Capitolo 6

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Forse aveva sbagliato a reagire in quel modo, forse quella ragazza voleva veramente scoprire qualcosa su di lei. Forse Demetria voleva chiederle di essere sua... qual è la parola? Sydney non si ricorda, non la usa mai.

Ma la codardia di andare da lei è troppa, per cui rimane seduta sul tetto. È un posto meraviglioso per vedere le stelle la notte, per cogliere i particolari di Sunnyvale, per poter amare quella cittadina. Un giorno, quando aveva sei anni, pensava che tra le tegole fossero nascosti i sogni e i desideri di ognuno, quindi si arrampicò, trovando un angolino in cui non poteva cadere, e rimase ammaliata dalla bellezza della vista.

La porta su retro della casa accanto si apre e Demetria esce, cercando un qualcosa che assomiglia ad un telo; trovatolo, alza lo sguardo, catturando quello della rossa. Le accenna un sorriso e prova a parlarle, gridando per farsi sentire.

- Sydney, vieni qua? Voglio conoscerti. –

Lei nega con il dito e Demetria si scurisce in volto, ma fa un allegro sorrisone quando la ragazza le indica di andare a sedersi accanto a lei. Dove ha trovato tutto questo coraggio? Il giorno prima non avrebbe mai fatto una cosa simile, e ora? Cosa sta succedendo?

Nel frattempo, non si accorge che la giovane vicina si è ormai rannicchiata accanto a lei, rivolgendole ancora una volta un sorriso.

- Come.. come mai? Nel senso, perché mi hai fatto salire, fino a ieri pensavo mi odiasti. –

- Non ti odio. – inizia piano - È solo che io.. io non ho mai avuto amici. –

Con la coda dell’occhio vede Demetria sorprendersi alla sua affermazione, e non sa se perché le ha parlato o per la sua rivelazione. Non può credere che abbia davvero scambiato parola con qualcuno che non sia Spike. Con qualcuno che la può capire.

Forse può sembrare strano alle altre persone, ma per Sydney è un importantissimo passo avanti. Significa che si stanno formando crepe sul muro che lei ha creato in 16 anni. Significa che queste crepe frantumeranno la barriera. Significa che potrà sentirsi accolta, amata.

I battiti del suo cuore sono più veloci di un treno, più potenti di un terremoto. La vista si sta annebbiando da quanto è agitata, ma fa lunghi respiri, stabilizzandosi.

- Come mai non hai amici? Io non capisco... a me sembri simpatica, gentile. E sono sicura che è la verità. –

- Sono invisibile per tutti, un errore della natura. Nessuno si interessa a me, nessuno mi vuole bene, e sono invisibile. – prova a trattenere le lacrime, ma alcune di esse scivolano sul suo chiaro volto.

- No, non piangere. Tu non sei affatto invisibile. La gente non si rende conto di quello che sta perdendo, non darle retta. –

Demetria prova a farla sentire meglio, ma con scarsi risultati. È impossibile dare ascolto a queste parole quando la verità è plausibile. Non riesce a far finta di niente, anche provandoci la realtà le si proietta davanti ogni giorno. Perché non ci si abitua a tutto ciò; si impara a sopravvivere, ma è un’altra cosa.

- Demetria, non ci riesco. Ci sono cose che non si possono scordare. Cose che ti rimangono impresse. E ho migliaia di ferite che non si possono ricucire. –

- Ma io sono qua. Io curerò le tue ferite. Probabilmente le cicatrici rimarranno, ma stanne certa che non si riapriranno mai più. –

- E chiamami Demi, tutti i miei amici lo fanno. – aggiunge.

Amici. Ha detto per davvero amici. Lei la considera tale, non è uno scherzo, glielo legge negli occhi. La sua prima e unica amica, ad eccezione del suo cane. Nella mente di Sydney suona strano, ma piacevole. La curerà, si prenderà cura di lei come una mamma.

- Sono tua amica. – pensa ad alta voce.

- Tu sei la mia migliore amica; e non preoccuparti, non sarai più sola. –

Di colpo le due si abbracciano, il capo di Sydney tra i capelli di Demi, le mani ad accarezzare la schiena dell’altra. La rossa non sa nemmeno dove ha preso tutto questo coraggio, pensava di non sapere nemmeno cosa fosse un abbraccio. È impaurita, impreparata, presa nel buio, che cade a pezzi, ma può sopravvivere con una amica al suo fianco; starà bene, perché questo è quello che accade quando due mondi si scontrano.

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