-Siamo arrivati.- Adam poggiò una delle tante valigie sul pavimento della nuova casa in cui erano appena entrati.
Subito i piccoli, di cinque e otto anni, iniziarono a correre per esplorare.La rossa era di tre anni più grande del castano, e per questo più che cugino lo aveva sempre visto come un fratello più piccolo.
Specialmente dal momento in cui iniziarono a vivere insieme.-Vedo che vi piace.- Ally ridacchiava mentre si avvicinava ai due, uno che si arrampicava sul divano e l'altra stesa sul tappeto.
Si fiondò dalla figlia e prese a fargli il solletico, facendola ridere a crepapelle.
Si aggiunse anche Eren, che poi fu attaccato dalla donna.
Ridevano con le lacrime agli occhi, i bambini.-Eren!- il castano fu richiamato dal biondo, al telefono.
-Sì?-
-Non te ne uscire così. Ti eri incantato di nuovo.-
-Scusami. Dicevi?- il ragazzo poggiò la foto che teneva tra le mani nuovamente sul comodino. Ritraeva lui e sua cugina da bambini.
Doveva essere stata quella a fargli tornare in mente quel ricordo.
-Beh eri tu a parlare. Così è tornata tua cugina?-
-Già, questo pomeriggio.-
-E domani passi da loro?-
-Ceno lì.-
-Ah, a proposito, hai già mangiato?-
-No, sono appena arrivato a casa.- il castano si sedette alla scrivania.
-Stasera usciamo.-
-Eh?--Stasera si festeggia!- la rossa era elettrizzata.
-Non lo stiamo già facendo?- il corvino la guardò mentre beveva lo champagne rimanente nel suo bicchiere.
-Ho in mente altro.-
-Pensavo te ne andassi subito stasera. Non vedi il tuo ragazzo da parecchio, per via dell'università.-
-Adam!- Ally richiamò il marito, sbucando dalla cucina.
-Pardon.- l'uomo tornò a bere facendo ridere gli altri.
-Ma guarda tu.- la donna tornò ad occuparsi della cucina.
-Beh, vorrà dire che è ora di tornarmene a casa.- il corvino si alzò.
-No eh, tu vieni con noi.-
-Dove mi trascinate stavolta? Spero non in uno di quei locali per drogatelli dove mi hai portato a Boston.-
-Vedrai.- la ragazza ghignava contenta, mentre Levi si rassegnava.[...]
Eren non era affatto tipo da serate.
Ad Armin piaceva la musica, e la compagnia.
La sua vitalità spesso destabilizzava il castano, ma ne era grato.
Armin era come una boccata d'aria fresca per Eren.
Lo ammirava, amava più di qualunque altro.
Oh, quanto lo amava.
Armin lo sapeva. O, almeno, credeva di saperlo. Ma non lo sapeva affatto.Se Eren era passato a fare a botte tutti i giorni all'essere silenzioso e riservato, Armin era diventato più sicuro in se stesso e aperto. Faceva amicizia più facilmente, e questo Eren lo aveva notato.
Osservava il biondino ridere e ballare con il piccolo gruppetto che aveva formato con dei compagni di corso mentre si era "allontanato un momento per prendere da bere" da almeno cinque minuti.
Stava seduto al bancone con un drink in mano che non aveva molta voglia di finire.
Anche se vedere la mano di quel ragazzo sul fianco di Armin lo infastidiva, il sorriso radioso di quest'ultimo lo distraeva da qualsiasi pensiero scomodo.
Però, ogni qualvolta realizzava che la mano sul fianco del biondino non gli apparteneva, le radici di quell'erbaccia appassita nel petto gli facevano male al cuore.autrice
Hola.
Penso abbiamo capito tutti cosa prova Eren.
Il prossimo capitolo è interessante, giuro.Bye Bibis ✨💜
STAI LEGGENDO
i like 𝓂𝑒 better when i'm with 𝓎𝑜𝓊
FanficYaoi-boyxboy Don't like? Don't read! Levi Ackerman non è famoso per la sua simpatia. Lasciata l'università in cui lavorava, la sua vita è cambiata radicalmente, portandolo a chiudersi in una cupola, non lasciando a nessuno la possibilità di vederlo...