- Voi... - inizia la giovane, non volendo però finire la frase. È allibita, esterrefatta.
- È meglio che vada, ci vediamo. - si intromette Demetria, prima di togliere il disturbo.
- Perché? - continua Sydney.
- Ci dispiace, non avremmo dovuto ignorarti per così tanto tempo, ma non ci davi mai soddisfazioni, stavi sempre sulle tue, non avevi mai amici; tu non parlavi con noi, e noi abbiamo pensato che.. - prova a scusarsi il padre di questa lunga assenza.
- Che cosa? Vi state inventando solo balle. Solo inutili scuse per colmare tutto quello che mi avete fatto passare in diciassette anni. Mi avete detto che sono un orribile sbaglio, mi avete fatto diventare invisibile agli occhi del mondo. - dice amareggiata - È imperdonabile. -
Non sente nemmeno cosa hanno da ridire i suoi genitori, sarebbero solo altre menzogne, quindi scappa e ritorna in camera sua, apre la finestra e sale sul tetto, sul suo posto preferito.
Le lacrime le bagnano il volto, ma non ci fa tanto caso. Tutto si ripete. Ne ha abbastanza di essere sempre presa per una credulona, pensavano davvero che con una semplice frase si sarebbe potuto aggiustare tutto? Si sbagliavano di grosso.
Le avevano rivolto la parola solo perché aveva vinto una stupida borsa di studio, se questo non fosse accaduto, sarebbe ancora invisibile per loro.
La borsa di studio. Non credeva di essere arrivata a livelli così alti, non aveva mai sentito che qualcuno poteva vincerne una. O forse l'avrebbe potuto ascoltare se fosse rimasta attenta durante l'ultima ora di matematica.
Oxford è lontano, troppo distante da Sunnyvale, ma ne vale la pena; magari lì potrà farsi una nuova vita, starà lontano dai suoi genitori e da quel fratellino insopportabile. Però lascerà Demi, non avrà più la sua magnifica compagnia.
Tempo ce n'è, per fortuna, non è necessario che decida all'istante; può valutare tutti i pro e i contro e scegliere la migliore soluzione.
A meno che i suoi genitori, ora che la notano, non decidano per lei.
~~~
- Signori Jones, non avreste dovuto parlare in quel modo. Con così tanta assenza vostra figlia è molto agitata, è difficile perdonare un simile errore. -
La rossa non comprende come mai sente, al piano di sotto, la voce della sua amica. E perché sta parlando con i suoi genitori?
- Noi vogliamo solo che ci perdoni. Abbiamo fatto uno sbaglio, e siamo qui per rimediare. - spiega Caroline.
- Potresti parlarle e farle cambiare idea su di noi? - supplica poi il marito.
A questo punto, Sydney esce allo scoperto, rivelandosi all'amica e ai genitori, i quali si alzano, andandole incontro.
- Tesoro, -
- Non chiamatemi così. - li blocca la giovane.
- Fate provare a me. - dice loro Demi, quindi si rivolge all'amica. - Sydney, comprendo benissimo che sono imperdonabili, hanno fatto l'errore più grosso dell'intero mondo, capisco che non vuoi assolutamente perdonarli. Ma sono comunque i tuoi genitori, vogliono rimediare allo sbaglio commesso. -
- Non lo sono, essere genitori significa voler bene con tutta l'anima alla figlia, e loro non l'hanno fatto. - prende parola la rossa.
- Non dico che d'ora in poi dovrete essere la famiglia perfetta, ma almeno da' loro una seconda possibilità. - finisce l'amica, quindi saluta Markus e la moglie ed esce di casa.
- È la tua migliore amica, ascoltala. - suggerisce la madre.
Sydney si volta e ritorna in camera sua, ma, prima di salire le scale, conclude il discorso.
- Ci devo pensare. -
~~~
La notte non riesce a prendere sonno, ha sullo stomaco ancora tutto ciò che è successo il pomeriggio.
Davvero non si capacita della situazione creatasi, non può davvero credere che i suoi genitori le abbiano parlato e, cosa più importante, le hanno chiesto perdono.
La luce mattutina crea squarci di luminosità tra le tende della finestra, così Sydney è costretta ad alzarsi; si lava e si veste, quindi scende per fare colazione.
Essendo sabato, entrambi i genitori sono a casa, in cucina. Appena entrata nella stanza, alzano gli occhi dalle tazze e incontrano quelli della figlia.
- Buongiorno, dormito bene? - chiede Caroline.
La giovane rimane sconvolta delle parole pronunciate, è strano ricevere un saluto in quella casa; ma ora, forse, dovrà incominciare a farci l'abitudine.
- Vado a fare colazione in un bar. - annuncia a bassa voce; non vuole darla vinta così facilmente.
- Sydney, aspetta. - la ferma il padre prima di varcare la soglia d'ingresso. - Tieni. - e le porge una banconota da 10 dollari.
La ragazza rigira quel pezzo di carta tra le mani, confusa. Perché i genitori gliel'hanno dato?
- Ce li ho i soldi. - risponde bruscamente.
- Vogliamo essere genitori migliori. - controbatte la madre. - Accettali, ti prego. -
Sydney guarda prima quella banconota, poi i suoi, indecisa sul da farsi. Ricorda quindi le parole dell'amica e sbuffa contrariata.
- Grazie, ci vediamo dopo. - conclude, accennando un lieve sorriso.
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Invisible
FanfictionSydney Jones è invisibile, ma non significa che le persone non possono vederla; lei è invisibile perché le persone non vogliono vederla. Nessuno tiene a lei, nessuno è suo amico. Sydney è invisibile finché non incontra Demi Lovato, una nuova ragazza...