Capitolo 11

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Ritornata a casa, Sydney cammina in salotto canticchiando. Le sembra buffo tutto ciò, tanto che le viene da ridere.

Buffo perché non è mai stata così allegra. Buffo perché non ha mai fischiettato in vita sua. Buffo perché, nonostante la sua vita invisibile, ora tutto le pare più gioioso.

Spike, sentendola, le si appropinqua scodinzolando; anche per lui è un vero traguardo vedere la padroncina così spensierata. Soprattutto perché potrà avere più croccantini.

La ragazza si siede sul divano e mostra al cane le foto che si sono fatte lei e Demi prima di ritornare a casa. È fiera di poterle far vedere, significa che qualcuno voleva immortalare un momento indimenticabile. E quel momento indimenticabile era uno stralcio della vita di Sydney.

Non si rende ancora conto del regalone che le ha fatto la sua amica: non è un fatto di tutti i giorni che qualcuno ti regali un telefono, il primo telefono.

Qualche giorno prima, Sydney aveva rivelato a Demetria di non averne mai avuto uno, poiché non c'era nessuno che voleva parlare con lei.

Ora, invece, si diverte un mondo a messaggiare con la sua amica. I testi privi di significato, come una semplice scimmietta con le mani sugli occhi, le infondono un'allegria fuori dal naturale.

La sua vita invisibile si sta affievolendo, pian piano pesa di meno sulle spalle della giovane. Probabilmente perché inizia a fregarsene, le interessa solo la sua nuova migliore amica e nessun altro. E le sta bene così.

Drin. Il cellulare emette un suono, il che sta ad indicare l'arrivo di un messaggio.

Sydney prende l'apparecchio elettronico e legge cosa le ha mandato la sua amica.

- Ciao bella! Ti ho comprato una cosa, passa a casa mia. - recita, soffermandosi qualche secondo sulla parola bella.

"Un altro regalo? No, non può essere. Lei mi continua a comprare cose, mentre io no. Le devo fare una bella ramanzina" pensa.

Replica velocemente al messaggio e si rimette le scarpe, quindi esce e va a bussare alla porta accanto.

- Ti ho detto che non mi devi più comprare nulla, Demi. Mi fai star male. - rimprovera l'amica.

- Scusa, ma non potevo resistere. - la mora l'accompagna in salotto, dove sul divano si trova una scatolina incartata.

Sydney si avvicina e prende in mano l'oggetto, senza riuscire ad identificarlo. Con uno sguardo interrogativo toglie il fiocco rosa e successivamente la carta regalo, rimanendo incantata: Demi le ha donato un piccolo cofanetto in legno.

- Lo abbiamo preso io e mia mamma ieri. - spiega - Lei mi ha sempre detto che un vero amico è uno scrigno chiuso a chiave: non sai dire cosa è nascosto al suo interno, ma daresti la tua vita per difenderlo. Così io darei la mia vita per te. In questo portagioie metti tutti i tuoi segreti, poi chiudilo bene: io non saprò cosa metterai, ma qualunque cosa tu voglia fare con quello, te lo concederò. -

Sydney ha le lacrime agli occhi. Questo è il regalo più bello che abbia mai ricevuto, supera di gran lunga in cellulare. Non può credere a quello che vede, non può credere a quello che sente dalle labbra dell'amica.

- Oddio, Demi, è... è... - non avendo parole, poggia il cofanetto sul tavolino e abbraccia forte la mora. - Ti voglio bene. - sussurra in seguito.

- Ti voglio bene anch'io. E ricorda: ci sarò sempre per te. - ricambia.

Sydney lascia sorvolare sul quelsempre, non vuole distruggere l'atmosfera.

- Sydney! - esclama una voce alle sue spalle. La ragazza si gira appena in tempo per vedere la piccola Maddy correrle incontro e abbracciarla.

Dopo il primo incontro tra le due, la sorellina Lovato si è sempre mostrata affettuosa nei confronti della rossa, portando il suo nome nella lista delle persone che tengono a Sydney.

In quella casa si sente accolta, ama questa sensazione. I genitori, però, non li ha ancora conosciuti, anche se vorrebbe; magari sono gentili come le figlie, come pensa con alta probabilità la rossa.

- Ehi Maddy. Come sta la mia bambina preferita? -

- Benissimo, tra poco è il mio compleanno e farò una festa gigante. - esulta ingenuamente.

- Allora diventi proprio grande. Senti, che ne dici se portiamo a passeggio Spike? - chiede, sicura della risposta affermativa della piccola. Infatti, sul volto di Madison compare un gran sorrisone.

- Demi, possiamo, vero? - domanda alla sorella.

- Dimmi quando ti ho detto di no. - ironizza, prendendo il giubbottino della bimba.

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