Capitolo 10

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Zayn guardò Louis con gli occhi socchiusi; quest'ultimo, per l'emozione, aveva iniziato a camminare più velocemente con picchi di energia, mordendosi il labbro inferiore per contenere un sorrisetto mentre lanciava sguardi in avanti.

"Potremmo passare a salutare Harry." disse Louis con un tentativo di nonchalance. "Visto che siamo in zona."

Zayn si fermò sui suoi passi. "Ecco qua." incrociò le braccia al petto. "Lo avevi pianificato."

Louis spalancò gli occhi innocentemente. "No, non l'ho fatto. Pensavo semplicemente che sarebbe stata una bella sorpresa, visto che siamo vicini."

Zayn lo guardò indifferente. "Giusto." alzò gli occhi al cielo con un lungo sospiro di sofferenza mentre ricominciò a camminare. "Hai passato tutto il giorno con lui ieri. E anche questa mattina. Non vi stancate l'uno dell'altro?"

Louis non riuscì a trattenere un sorriso, mancò un passo dopo essere inciampato sul ciottolato. "Non tutto il giorno. Ho cenato con te e Niall."

"Ti sei seduto con noi mentre cenavamo." lo corresse Zayn.

"Ero ancora sazio dal picnic. Harry ha impacchettato un sacco di cibo- è assurdo. Non si è dimenticato di niente."

Zayn scosse piano la testa, ma le sue labbra si contrassero. "Sei imbarazzante."

Louis si morse il labbro, cercando di non arrossire. Diede una gomitata a Zayn. "Stai zitto."

Zayn fece schioccare la lingua. "Almeno ha avuto il buonsenso di non trascinarti ovunque. Si vede che la tua gamba ti da più fastidio del solito."

"No, non è vero." sputò fuori Louis, inciampando di nuovo.

Zayn lo raddrizzò. "Mhm."

Louis lo spinse via, ma rallentò il suo ritmo. "Ci vorrà solo un minuto." disse, il tono notevolmente sommesso.

"Forza, facciamola finita con-" Zayn sospirò, seguendo Louis che procedeva dritto, camminando rigido con la testa puntata in basso.

Ma quando domandarono di Harry Styles all'ingresso, nessuno sembrò conoscerlo. Percorsero la lunghezza del museo fino alle Porte des Lions. Al posto di Paul c'era una giovane guardia francese, la quale chiacchierava con una donna di bell'aspetto. Louis fu in grado di capire abbastanza francese da cogliere che lei lavorasse al museo, ed era abbastanza sicura che non ci fosse nessun Harry, Styles o altro, che lavorasse lì.

"Sono sicuro ci sia una spiegazione per questo." disse Louis stupidamente mentre se ne andavano.

"Sarà meglio che ci sia." ringhiò Zayn.


*


La sabbia umida fece un rumore bagnato mentre Harry si accovacciava per gettare una pietra nel fiume- rimbalzò tre volte causando increspature nell'acqua dipinta di rosa dal tramonto.

"Me lo dirai?" chiese Louis all'improvviso.

Non guardò Harry, mantenne invece lo sguardo fisso sull'acqua increspata.

"Dirti cosa?" chiese Harry con la voce stretta dalla tensione. Scrutò Louis attraverso un crescente sconforto, tremante al fresco umido dell'aria, nel piccolo lembo di riva ai piedi di un ponte; era lontano dalla vista della strada a causa della sua posizione, in fondo ad un ripido pendio e ulteriormente schermato alla vista da cespugli di mora selvatica.

Louis gli gettò un'occhiata, la bocca attorcigliata in un sorriso ironico. "La verità. Di quello che fai per vivere- che non è lavorare al Louvre, a quanto pare."

The Beginning of Everything - Italian TranslationDove le storie prendono vita. Scoprilo ora