Un rumore assordante proviene dalla sveglia di Sydney, avvertendo che è ora di alzarsi. La ragazza, ancora assonnata, si rigira nel letto ancora un paio di volte, quindi si alza, andandosi a lavare.
La sua immagine si staglia sullo specchio del bagno, rivelandole quelle profonde occhiaie che si sono formate durante la notte insonne.
Alza le spalle e continua a lavarsi, non preoccupandosene minimamente. Tanto, le persone fanno caso a lei; nemmeno quella giovane di ieri le rivolgerà più la parola, poiché sicuramente avrà capito chi è realmente Sydney, invisibile.
Dopo essersi vestita e aver fatto una veloce colazione, si reca al suo liceo. Arriva giusto in tempo a sentire il suono della campanella, che causa lo spostamento degli alunni all'interno dell'edificio.
Si dirige verso il laboratorio di biologia, in fondo al corridoio del secondo piano. Se non fosse così attenta ai dettagli della scuola, probabilmente si sarebbe già persa; spesso gli alunni nuovi arrivano in aula dopo una decina di minuti, dalla fatica che fanno per orientarsi.
Si siede su uno sgabello dell'ultimo tavolo e aspetta la professoressa, che non tarda ad arrivare. Con molto silenzio, Sydney tira fuori dallo zaino il quaderno degli appunti e il libro di testo, pensando che la Miller iniziasse a spiegare. La donna guarda la classe, aspettando il silenzio; ottenuto, però, inizia a presentare una ragazza nuova, non ancora entrata in classe.
- Bene ragazzi, vi presento la vostra nuova compagna, Demetria Lovato. Si è trasferita da poco, quindi diamole un bella accoglienza: entra cara! -
Una chioma castana fa capolino dalla porta, causando i fischi di approvazione da parte dei maschi; ma Sydney non la pensa come loro, no. Lei non può credere a quello che vede. Quella ragazza. Di nuovo. Non le bastava come vicina di casa, sarebbe stato troppo facile. Come se avesse una calamita, Demetria si siede affianco alla rossa, sorridendole. Sydney non ci fa caso e continua a guardare avanti a sé.
- Possiamo iniziare. Allora, - inizia l'insegnante - dove eravamo rimasti l'ultima volta? Ah sì, la cellula. -
~~~
Per quelle due ore Demetria continua a chiamare la ragazza seduta vicino a lei, forse per conoscerla. Ma la giovane non risponde, vuole seguire la lezione, interessante per lei. Non capisce proprio perché la mora si voglia così avvicinare a lei, pensava di essere stata chiara il giorno prima.
Anche la campanella del pranzo riecheggia nelle varie aule, finalmente. Tutti i ragazzi si precipitano in mensa, occupando tavoli e posti per i loro amici.
Sydney, però, non avendone, si ritrova a mangiare da sola in un angolo non affollato. Ogni tanto alza lo sguardo, notando che la nuova arrivata si è già ben ambientata; infatti, è seduta al tavolo dei più popolari della scuola, ragazzi con tanti muscoli e poco cervello, e le loro ragazze cheerleader.
Demetria sorride sempre, guardando un po' tutti i suoi nuovi amici.
"Sempre come tutte le altre." pensa Sydney con disprezzo. La mora è una bella ragazza, non c'è dubbio, ma sembra così strano che si sia già integrata nel gruppo 'in'.
Eppure, a giudicare dai suoi occhi, non sembra così entusiasta. Sydney, con il passare degli anni, ha iniziato ad osservare la gente, cogliendo ogni singolo movimento e ora riesce a comprendere facilmente se una persona è di buon umore o no, se è calma o agitata, solamente dagli occhi.
Demetria gira la testa, notando che Sydney la sta fissando; subito quest'ultima abbassa il capo, facendo finta di niente. Per fortuna la campana si fa sentire nuovamente e la rossa esce dalla mensa velocemente, sottraendosi a quello sguardo.
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- Ehi aspetta! - la giovane si volta, riconoscendo la figura che si stava avvicinando a lei.
Immediatamente aumenta il passo, cercando di arrivare a casa il prima possibile, ma una mano si posa sulla sua spalla, fermandola.
- Vorrei sapere che ti ho fatto, perché mi eviti? - camminano fianco a fianco, ma Sydney non accenna parola.
- Eddai! Dimmi almeno come ti chiami. - riprova.
La ragazza continua a tacere, non volendo proferire nemmeno una virgola alla sua vicina. Demetria, però, non si scoraggia, continuando con le sue domande.
- Perché stai sempre sola? Non hai amici? E perché non mi parli? Ti sto antipatica? -
"Non si può fare gli affari suoi una volta?" Pensa tra sé e sé.
La mora si spazientisce, bloccandosi in mezzo al marciapiede.
- Almeno dimmi come ti chiami. -
Sydney intravede la sua casa a pochi metri di distanza da loro, quindi soffia flebilmente il suo nome, per poi correre nella sua abitazione e lasciare Demetria sul ciglio della strada con un espressione confusa.
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Invisible
FanfictionSydney Jones è invisibile, ma non significa che le persone non possono vederla; lei è invisibile perché le persone non vogliono vederla. Nessuno tiene a lei, nessuno è suo amico. Sydney è invisibile finché non incontra Demi Lovato, una nuova ragazza...