in the white cars

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Le cose non sono mai semplici da gestire, nemmeno in un talent show televisivo e da casa si ha una prospettiva totalmente differente di come le cose sono realmente.

I problemi vengono tagliati fuori.

Quando un concorrente non viene selezionato, si crea sempre una sottile tensione che svanisce solo quando le cose sembrano rimanere pacifiche.

Non accade spesso che qualcuno diventi violento o almeno a loro non era mai accaduto al di fuori delle discussioni verbali. Purtroppo c'è sempre una prima volta per ogni cosa.

"Penso il vostro giudizio sia sbagliato!"

Maria tremò sulla sedia, quando il concorrente passato camminò sul palco urlandogli contro.

"Questo programma è spazzatura, così come voi!" urlò ancora una volta il concorrente.

Era un uomo, le cose erano sempre tese quando a urlarti contro era un uomo.

Nessuno aveva ancora detto nulla, si guardavano fra di loro con le bocche leggermente spalancate.

"Marì, puoi gentilmente mandare il signore via."

E ovviamente la prima a parlare doveva essere Sabrina.

Maria che non aveva staccato gli occhi dal concorrente, poté vedere come la bocca gli si fosse piegata in un ghigno e le mani si fossero chiuse in un pugno, il corpo rivolto verso la voce che aveva sentito.

Zerby disse qualcosa, ma l'uomo non sembrava stesse ascoltando, lo sguardo fisso nella direzione sbagliata.

"Maria cosa stai aspettando? Digli di andare via."

L'uomo fece due passi in avanti e Maria si alzò in piedi e si mosse fino a mettersi davanti la poltrona di Sabrina coprendola dagli sguardi che stava ricevendo.

"Signore devo chiederle di lasciare lo studio."

L'uomo rise e saltò giù dal palco. Si sentì un sussulto generale, Maria tremò ma non si mosse, non riusciva a capire perché la sicurezza non fosse ancora intervenuta.

Sabrina si mise in piedi e tirò con le dita l'orlo della giacca della donna bionda.

Nessuno sembrava voler intervenire, nemmeno quando il concorrente si fermò a soli due passi da Maria, che stava cercando di mantenere la schiena dritta e non cedere alla pressione.

"Spostati, non le faccio nulla." Disse l'uomo con un sorriso storto.

"Maria, ti prego." Sabrina tirò la giacca di Maria cercando di farla indietreggiare.

L'uomo fece un altro passo in avanti e Maria alzò una mano cercando di mantenere una certa distanza senza doverla appoggiare al petto dell'uomo.

"Devo chiederle di fare un passo indietro e di allontanarsi."

La voce della bionda sembrava decisa e ferma, ma Sabrina che le stava stringendo la giacca, poteva sentire il leggero tremito nelle spalle.

"Maria ti prego, vieni via." sussurrò la donna alle sue spalle.

"L'hai sentita, spostati così posso dare una lezione a quella puttanella."

Maria sentì un sussulto alle sue spalle, si scrollò di dosso la presa che si era fatta più leggera, fece un passo in avanti e rivolse all'uomo uno sguardo truce.

"Come l'hai chiamata?" sibilò stringendo i denti.

"Mi hai sentito."

Maria fece forza con entrambe le mani sulle spalle dell'uomo lo spinse, facendolo indietreggiare di alcuni passi.

'Drivers License' Sabrina/MariaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora