dieci giorni da quando sono tornata a casa. Finalmente ho rivisto mio figlio, passare del tempo con lui era quello di cui avevo bisogno. Teo è un adolescente, sta crescendo a vista d’occhio, sia fisicamente che moralmente. Cerco sempre di recuperare il tempo che perdo ogni volta che il mio lavoro mi porta lontano da lui, ma a volte è difficile. Come madre penso che sia una mia responsabilità crescerlo con dei principi e con una morale sana e forte, senza però perdere di vista i suoi sogni e il suo divertimento. Per lui vorrei essere si una madre, ma anche una persona con la quale si senta libero di parlare, di essere se stesso, una figura che lo aiuti a crescere come meglio crede. Ultimamente ho notato che i discorsi che fa sono più maturi, più ponderati, come se iniziasse ad essere curioso di come funziona il mondo veramente e non solo con uno sguardo da ragazzino. Purtroppo a causa del mio lavoro ed essendo una persona io conosciuta, spesso si è ritrovato in situazioni non semplicissime. Avere una mamma famosa non sempre è un favore, diciamo che la tua vita non è sempre facile come si crede. A volte si è ritrovato con amici che non volevano realmente un rapporto con lui ma semplicemente volevano conoscere qualcuno di famoso. Spesso di questo ne ha sofferto, ma con il tempo ha imparato a distinguere le persone per quello che sono. Purtroppo su molte cose è dovuto crescere prima degli altri, ma sono fiera di lui. E poi diciamola tutta, con il mio carattere spesso sono io la più bambina dei due, sono io che gli faccio scherzi o che lo coinvolgo in giochini stupidi.
Quando sono rientrata dall’Algeria, Alejandro è tornato a casa sua. È stato gentile a stabilirsi qui mentre non c’ero, non so come avrei fatto senza di lui. Stare via per qualche settimana mi metteva un po’ di ansia, ma sapere che Teo e Bala fossero al sicuro con lui, mi faceva stare più tranquilla. Il padre di Teo purtroppo non vive qui vicino e trasferirsi da lui per quasi un mese lontano dalla scuola e dai suoi amici, sarebbe stato troppo pesante.
In tutto questo però il lavoro non mi da tregua. Ivan ha voluto programmare molte interviste e apparizioni con varie reti, sulle quali verrà trasmesso lo spin off e come se non bastasse tante trasmissioni hanno richiesto di poterci intervistare.
Abbiamo iniziato a registrarne qualcuna. In alcune interviste richiedono il cast degli attori principali, ma spesso chiedono di me e Maggie. È giusto così, infondo Vis a Vis è la storia di Zulema e Macarena è il loro percorso. Quest’ultima serie è stata girata proprio perché i fan richiedevano di sapere cosa fosse successo dopo il carcere e cosa avesse portato loro due a fare rapine insieme come si vede nell’ultima puntata della quarta stagione.
Per quanto riguarda noi due il rientro è stato più duro del previsto. In questi giorni io e Maggie non siamo riuscite a vederci come avremmo voluto, io per dedicare tempo a mio figlio e lei giustamente voleva vedere la sua famiglia e le sue amiche. Siamo però riuscite a rivederci negli ultimi giorni grazie alle interviste, non è la stessa cosa ma meglio di niente. Sicuramente le cose non sono così facili come lo erano durante le riprese. Vedersi è al di fuori del lavoro è difficile e sul lavoro i contatti che abbiamo sono al minimo per non insospettire nessuno. Anche durante le interviste cerchiamo di mantenere le distanze e non fare niente di particolare, sapendo bene che i fan notano tutto, ma quello che non riusciamo a controllare sono i nostri sguardi, quelli purtroppo non mentono e lasciano trasparire troppe cose.
Per l’intervista di ieri hanno richiesto di vestirci da Zule e Maca. La cosa ci ha divertito molto e parlare di loro ancora per un po’ ci piace. Ci piace ridere e scherzare insieme, ci piace condividere il lavoro, ci piace la tensione che c’è sempre tra di noi quando non possiamo mostrare niente.
Proprio a questo proposito sorrido a ripensare a quello che è successo ieri. A fine intervista eravamo nei camerini per cambiarci e Maggie ancora una volta ne ha pensata una delle sue.
“Aspetta, non togliere la parrucca.” Mi dice con fermezza. La guardo stranita non capendo.
“Perché? Abbiamo finito, non dobbiamo più fare niente per oggi qui.” La vedo sorridere e avvicinarsi a me. Non so cosa abbia in mente ma ho come l’idea che mi piacerà.
“Lo so che abbiamo finito, ma c’è una cosa che vorrei fare.” Mi dice con quella sua espressione di chi sa decisamente cosa vuole.
“Maggie, ti ricordo che li fuori è pieno di gente che potrebbe entrare da un momento all’altro. Non vorrai farlo scoprire così a tutti.” L’ammonisco seria. La preoccupazione che qualcuno potesse vederci era tanta e la cosa non mi piaceva. Anzi questa cosa mi mette sempre più nervosismo addosso. Ma questo non l’ha fermata dall’ottenere quello che voleva.
“Shhh. Voglio solo baciare per una volta Zulema, non me l’hanno mai permesso in cinque stagioni e ora voglio farlo.” Questa bionda mi farà impazzire. La sua voglia di giocare e provocarmi mi eccitano ogni volta e non riesco a dirle di no e cedo per stare al suo gioco. Ma non in modo semplice come pensa lei. Sorrido come farebbe Zulema, mordendomi un labbro e scuotendo la testa per negarglielo.
“Rubia, non ci pensare nemmeno. Me e te? Tze, impossibile.” Dico alzando il mento ed incrociando le braccia proprio come farei nei suoi panni. Maggie inclina la testa come farebbe Maca e mi scruta, come quando nelle scene la studiava per capire cosa passasse nella testa di Zulema. Il sorrisino tipico di Maca si stampa sul suo viso.
“Inutile che menti, lo vuoi tanto quanto me.” Mi dice poco prima di prendere il mio viso tra le mani e baciarmi. Ridendo in quel bacio mi lascio andare assaporando per la prima volta in questa giornata le sue labbra che mi erano mancate. Le mie mani sui suoi fianchi la tengono stretta a me mentre il nostro bacio diventa troppo passionale per il luogo in cui siamo. Sentiamo delle voci troppo vicine e spaventate ci allontaniamo ridendo come due matte per la situazione e per questo stupido gioco che ci siamo inventate. Sembriamo due ragazzine alla loro prima cotta che hanno paura di essere scoperte da qualcuno mentre nascondono la loro relazione ancora troppo immatura. Due amanti che hanno paura di essere scoperte per la foga e la voglia di stare insieme. Due persone che vorrebbero viversi ma non possono perché la loro normalità è troppo diversa dagli altri.
Ecco è proprio questo che mi pesa di noi. L’idea di non poter uscire a cena, vestirci bene per andare in un ristorante e passare il tempo tra piatti pregiati, ottimo vino e chiacchiere. Mi pesa il non poter passeggiare mano nella mano in luoghi bellissimi e romantici, mentre ci raccontiamo della giornata passata al lavoro. Mi pensa non poter andare ad una prima o una proiezione di un film con lei perché per i media sarebbe troppo strano e molto sospetto. Mi piacerebbe andare ad un concerto o a teatro per uno spettacolo senza dovermi preoccupare di nascondere qualsiasi gesto nei suoi confronti, ma non è possibile.
Il negarmi tutte queste cose non mi fa sentire del tutto a mio agio, non mi fa essere me stessa. È la prima volta che intraprendo una relazione con una donna e, anche se solitamente sono gli altri che corteggiano me, che mi propongono appuntamenti e luoghi da vistare, questa volta vorrei essere io a farlo con lei. Ma ancora una volta il chi siamo ce lo impedisce.
Tra qualche giorno è il mio compleanno, non che io faccia mai qualcosa di speciale, solitamente lo passo con mio figlio e la mia famiglia e qualche amico stretto, questo mi basta. Ovviamente la voglia di passarlo con Maggie è tanta e proprio a tal proposito mi ha detto di tenermi occupata il 13 Febbraio. Ovviamente le ho chiesto in battuta se si fosse dimenticata il giorno del mio compleanno visto che non è il 13 ma il 14, ma ridendo mi ha detto che sono troppo prevenuta, che lo sa benissimo e che immaginando che il 14 sarei stata con mio figlio, non volendo destare sospetti vuole fare qualcosa prima. Non so cosa abbia in mente, ma forse finalmente avremo un momento per noi.
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E rieccomi qui, con il capitolo di rientro!
Spero vi sia piaciuto e spero di riuscire a portare a vanti questa storia come merita! Le idee ci sono ma a volte è il tempo che manca!
Grazie a chi mi ha spronata a tornare a scrivere!
Il vostro sostegno mi fa davvero piacere!!!
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Non è mai un errore! (IN REVISIONE)
FanficPuò l'amore essere un errore? Non lo so, so solo che anche se lo fosse, beh lei sarebbe l'errore più bello della mia vita. Cosa ci abbia portato a non viverci, a non scoprirci non lo so. So solo che l'errore di innamorarmi di lei lo rifarei altre mi...