TI VOGLIO PROTEGGERE

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Alexandra

Dopo che Victor se ne andò da casa mia ieri sera, mi addormentai con un sorriso da ebete sulla faccia, ripensare alle sue labbra, alle sue carezze, ai suoi occhi che mi guardavano, mi faceva sentire tanti piccoli brividi di piacere sul mio corpo…già il mio corpo pieno di graffi e cicatrici a causa delle missioni  e ora avevo anche una fasciatura sulla gamba.

Posso addirittura definirmi un'assassina, ho ucciso tante persone e ne ho maltrattate sicuramente il doppio, ormai ho perso il conto.

La mattina alle sei ero già sveglia, il Q.S. mi aveva dato un'altra missione e questa volta dovevo uccidere un tizio che si metteva contro di noi, ma bene, il buon giorno si vede dal mattino. Arrivai sul posto indicato e alle 7:55 arrivò l'uomo, sembrava anziano e molto trasandato ma dalle informazioni si capiva che era proprio lui, eravamo in un parco abbandonato, io ero con il mi abito preferito, rosso come il sangue e il mantello del medesimo colore col capuccio che indossai subito, mi avvicinai all'uomo con un ghigno, tirai fuori la mia falce e la puntai subito al suo collo

Io "Ultimo desiderio feccia?"

Lui "vederti soffrire strega" io rimasi una attimo stupita, in quel frangente l'uomo mi aveva lanciato un pugnale vicino allo stomaco, ferendomi ma non mi fece male, mi ripresi subito e lo uccisi con la mia falce tagliandogli la testa, al cadavere ci avrebbe pensato il Q.S., mi tolsi il pugnale dallo stomaco e mi avviai verso l'ospedale  il più velocemente possibile aiutata dalla mia falce rossa (saltavo sui tetti e mi tenevo in equilibrio grazie a quest'ultima)  per l'appuntamento con mia sorella, era alle 8:00 ma anche se arriverò un po' in ritardo non le importerà, basterà la mia presenza.

La ferita aveva iniziato a farmi male quando arrivai davanti l'ospedale, dannazione avrei dovuto chiamare il Q.S.  Per farmi aiutare ma mia sorella è più importante di una piccola ferita superficiale.

Entrai e mi diressi verso il giardino, scorsi  mia sorella in lontananza con accanto due figure , erano tutti e tre distesi sotto un albero,  urlai "SORELLONAAAAAAAAA" con un sorriso a trentadue denti correndo come un lampo, mi buttai *letteralmente* su di lei senza farle male e non badando alle due figure che ci guardavano, poi però…

 VICTOR

 Stamattina mi alzai con un sorriso da ebete stampato in volto, cavolo che bello ieri sera, continuavo a pensare a lei, alle sue labbra, alle sue carezze, alle sue gambe insomma a tutto quello che riguardava la mia Ale. Peccato che stamattina sarei dovuto andare ad un appuntamento a quattro, ma visto che lo facevo per Vlad per stavolta potevo sorvolare. Alle 8:00 ero già fuori in giardino con mio fratello e la sua "quasi ragazza" Lilly.

Io: Buongiorno fratellone

Lui: ciao fratellino, lei è Lilly

Lilly :ciao, tu sei Victor giusto? È un piacere conoscerti! Disse tutto mentre sorrideva

Vlad: Ma tua sorella non arriva?"

Lilly: non lo so, sono preoccupata, stamattina ho provato a chiamarla sul cellulare ma non mi ha risposto, dopo 10 chiamate ho rinunciato. Comunque mentre aspettiamo il suo arrivo vi parl…."

Non finì la frase che un urlo o per meglio dire una voce disse "SORELLONAAAAAA" e come un lampo arrivò la mia Ale tutta sorridente e si butto tra le braccia di Lilly, era vestita con il suo vestitino rosso sangue da bambolina gotica.

Lilly "sorellina non è da te fare tardi"

Ale si rabbuiò un attimo ma forse solo io me ne accorsi " scusami ho avuto un impegno" e si strinse ancora di più a Lilly che ricambiava con carezze sulla testa

Lilly " allora ti presento Vladmir e Victor Blade" a quelle parole Ale scatto subito indietro e iniziò a sbarrare gli occhi e a diventare lievemente rossa e ci guardammo negli occhi per un po' finchè non spaccai il silenzio imbarazzante "non mi avevi detto di avere una sorella"

Lei "non dico a tutte le persone che mi capitano i cavoli miei" e mi guardo con sguardo truce ma poi disse " scusa ma ne riparliamo dopo"

Lilly intervenne " ma vi conoscete voi due?"

Ale " è un mio compagno di scuola e giochiamo entrambi nel club di calcio"

Vlad " Non è che è la ragazza di cui mi hai parlato ieri?"

Io " si, è lei"

Vlad " quindi sei la famosa Alexandra Stones, mio fratello ha un debole per te"

Io " fratellone questa me la paghi!!!"

Ale scoppiò a ridere, dio che bella, quella risata era soave e seducente si uni anche la sorella, poi ci unimmo alla risata anche io e Vlad. Ad un tratto però successe una cosa orribile, mentre tutti sorridevamo Ale iniziò a tossire SANGUE

Lilly " SORELLINA CHE HAI????"

Ale non rispondeva e iniziava a tossire ancora più sangue finchè non si alzò e barcollando si portò una mano alla bocca, si appoggiò al tronco dell'albero e balbetto

" NIENTE SORELLONA *cof,cof,cof* mi sono fatta male prima" solo in quel momento mi accorsi che il vestito non era rosso di suo ma… la parte vicina alle pancia era ricoperta di sangue, il suo sangue, cavolo!!

Mi avvicinai ad Ale, la presi in braccio a mo' di sposa e subito dissi ai due ragazzi "dopo vi spiego tutto" e iniziai a correre verso l'ospedale tenendo saldamente la mia Ale.

Subito chiamai un dottore e in poco tempo fu portata in sala operatoria, dopo una mezz'ora che a me parve comunque troppo tempo, il dottore uscì e mi disse

" la tua ragazza sta bene, non so come si sia fatta quella ferita ma deve stare attenta, ora è sveglia ma per due giorni non potrà uscire di casa, deve RIPOSARE" l'ultima parola la disse quasi urlando ma capì cosa intendeva. Prima di incontrarla da bravo fratellino che sono mandai un messaggio a Vlad dicendogli che Ale stava bene e che non era niente di grave. Spensi il cellulare ed entrai nella camera dov'era stata portata la mia Ale.

Appena entrai notai che la mia cucciola stava parlando al cellulare

Lei " mi dispiace ma per due giorni non sarò operativa"

?? "perché scusa, devo ricordarti che sei LA VICE-IMPERIALE"

Lei " No ma l'uomo che ho ucciso sotto vostro ordine mi ha procurato una ferita abbastanza profonda vicino alla pancia, potevo rimanerci secca"

?? " D'accordo allora tra tre giorni ricomincerai a lavorare, rimettiti presto e ricordati sempre chi sei e cos'hai fatto"

Lei " si imperatore"

Chiuse la chiamata e si girò verso di me

"Hai ascoltato?"

Io "si" mi sedetti vicino a lei sul lettino e l'avvicinai a me, lei mi guardava e non opponeva resistenza, la baciai sulle labbra per non so quante volte ma non lo approfondi mai, si vedeva che era stanca, non volevo forzarla.

Io "vuoi riposare?"

Lei " si, ho sonno"

Io mi stesi accanto a lei, la sollevai un pochino e mi misi sotto di lei poi la posizionai su di me cercando di metterla a suo agio, la baciai e le dissi " dormiamo così" pochi secondi dopo ci addormentammo abbracciati, ma prima di addormentarmi del tutto mi avvicinai al suo orecchio e dissi

"TI VOGLIO PROTEGGERE".

Inazuma eleven go FF: la vice-imperialeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora