Capitolo 6

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Harry percorse la lunghezza della hall dell'hotel alternandosi tra il tirare i corti riccioli alla base della testa e il massaggiare il nodo di tensione della nuca. Si fermò nel mezzo della sala, mani dietro la schiena, a guardare l'orologio sopra la reception, poi focalizzò lo sguardo sugli ascensori non appena notò uno di questi scendere.

"Harry."

La testa di Harry si girò non appena udì il suono della voce di Louis. Non riuscì a dire una parola mentre andava verso il ragazzo, guardandolo da dove stava sulle scale, a pochi passi da lui. Louis era vestito per andare in campagna con un completo di tweed beige. Guardava Harry senza sorridere.

"Ciao." disse Harry alla fine, con una vocina piccola. "Grazie per essere venuto."

Louis teneva una mano sulla ringhiera mentre armeggiava con un bottone sulla giacca. "Hm."

Harry spinse il bouquet di una mezza dozzina di rose verso Louis. "Mi dispiace!" sbottò. "Mi dispiace per la scorsa notte."

Louis fissò i fiori scioccato, poi lanciò uno sguardo generale intorno a loro con il collo rigido e le spalle tese. Dopo un attimo di esitazione, strappò i fiori dalle mani di Harry e, scendendo velocemente gli ultimi due gradini, si precipitò verso un divano all'estremità più lontana della stanza, parzialmente nascosto dietro una spessa colonna di marmo e una Palma Areca in vaso.

"Siediti."

Harry prese posto immediatamente, le spalle curve e le mani schiacciate tra le cosce.

Louis si sedette accanto a lui, ma comunque abbastanza lontano da non toccarlo, e guardò Harry con attenzione. Tenne i fiori in grembo. "Di cosa si è trattato la scorsa notte? Sei scomparso. Perché?" chiese.

Harry prese un respiro profondo e tremante. "Ero geloso." ammise.

Louis sbatté le palpebre. "Uhu?"

Harry inclinò il corpo verso Louis e si chinò in avanti, con i gomiti sulle ginocchia, lasciando andare le mani. "Ero geloso." ripeté. "Davvero, stupidamente geloso. So che non è una scusante! E che non è che siamo- non è che tu sia-" lasciò ciondolare la testa. "Ho reagito male e mi dispiace sul serio. Ma... mi stava facendo impazzire, vedere lui su di te."

Louis ansimò per un momento, prima che la sua faccia si contorcesse per la confusione. "Stai parlando di Zayn?"

Harry fece un leggero cenno con il capo.

Louis emise una risata. "Davvero?"

"Gli piaci." insisté Harry.

"Siamo come fratelli, Harry, sul serio." Louis si spostò minuziosamente in avanti così che le loro ginocchia furono sul punto di toccarsi.

"Ma era tutto-"

Louis si morse un labbro respingendo un sorriso. "Zayn è timido. Tipo, è l'opposto di Niall quando si tratta di incontrare persone nuove. Preferisce stare con quelle che conosce."

"Non sembrava avesse problemi con Liam. E continuava a mettersi tra di noi. Non mi ha permesso di avvicinarmi a te." Harry mise il broncio.

Le spalle di Louis tremavano per le sue risate contenute. "Ok. Forse è stato un po' iperprotettivo." attorcigliò un'estremità allentata del nastro che legava il mazzo di fiori intorno ad un dito, in un gesto nervoso. "E forse ho tipo sentito di averne bisogno un po'?"

Harry sembrò spezzarsi. "Protezione da me?"

Louis tirò il nastro di più, avvolgendolo intorno al suo dito abbastanza stretto da fermare la circolazione. "Non in quel senso. È solo che è un po' opprimente. Quanto mi piaci."

Harry si morse un dito, fissando Louis con occhi meravigliati. "Lou."

Louis si schiarì la gola. "Ma sei comunque un idiota. Ci siamo baciati. Ti ho baciato. Pensavo di aver reso abbastanza ovvio che mi piaci, non Zayn, non sia mai."

Harry abbassò la testa. "Mi dispiace di essere stato un idiota."

Louis si avvicinò fino a far toccare le loro ginocchia e Harry alzò la testa, trovando il coraggio di sorridere.

"Sei anche un pazzo. Non riesco a credere che tu mi abbia comprato delle rose!" disse Louis con voce sommessa, alzando il bouquet sul petto e nascondendo il volto tra i fiori.

Harry sorrise abbastanza da far apparire le sue fossette. "Sono pazzo di te."

Louis alzò gli occhi al cielo, tenendo le labbra strette per non sorridere. "È una battuta terribile."

"Non è una battuta." Harry si azzardò a far scivolare le dita dalla sua gamba al ginocchio di Louis; si leccò le labbra fissando la sua bocca. "Potrei-?" chiese chinandosi.

Louis si congelò. "Tu sei effettivamente pazzo." sussurrò, ma c'era un accenno di sorriso che gli tirava le labbra.

Harry si tirò indietro, dando una leggera stretta al ginocchio di Louis una volta che lui non fu più rigido. "È sbagliato?" chiese in imbarazzo.

"No." rispose subito Louis guardando Harry negli occhi. "Non c'è niente di male." mantenendo il contatto visivo con Harry, Louis strofinò le labbra su una rosa, i petali rossi si incresparono per un istante sotto la leggera resistenza e pressione delle sue labbra.

Il respiro forte di Harry era udibile.

Louis staccò il gambo vicino al fiore e infilò la rosa nel taschino della giacca di Harry. "Devo tornare indietro. Portiamo Zayn a fare un giro a Versailles."

"È bello là fuori. Divertitevi." riuscì a dire Harry. "Saluta Niall da parte mia e Zayn."

Louis ricacciò indietro una risata. "Ci vediamo domani?" chiese, lasciando che le sue dita indugiassero sul petto del ragazzo con la scusa di sistemare il fiore.

Harry strofinò le loro dita insieme per un breve momento. "Sì, per favore."

Dopo aver lasciato l'hotel, Harry camminò un po' stordito lungo la strada prima di fermarsi e appoggiare la schiena contro un muro per portare la rosa alle labbra, gli occhi chiusi e il cuore che saltava nel suo petto.

Una donna di mezza età gli sorrise con condiscendenza quando riaprì gli occhi e la trovò che lo guardava. Harry fluttuò indietro fino al suo appartamento.

The Beginning of Everything - Italian TranslationDove le storie prendono vita. Scoprilo ora