front yards

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Maria smise di camminare quando riconobbe la figura della donna che stava cercando, di spalle rispetto alla folla di persone che le stava intorno.

Se ne stava su un lato della piazza con le braccia strette intorno a sé stessa, che strofinava freneticamente cercando di trovare un po' di conforto dal gelido clima esterno.

Il vento che soffiava la spinse a riprendere a camminare verso la sua destinazione.

L'altra non sembrava averla notata e lei non si sarebbe annunciata. Quando fu a pochi passi da lei, rallentò il suo passo in modo da confondersi con i rumori sottostanti, allungò una mano e la posò a palmo aperto sulla parte bassa della schiena della donna di spalle.

Sabrina saltò al tocco inaspettato, tentò di voltarsi ma un braccio le cinse la vita e la spinse verso un corpo decisamente femminile. Sospirò di sollievo quando un mento le si posò sulla spalla destra e inclinando il collo riuscì a distinguere una testa bionda.

"Buongiorno." Mormorò una voce roca contro il suo orecchio.

"Te non sei na persona normale, lo sai questo no?"

Maria ridacchiò e fece un passo indietro in modo che la bruna potesse voltarsi a guardarla.

"Che ridi? Ridi, ridi sempre te. Non se po' mai iniziare na conversazione nostra che lei ride."

"Mi fai ridere."

"Ma chi te crede più, ruffiana."

Maria rise ancora e aggiustò la mascherina che minacciava di caderle.

"Ao, dov'è che hai parcheggiato?"

La bionda allungò una mano per indicarle la direzione e entrambe iniziarono a camminare, Sabrina un passo indietro.

Maria abbassò lo sguardo sui vestiti che stava indossando l'altra "Non hai i tacchi."

"Marì, sei proprio perspicace oggi."

"Dai, scema."

"Ma te pare che me metto i tacchi, per seguire te che non se po' mai sape che voi fa?"

"Se volevi stare comoda perché non hai messo una tuta?"

Sabrina schioccò la lingua "Marì, io c'ho na dignità da conservare."

Maria si allungò per aprire la portiera dell'auto e far entrare Sabrina, mentre si teneva la pancia per le troppe risate.

Sabrina la guardò male e poi le passò davanti infilandosi in macchina, senza fare commenti sul fatto che avesse tenuto la portiera aperta per lei.

Quando entrambe le porte furono chiuse e il riscaldamento dell'auto attivato, Sabrina si voltò a guardare la bionda che ancora aveva la mascherina alzata.

"Te voi leva sta cosa!" Incitò indicando la mascherina con un dito.

"No, tanto fra un po' dovrei rimetterla."

"Io non te parlo senza guardarte in faccia, pensa un po'."

L'altra sembrava ancora titubante mentre si passava una mano fra i capelli e agganciava la cintura.

"Mettiti la cintura." Disse senza aver dato segno di aver addirittura sentito l'ultima parte.

Sabrina si allungò per inserire la cintura "Te la levi quella cosa o no?"

La bionda scosse la testa e l'altra sbuffò allungandosi in avanti per raggiungerle il viso.

Quando la sua mano arrivò a toccare l'elastico, Maria si allontanò con uno scatto e non si girò a guardarla.

'Drivers License' Sabrina/MariaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora