Capitolo 4

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"Quelle anatre sono dannatamente enormi." Louis guardò il lago proteggendosi, con una mano, gli occhi dal sole. Non appena una folata di vento fece leggermente vacillare la barca a remi, si affrettò a stringere i lati di questa in una presa che gli fece sbiancare le nocche.

Harry ridacchiò, la sua postura era rilassata mentre giocherellava con la macchina fotografica sul suo grembo. "Sono abituate alle barche; non ci attaccheranno, Louis. E sono abbastanza sicuro che siano cigni."

Louis fissò Harry lasciando la presa da un lato della barca, in modo da poter sistemare le ciocche di capelli sulla fronte. Guardò il suo cappello da barcaiolo sul pavimento, dall'altra parte dell'imbarcazione, ma non si mosse per prenderlo. "Intendevo dire che devono avere un problema con la sovralimentazione. Non ho paura delle anatre. O cigni."

"Così come non hai paura dei piccioni? Ieri continuavi a saltare ogni volta che uno ci piombava vicino alla testa."

Louis tentò di mettere il broncio ma si arrese ad un attacco di risate, nascondendo il viso contro la spalla perché le sue mani erano intente a stringere i bordi della barca. "Zitto e fotografa le anatre, Harold."

Harry rise guardando Louis con un sorriso permanente in volto. "Non mi ispirano molto, ad essere onesti."

Trattenendo il respiro, Louis lasciò andare i bordi e si sedette con cautela al suo posto. "Ti piace scattare foto alle persone." sistemò il portfolio sul posto accanto al suo, il pollice che scorreva sulla pelle usurata. "E alla città."

Harry alzò le spalle. "Per la maggior parte. La gente mi parla più degli animali."

Louis fece un sorriso malizioso. "Beh, è un sollievo."

La forte risata di Harry spaventò i cigni. Si coprì il viso sorridente con le mani. "Il mio migliore amico insiste che il suo cane gli parla."

Louis ridacchiò. "È il tuo migliore amico. Chi si somiglia si piglia."

Harry rise e si chinò per raccogliere alcune foglie bagnate da lanciare a Louis. La barca vacillò sotto il suo peso.

Louis si fece teso, la faccia corrucciata dall'ansia. "Non sarei dovuto salire su una barca con te."

Harry tornò a sedere facendola così stabilizzare. "No!" piagnucolò con il broncio. "È divertente!" spalancò gli occhi con innocenza.

Louis cercò di non sorridere, di nuovo rilassato. "Lo è? Non l'avevo notato." lo prese in giro.

Harry gli fece la linguaccia. "Questo è perché sei teso. Non ci capovolgeremo. Rilassati, mettiti comodo. Togliti le scarpe."

Louis corrugò la fronte poco convinto e scosse la testa. Alla fine si chinò indietro, ruotando le spalle e lasciando penzolare la testa. La luce screziata del sole gli dipinse lunghe ombre dalle ciglia fino alle guance e illuminò i fili d'oro rossastro tra i suoi capelli.

Harry sollevò la macchina fotografica puntandola su Louis che aveva gli occhi chiusi. Fece un respiro profondo, la gola in funzione mentre deglutiva, ma la mise giù prima di aver scattato la foto.

"A proposito del mio migliore amico." Harry si interruppe e fece un respiro profondo non appena Louis alzò le palpebre e le sbatté lentamente. "Si esibirà questa sera in un teatro di musica della Rive Gauche. Vieni con me?"

Il portiere del teatro di musica li squadrò da capo a piedi, la sua faccia era una maschera di professionalità. Alzò una mano e fece loro un cenno per farli spostare da un lato mentre salutava e lasciava passare un trio di uomini in cappotti neri a coda di rondine, i quali si tolsero il cappello in segno di saluto ed entrarono.

The Beginning of Everything - Italian TranslationDove le storie prendono vita. Scoprilo ora