Harry Potter e la profezia dei gemelli.

6. Dissennatori.

«Perché è una brava ragazza. Perché è una brava ragazza. Perché è una brava ragazza... nessuno lo può negar.»
Vengo svegliata così, con le ragazze sedute sul mio letto e Bonnie che tiene un cupcake con una candelina sopra.
«Esprimi un desiderio!»
Afferma Ruby. Sono maggiorenne, ho un fratello fantastico, posso finalmente andare via da quella casa e ho delle amiche che sono da sempre la mia famiglia. Desidero giustizia per mio padre. Questo è il mio desiderio e dopo aver soffiato sulla candelina abbraccio tutte e quattro le mie amiche.

Mi alzo dal letto e, ancora in pigiama, esco dalla stanza per andare in camera di mio fratello. Nel tragitto, però, decido di fermarmi prima da Tom. Non busso e passo attraverso la porta. Tom sta ancora dormendo, così mi siedo a gambe incrociate sul suo letto e lo guardo: è un ragazzo bellissimo, e in questo stato lo è ancora di più.
«Buongiorno bell'addormentato.»
Sussurro mentre la mia mano si poggia sulla sua guancia e lui apre lentamente gli occhi.
«Ania? Che ci fa qui?»

La sua mano si posa sulla mia e gli sorrido.

«Pensavo fossi sveglio.»

Scuote la testa e chiude nuovamente gli occhi, spostandosi e facendo spazio. Sposto le coperte e mi stendo al suo fianco, guardandolo mentre cerca di riaddormentarsi. La mia mano è ancora sulla sua guancia e il suo braccio mi stringe al suo corpo.

«Per Merlino!E tu cosa ci fai qui?»
Quando mi giro verso Percy per poco non cado dal letto: è in mutande e cerca di coprirsi con le mani. Tom si sveglia e porta una mano a coprire i miei occhi. Chiudo gli occhi e quando li apro sono di nuovo in camera mia.
Quando arrivo in sala grande per la colazione Percy evita di guardarmi. Arrivo al solito posto e abbraccio mio fratello, augurandogli buon compleanno, poi mi siedo di fianco a Tom, che mi saluta con un bacio sulla guancia.
«Buongiorno e buon compleanno.»
«Quindi lo ha visto in mutande?»
Chiede Bonnie sussurrando ed io e Tom scoppiamo a ridere.

«Che scena imbarazzante.»
Ridono anche loro finché non sentiamo Seamus Finnegan entrare in sala grande urlando:
«È stato avvistato! Sirius Black è stato avvistato vicino alla Stamberga Strillante.»
Io e Klaus ci guardiamo preoccupati e, voltandomi, vedo Harry che ci fissa.
«Tutto bene?»
Chiede Aria, prendendo la mia mano, io annuisco. Tutta la sala grande ha gli occhi puntati su di noi, posso sentirli tutti questi sguardi accusatori.

«Cosa darei per leggere dentro tutte quelle testoline.»

Commenta Camille sorridendo.
«Perché?»
Chiede Ruby.

«Perché? Abbiamo il figlio di colui- che- non- deve- essere- nominato, i gemelli Black e la figlia di due Mangiamorte attualmente rinchiusi ad Azkaban seduti allo stesso tavolo.»
Indica Tom, poi me, Klaus e infine se stessa.
«E qualche posto più avanti c'è il bambino che è sopravvissuto. Sembra l'inizio di una barzelletta.»
Continua Bonnie, e a tutti scappa una risata.
«Allora come ti senti? Oggi c'è la partita contro Tassorosso.»

Chiedo a Tom, cambiando discorso.
«Mi sento pronto.»
Risponde.

«Le tue cheerleader personali sono pronte e festeggiarti comunque.»

Commenta Camille.
«Dedicami un goal, mi raccomando.»
Continua Aria e tutti scoppiamo a ridere.

«Il Quiddich non è come il calcio, sono sei anni che cerco di spiegartelo.»

Commenta Klaus, mentre terminiamo la nostra colazione.

La partita di Quiddich non è andata come previsto: i dissennatori sono entrati in campo e per poco non ammazzavano Harry Potter. È caduto da Merlino solo sa quanti metri d'altezza e Tom si è lanciato per evitare il peggio. Quando li ho visti precipitare ho allungato le mani verso di loro e un lampo rosso li ha raggiunti, facendoli decelerare e mio fratello era già nel campo per evitare di fargli fare una brutta fine. Siamo in infermeria, Madama Chips ha comunque visitato Tom, mentre Harry è ancora svenuto.