chapter 25 -Heartbeat-

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-Tesoro, stai bene?- Ally subito corse dal nipote appena mise piede in salotto.
-Sì zia, sto bene.- la donna lo abbracciò stretta.
Eren la strinse poggiando la testa sulla sua.
-Beh, io tornerei a casa.- Farlan si mise in piedi.
-Ci vediamo domani.- baciò velocemente la sua ragazza.
-Anch'io.- fece lo stesso il corvino.
-Anch'io. Ci vediamo domani mattina.- il ragazzo baciò la fronte di sua zia, per poi allontanarsi da lei.
I tre uscirono di casa.
-Dove vai?- il corvino guardò il castano che si avviava verso strada anziché il cortile posteriore, dove il biondo già era arrivato.
-A casa?-
-Non ti ci lascio andare a piedi a quest'ora. Vieni.- l'uomo voltò le spalle e riprese a camminare, stavolta seguito dal ragazzo.
Farlan e Levi si salutarono e il biondo lasciò il cortile mentre i due salivano in auto.
-Già che ci sono mi fermo a fare benzina, okay?- Levi lo guardò Eren metteva in moto.
-D'accordo.-

Si misero in strada, quasi deserta.
Il silenzio era piacevole.
Ora che ci pensava, era la prima volta che era in auto con il corvino.
Era pulita così come casa sua, emanando un leggero profumo di lavanda.

Si fermarono a fare benzina e poi ripartirono.
Non si dissero nulla durante il tragitto.
Il primo a spezzare il silenzio fu Eren, quando ormai erano arrivati a casa.
-Levi.-
-Mh?- l'uomo gli rivolse lo sguardo.
Eren gli porse un cofanetto evidentemente incartato alla svelta.
-Cos'è?-
-Non ho voluto dartelo di fronte agli altri perché sarebbe sembrato offensivo. È l'unico regalo che ho comprato.-
L'uomo lo prese.
-Buon compleanno.-
Levi prese a scartare.
-Se non ti piace mi giustifico dicendo che l'ho comprato all'ultimo minuto.- Eren sorrise imbarazzato, provocando uno sbuffo divertito da parte del corvino.
Aprì il cofanetto mostrando una collana.
Il laccetto era sottile, e aveva come ciondolo un fiore.
-È un papavero.- il ragazzo si avvicino e prese il ciondolo tra le dita, poggiando l'altra mano sull'avambraccio dell'uomo.
-Il papavero è un fiore semplice ma fiorisce in luoghi impensabili, anche tra i binari dei treni.-
Il corvino rivolse lo sguardo al ragazzo, poco lontano da lui.
-Simboleggia un'anima forte ma allo stesso tempo umile. Mi ricordava te.- Eren gli rivolse un momento lo sguardo, per poi abbassarlo di nuovo.
-Se non ti piace--
-È bellissima.-
Il ragazzo alzò nuovamente lo sguardo, vedendo quello dell'uomo fisso su di lui.
L'uomo prese la mano del castano che aveva sul proprio avambraccio e ne baciò le nocche.
-Grazie.- gli sorrise.
Eren sorrise a sua volta e si poggiò la mano dell'uomo su una guancia per poi baciarne il palmo e poggiarsi sulla sua spalla.
Levi lo strinse.
-Hai parlato con tuo zio, prima?-
-Mh. Ne avevo bisogno.-
-Va meglio adesso?-
-Sì.-
-Mhm.-
-Ti preoccupi perché per una volta non sei stato tu quello che si è beato dei miei crolli emotivi?- il ragazzo lo guardò ghignando.
-Beh, pensavo avessi l'esclusiva per quelli. Mi ha ferito.-
-Aw poverino.-
-Non prendermi in giro, sono serio.-
-Hai il cuore a pezzi?-
-Esatto.-
-Oh no, fammi sentire.- il ragazzo poggiò la testa sul suo petto per ascoltare il battito del suo cuore.
-A me sembra tutto apposto qui.-
Levi ridacchiò, attirando l'attenzione del castano.
Sorrise guardandolo.

-Sto gelando.-
-Oh, sì.- Eren si mise dritto -Saliamo.-

Uscirono dall'auto e poi entrarono nel palazzo. Salirono al loro pianerottolo e si salutarono alla porta.

Eren non potè fare a meno che ripensare al battito del corvino, così sereno. Era rassicurante.


autrice
Madò piango io stessa che le scrivo 'ste cose. Li amo, sono dolcissimi 🥺

Bye Bibis ✨💜

i like 𝓂𝑒 better when i'm with 𝓎𝑜𝓊Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora