"Pensavo che mi sarei allontanato dalla pioggia quando ho lasciato Londra, ma immagino che non ci sia via d'uscita." disse Louis una volta che ebbero raggiunto la parte anteriore del cinema teatro, sotto il tetto a conchiglia e fuori dalla portata della pioggia.
Harry iniziò ad asciugarsi la faccia bagnata con un fazzoletto, ma venne distratto dalla vista di Louis con l'acqua piovana attaccata alle ciglia; una goccia che, per una frazione di secondo era in equilibrio, si staccò non appena le sbatté.
Harry mormorò qualcosa di incomprensibile in risposta al commento di Louis, troppo impegnato a seguire lo scorrere della goccia sulla guancia del ragazzo verso la costellazione di lentiggini all'angolo della bocca.
"Harry?" Louis diede un leggero strattone al cappello piatto del riccio. "Ho qualcosa in faccia?"
Harry picchiettò la guancia di Louis con il fazzoletto. "No. No, scusa. Hai solo un viso così bello."
Louis emise una risata timida e sorpresa. "Anche tu."
Il ragazzo non riuscì a ricacciare indietro un sorrisetto. "Tu dici?"
Louis si morse il labbro inferiore e premette il polpastrello del pollice sulla fossetta più pronunciata di Harry, solo per un istante, come se stesse pulendo qualcosa dalla sua guancia. "Non scriverei poesie sul tuo viso se non lo pensassi, giusto?" disse prendendolo in giro.
"Immagino di no." rispose Harry con leggerezza.
"Andiamo. Non vogliamo fare tardi o non ci faranno entrare."
"Non i posti migliori, ma almeno abbiamo fatto in tempo. Sei sicuro di riuscire a vedere bene?" chiese Harry prendendo posto. Erano alla fine della fila, quasi in fondo all'auditorium.
"Sì, Harold. Cosa stai insinuando?" sbuffò Louis. Si raddrizzò sulla sedia nella sua altezza massima, come per intimidire Harry, e finse di guardarlo in maniera torva.
Harry scoppiò in una risata. "Niente! Solo che potrebbe essere una cosa positiva che metà del pubblico sia sotto i quattordici anni." lo prese in giro, gracchiando in seguito al calcio che Louis gli diede alla caviglia per vendetta, con un indignato 'oi'.
La loro ilarità non causò nessun fastidio in tutta la sala dato che era piena di frastuono a causa di tutti i bambini emozionati, in attesa che la loro proiezione iniziasse.
"Mi dispiace per tutti i bambini, comunque. Di solito non ce ne sono così tanti nelle proiezioni serali."
Louis diede una piccola pacca al suo ginocchio. "Non mi dispiace, Harry- amo i bambini. E le loro reazioni rendono i film ancora più divertenti da guardare."
Harry si strinse il ginocchio con una mano, inseguendo il calore fantasma del tocco di Louis. Con affetto, gli sorrise sfacciatamente fino a quando Louis immerse il mento e nascose il suo sorriso dietro la mano, le dita piegate contro il palmo.
Un sorrisetto iniziò a spuntare sulla sua bocca, Harry si alzò per scrutare il mare di teste che riempiva l'auditorium. "Ci sono più persone senza figli di quanto ti aspetteresti alla domenica matinée, comunque."
Louis emise un piccolo sospiro di sollievo per non avere più l'attenzione di Harry prima di rispondere. "Probabilmente è a causa della pioggia. È il posto perfetto per aspettare che finisca, non è vero? Non ne sono sorpreso."
"Non è vero!" la giovane donna seduta accanto ad Harry intervenne, con un distinto accento americano. "La pioggia ha rovinato anche la vostra giornata?"
Harry si voltò a guardarla con sorpresa, scorgendola con la coda dell'occhio, mentre Louis si chinò in avanti per osservarla. Aveva circa la loro età, con i capelli biondi arricciati e i denti bianchi troppo grandi per la sua bocca.
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The Beginning of Everything - Italian Translation
Fanfiction"Come lo prendi?" chiese Harry versando il tè in una tazza. "Giusto un po' di latte, per favore." Louis lanciò uno sguardo sul tavolino stracolmo. "Sono molto affezionati a te." Harry abbassò la testa sorridendo. "Stanno cercando di impressionarti."...