Nessuno le aveva fatto domande sull'accaduto e la registrazione era proseguita senza ritardi sulla tempistica.
Ai lati della sua visuale poteva vedere dei movimenti sfocati dei suoi colleghi che si agitavano sulle note della canzone che il gruppo di concorrenti stava ricreando, ma lei era ferma con un sorriso stampato sul viso, lo sguardo fisso su una persona.
Sabrina si era unita a quelli di loro che si erano alzati in piedi e stava girando su stessa mentre una pioggia di lustrini colorati veniva giù dal soffitto.
Poi gli occhi della bruna furono puntati sulla bionda, un sorriso che si trasformò in una risata quando vide come gli occhi dell'altra fossero incollati su di lei.
La mano sottile di Sabrina venne allungata nella sua direzione, qualcuno la pungolò in un fianco e lei non poté fare a meno di mettersi in piedi e raggiungerla.
Sabrina gettò la testa all'indietro e rise ancora.
Lei rimase ad un passo di distanza e pensò che fosse bella come la mattina di Natale.
Fece quell'ultimo passo in avanti che le teneva separate e il momento dopo Sabrina le lanciò le braccia al collo, lasciandosi stringere la vita con le mani.
Oscillarono per un po' prima che Maria le stringesse una mano, l'alzasse in alto e la facesse girare due volte prima di riprenderla fra le braccia e aiutarla a rimanere in equilibrio.
Sabrina si aggrappò alle spalle di Maria lanciando un piccolo urletto sorpreso, quando l'altra donna le strinse i fianchi in una presa salda e la sollevò per farle fare un giro e rimetterla a terra.
"Ma sei matta!"
Gridò la bruna prima che le sue labbra tremassero e dovesse nascondere il viso nel collo della bionda, dove si lasciò andare in un'altra risata.
La bionda le avvolse una mano sul retro del collo e si chinò affinché l'altra potesse sentirla sopra il fracasso:
"Sei bellissima."
Sabrina si limitò a guardarla negli occhi prima di chinare il capo e premere la fronte contro una spalla di Maria, che fece scorrere le dita fra i capelli scuri per scrollare via i lustrini rimasti incastrati.
Il rumore di sottofondo iniziò a scemare fino a sparire completamente, seguito da un coro di fragorosi applausi.
Maria fu la prima a far scivolare le mani dal corpo che stava stringendo, lasciando che le braccia potessero ricadere contro i fianchi.
Uno dei ragazzi offrì alla bruna il suo braccio, ma prima che potesse accettare l'aiuto che le era stato offerto, Maria si schiarì la gola e le picchiettò con le dita sulla parte della schiena. Sabrina inclinò la testa di lato e poi strinse il bicipite delle bionda, alla ricerca di un sostegno che le permettesse di sopravvivere al percorso che la separava dalla poltrona, senza che qualche lustrino la facesse finire a terra.
"Stasera sei stranamente gentile, me devo preoccupa?"
Disse Sabrina al sicuro sulla sua sedia mentre guardava la schiena della bionda allontanarsi fino alla sua postazione.
Maria incrociò le gambe e scosse la testa con un sorriso ebete sulle labbra, che fece ridere la bruna.
Quattro giorni dopo Maria fu svegliata nel mezzo della notte dalla vibrazione del suo cellulare.
Aveva attutito il suono con il cuscino, seppellendoci la faccia dentro, ma il fastidioso ronzio era tornato poco dopo. Il suo primo istinto era stato quello di invenire con chiunque ci fosse dall'altra parte e tornare a dormire, ma poi aveva visto il nome sullo schermo, aveva fatto un respiro profondo e aveva risposto con una voce assonnata.
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'Drivers License' Sabrina/Maria
FanfictionSabrina si lanciò in avanti per afferrare la bionda per le spalle, nello stesso momento in cui l'altra donna si era mossa per caricare contro l'uomo a pochi piedi da loro. "Lasciami! Maria cercò di scrollarsi le mani della bruna di dosso "Deve prova...