Capitolo 12

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La campanella di inizio giornata echeggia nei corridoi dell'istituto, risvegliando Sydney dai suoi pensieri. La ragazza posa l'mp3 nell'armadietto, prende i libri di chimica e si dirige svelta in laboratorio.

Alcuni suoi compagni sono già ai loro posti, così come Demi che, vedendola, le sorride. La rossa si siede accanto a lei e insieme aspettano l'arrivo dell'insegnante.

- Buongiorno ragazzi. - la Miller entra, poggiando la borsa sulla cattedra - Oggi faremo un po' di pratica; dividetevi in coppie, che vi spiego cosa dovete fare. -

- Allora, compagna di laboratorio, come va? -

Sydney gira la testa verso Demetria, lo stupore le fa socchiudere la bocca. È la prima volta in assoluto che qualcuno fa coppia con lei, normalmente stava sola.

La giovane vuole rispondere, ma viene interrotta dalla voce della professoressa, che inizia a spiegare i vari procedimenti da attuare.

Dopo una mezz'oretta, tutta la classe sta procedendo nel modo adeguato, le provette contengono le giuste soluzioni e l'insegnante sembra soddisfatta del lavoro, cosicché si avvicina alla lavagna e da nuove istruzioni.

Demi, stancandosi, decide di fare un piccolo scherzetto alla sua amica, quindi, senza farsi vedere, alza la temperatura del fuoco.

Sydney, incuriosita del perché la soluzione inizi a bollire, avvicina il suo viso al Becker; non riesce a capire il motivo di questo improvviso cambio di reazione, fino a quando sente Demi ridacchiare. Volta lo sguardo verso la sua amica con sguardo interrogativo.

- Cosa hai fatto? - sussurra, cercando di non farsi scoprire dalla Miller.

- Niente, ho solo alzato un pochino la temperatura. - risponde Demetria, con un'alzata di spalle.

Sydney strabuzza gli occhi, sperando di aver sentito male. Lei sa benissimo cosa può accadere se si fanno queste bravate, come già è accaduto in passato.

- Cosa hai fatto?! Potrebbe esplodere da un momen... - non riesce a completare la frase, che uno scoppio invade il laboratorio e una nuvola grigia si propaga per tutta la stanza.

- Uscite tutti da qua! Subito! - da ordine la professoressa, cercando di far uscire il fumo dalle finestre.

Gli alunni si dirigono verso la porta ed escono nei corridoi, mormorando e chiedendosi cosa potesse essere accaduto.

- Lovato, in presidenza, subito! - esclama la Miller, furiosa come non mai, una volta uscita dall'aula e chiamato il bidello. - E anche tu... -

La donna sembra accorgersi in quel momento di avere come studentessa Sydney, non l'aveva mai notata in quegli anni di scuola. Eppure credeva di ricordarsi i volti di ogni singolo studente di quell'istituto. Prende il registro e da una veloce letta al registro.

- ...Jones. - conclude.

La rossa alza gli occhi verso l'insegnante, socchiudendo le labbra. Qualcuno l'ha riconosciuta, anche se non per una cosa di cui andare fieri, ma l'ha pur sempre chiamata.

Così si avvicina a Demi e, con lei, si avvia in presidenza, tremante per le possibili conseguenze. Non ha commesso alcuna infrazione, né è mai stata spedita dal preside; ha paura di farsi notare troppo, che i suoi genitori possano dirle qualcosa, anche se ha sempre voluto tutto ciò.

~~~

- Demi, preferisco rimanere da sola. Non ti preoccupare, vai da loro. - incita Sydney, seduta al tavolo della mensa.

Dal preside se la sono cavata con solo una leggera nota e un avvertimento: la prossima bravata, sarà costretto a chiamare casa.

Anche lui sembrava accorgersi solo in quel momento della presenza della rossa, ma per fortuna non lo diede troppo a vedere.

Ora, a pranzo, gli amici della mora l'hanno chiamata, come ogni giorno, per andare a sedersi con loro, a stare un po' in compagnia, ma lei non vuole sentire ragioni.

- Poi tu starai sola. Ti ho promesso che avremmo superato la solitudine insieme, non puoi continuare a soffrire. - si lamenta.

- Soffro la solitudine, è vero. Ma intanto è l'unica cosa che mi rende a mio agio: quelli che possono sembrare silenzi angoscianti, in realtà sono fonti di risposta e pace. Sto benissimo da sola. Ora vai. -

Sconfitta, Demi decide di ascoltare l'amica e si appropinqua al tavolo dei popolari.

"Lo sapevo, nessuno mi vuole." pensa tristemente "Sono sempre la seconda scelta."

Per una volta, voleva essere amata per tanto tempo. Per una volta, voleva provare l'ebbrezza di avere un'amica. Ma Demi è andata dagli altri suoi amici, e tutte le sue speranze sono svanite.

Guarda tristemente il piatto che ha davanti, diventato improvvisamente meno appetitoso. Poi, non sa nemmeno perché, rialza gli occhi verso quel tavolo e vede la sua amica alzarsi dal tavolo sorridendo.

Con aria interrogativa, segue con lo sguardo la figura di Demi, che si avvicina a lei fischiettando. Sydney sta per aprire bocca, ma la mora la precede.

- Hanno chiesto se ti vuoi unire a loro. Vieni? -

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