but i still fucking love you, babe

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L'attesa negli uffici era sembrata interminabile e ore dopo, seduta sul divano della sua camera d'albergo con gli avanzi del pranzo in grembo e un braccio dell'altra donna intorno alle spalle, Sabrina si riteneva piuttosto soddisfatta.

Aveva avuto tempo per riflettere sul grande elefante nella stanza, che non riusciva e non voleva ignorare ancora.

"Come sapevi che oscillassi in quella direzione?"

Sabrina chiuse gli occhi, ore di preparazione buttate via con una frase stupida.

Maria deglutì e si sporse di lato per posare il bicchiere di vino sul piccolo tavolino in vetro, un luccichio di divertimento negli occhi "Che intendi dire?"

"Marì, dai che hai capito."

Maria ridacchiò e protese il busto nella direzione della bruna "Non lo sapevo."

Sabrina aggrottò le sopracciglia "Non lo sapevi?"

La bionda scosse la testa e tirò le labbra in una linea storta "Pensavo fossi etero."

"Lo sono" Sabrina rise allo sguardo che ricevette "Oscillo in quella direzione solo per te, penso."

Maria nascose il suo sorriso nel bicchiere di vino che aveva preso in mano "Tu pensavi fossi etero?" disse prima di bere un sorso del liquido scuro.

"No." Sabrina rispose semplicemente.

"Perché no?"

"Non lo sei."

"Questa non è una risposta."

Sabrina sbuffò "Non so" la indicò con una mano "per il modo in cui ti vesti, penso."

"È tutto?"

"E il modo in cui parli."

"Come parlo?"

A quello Sabrina inclinò la testa di lato e inarcò le sopracciglia, tutta la sua espressione gridava 'seriamente?'

"Anche il tuo taglio di capelli."

Maria si passò una mano fra le ciocche bionde "I miei capelli sono fantastici."

"Si, ed è tutto un po' gay."

"Non so se dovrei sentirmi offesa o lusingata da quello che sta dicendo." Disse Maria, l'attenzione ancora puntata sui suoi capelli.

"Hai chiesto!"

"Già e me ne sto pentendo."

Sabrina posò il contenitore di cibo sul pavimento, così da potersi muovere liberamente sul divano e sedersi sulle ginocchia della bionda con le braccia avvolte intorno al collo.

Nel momento in cui aveva visto la bruna muoversi, l'attenzione di Maria si era focalizzata completamente su di lei e quando se l'era trovata in grembo, non aveva esitato prima di afferrarle la vita con entrambe le mani.

"Tu mi piaci." Sussurrò Sabrina passando le mani fra le ciocche corte che poteva raggiungere.

"Ah, ti piaccio?"

Maria sorrise furbamente e la bruna alzò gli occhi al cielo "No, no, me capita de bacià chiunque."

La bionda rise e appoggiò la fronte sul petto morbido dell'altra donna, che continuò ad accarezzarle i capelli.

"Mi piaci anche tu." Borbottò Maria strofinando il naso sulla pelle che la scollatura della maglia aveva lasciato scoperta.

Sabrina si lasciò andare in una risata rumorosa.

'Drivers License' Sabrina/MariaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora