- Mamma... dici sul serio? – chiede incredula.
La donna si svela alla ragazza, appoggiando la borsa e il cappotto sul bracciolo del divano.
- Non c’è alcun problema, avvisatemi verso che ora ritornerete a casa. Ciao, saluta il piccolo. –
Tutte le speranze di Sydney crollano, tutte le illusioni che si è fatta in questo minuto svaniscono. Caroline stava solo parlando al telefono, probabilmente con il marito. Non le ha rivolto la parola, e stando a quando si comporta, non ne ha la minima intenzione.
Gli occhi della ragazza si inumidiscono e ancora una volta scappa di camera sua, apre la finestra e si arrampica sul tetto, fino al suo nascondiglio.
La vita di Sydney non cambierà mai, non è importante l’arrivo di un’amica; ella non può risanare il buco profondo che si è creato nel cuore della giovane, non è in grado di far cicatrizzare le ferite, poiché troppo profonde.
Tante volte ha sentito che i suoi coetanei dicevano che una determinata persona era la loro salvezza, il loro rifugio, un’ancora. Purtroppo, Sydney non saprà mai se è corretta questa affermazione, non lo sperimenterà mai.
Demi certamente le ha cambiato la vita, l’ha schiarita, ha fatto diventare quel prato un po’ più verdino; peccato che nessuno comprerebbe una distesa simile. Tutti preferiscono quei campi rigogliosi, pieni di fiori e colori, dove i bambini corrono spensierati e gli innamorati si scambiano baci.
I prati con qualche ciuffetto d’erba, per di più giallina, senza ombra di forme di vita né di luce, non sono graditi, la gente ci sta alla larga. Ed è proprio quello che fanno con Sydney.
Lei vorrebbe essere forte, ma non lo è. Lei è fragile, più di un filo d’erba, più di un petalo di rosa. Un leggero cambiamento, un piccolo colpetto e lei si rompe, le crepe di espandono, i cocci ormai rotti del suo cuore si triplicano.
- Scendi giù subito o ti vengo a prendere io! – impone una voce molto conosciuta dalla giovane.
Mette a fuoco la figura nel giardino della casa affianco, svelando Demetria. I capelli fluenti sono raccolti in due accurate trecce, il corpo è protetto da un impermeabile beige. Sydney non si era nemmeno accorta che aveva ricominciato a piovere.
- Ti prenderai un gran raffreddore. – continua l’amica. – Vieni a casa mia, non c’è nessuno. –
Andare da lei? La ragazza non ne è molto convinta. Per lei è già complicato che una persona le parli, sarebbe più difficile se i signori Lovato entrassero in casa. E se la cacciassero? Non ci vuole nemmeno pensare.
Sta per rifiutare, quando guarda ancora una volta il viso di Demi. Pessima idea. Quegli occhi sempre sorridenti sono pieni di affetto e preoccupazione, facendo così cambiare idea a Sydney.
Lei rientra in casa, si copre per bene ed esce, raggiungendo l’abitazione affianco. L’ombrello non lo prende nemmeno, non sa neanche perché l’ha comprato, se non lo usa mai. Demetria le va ad aprire, accogliendola con un abbraccio.
- Cosa ci facevi là fuori? Con tutta quella pioggia, come se non bastasse. –
La casa è ospitale, confortevole. I mobili dall’aria antica rendono il tutto più affascinante, con quelle rughe che al tatto assomigliano alla corteccia degli alberi. Il salotto è arredato con parecchie piantine e vasi di fiori, riportando Sydney a pensare alle distese di erba rigogliosa.
- Alla mia famiglia piace essere in contatto con la natura, è per questo che ci sono così tante piante. – spiega.
Avvicinata al divano, la rossa scorge un’amorevole bambina distesa sul pavimento, intenta a disegnare. I capelli riccioluti sono legati da due graziosi codini, gli occhi grandi sono aperti al mondo e la fronte è corrucciata dall’impegno che usa per il suo disegno.
- Mi avevi detto che non c’era nessuno a casa tua. Mi hai mentito. – sussurra scoraggiata Sydney.
- Piccola bugia, mi dispiace. Ma se ti avessi detto la verità non saresti venuta. – constata Demi.
Alle sue parole, la piccola alza lo sguardo, facendo un ampio sorriso non appena si accorge di Sydney. Questo le infonde una calma assoluta, un’accoglienza fuori dal normale; il calore di quel gesto si irradia nella ragazza, fino alle ossa, riscaldando quel corpo così freddo.
- Maddy, lei è la mia migliore amica, Sydney. – le presenta – Sydney, questa monellina è mia sorella, Madison. –
- Ciao! Sei molto bella. – esclama con una voce fanciullesca.
Se un sorriso l’ha riscaldata, questa affermazione l’ha sciolta come un ghiacciolo al sole. Mai nessuno le aveva detto tali parole. Si ritrova a ricambiare il sorriso.
- Anche tu sei una favola. –
- Demi mi ha detto che tu non parli con nessuno, che stai sempre da sola... perché? – chiede ingenuamente.
Ha schiacciato un tasto dolente. Il viso di Sydney si scurisce, gli occhi ritornano spenti, il sorriso scompare. La verità fa male, più delle bugie; può essere sicuramente meglio di quest’ultime, ma ti corrode la pelle, scavando più in profondità di una menzogna.
- Maddy, continua a disegnare. Noi andiamo in cucina. – riprende la sorella.
- N.. no Demi, è meglio ch.. che vada a casa. Non mi sento molto bene. –
- No tesoro. Tu resti qua. – obbliga la mora – E poi, chi vorrebbe rinunciare a una bella tazza di cioccolata?
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Invisible
FanfictionSydney Jones è invisibile, ma non significa che le persone non possono vederla; lei è invisibile perché le persone non vogliono vederla. Nessuno tiene a lei, nessuno è suo amico. Sydney è invisibile finché non incontra Demi Lovato, una nuova ragazza...