rockstar gf ; kyouka [ita]

rock party.

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❥︎six - rock party.
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"mi sento strana."

"non ti senti a tuo agio in questi vestiti?" chiese todoroki da dietro y/n, posando un paio di pantaloni sulla sua spalla con una piccola stretta, "preferisci indossare i pantaloni?"

"no, no," y/n tirò sulle calze a rete la sua rossa e scura gonna, abbinata ad una giacca nera e un crop; si sentiva come se fosse in una band o qualcosa del genere. "sono vestiti davvero belli. non riesco a credere che li stiamo indossando gratis. e possiamo anche tenerli..."

todoroki alzò le spalle, "mio padre era eccitato all'idea di me con degli amici," disse, spostandosi al lato e controllando il suo outfit allo specchio; l'obiettivo principale era la collana attorno al suo collo, il pezzo più costoso di tutta la collezione. "e dato che voi mi conoscete dal liceo, a lui non importa regalarci qualche pezzo qui e lì. a izuku piace, anche lui sta indossando un crop", todoroki sorrise.

y/n rimase a bocca aperta, voltandosi verso il suo amico, "sta' zitto- sul serio?"

"sono pronto!" midoriya entrò di fetta nella stanza e come aveva detto todoroki, stava indossando un crop con un sole e una luna, le maniche lunghe erano a strisce bianche e nere. sorrise e si girò un paio di volte, mostrando il suo outfit, "lo so, lo so- siate gelosi,"

"fa' silenzio," y/n alzò gli occhi al cielo, spingendogli la spalla. "non ti sta molto bene, però... lascia stare, dobbiamo andare ad una festa! speriamo di arrivare in tempo per ascoltare gli 'screaming in japan'! incrociamo le dita!"

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"non ci avevi detto che era una festa in casa," disse y/n mentre lei, todoroki e midoriya uscivano dalla macchina, appena arrivati. rimase a bocca aperta alla vista della casa- o dimora-, con gli occhi spalancati. "anzi, non credo si possa considerare... una casa."

"mia sorella la comprò ma non ci fece mai nulla," todoroki disse noncurante, facendo un passo avanti per entrare nell'edificio. "quindi ha pensato che sarebbe stata una buona idea darla a mio padre e usarla per stasera, prendendo un po' di tempo per riordinarla e riorganizzarla per soddisfare le sue aspettative."

"la tua famiglia è così bella, shou," mormorò midoriya, spingendo la porta che dava all'interno. "oh mio dio... siamo stati a molte feste, ma... quelle che organizza tuo padre sono... voglio dire, wow."

"andiamo," todoroki guidò y/n e midoriya dalla porta principale all'interno dell'edificio, oltrepassando le scale che probabilmente portavano a varie stanze che y/n non sarebbe stata capace di immaginare. non fu complicato trovare dove la festa era in corso: il salone -uno dei tanti- o forse la sala feste. y/n non sapeva come le persone ricche lo chiamassero.

c'era un bar infondo e sulla sinistra, un piccolo palco alla destra, e nel mezzo della stanza c'erano varie poltrone di pelle nera; la gente riempiva ogni spazio. l'enorme vetro rese difficile respirare per y/n, mentre osservava la vista della città di notte, le luci nei palazzi che si univano a quelle delle stelle. sembrava che alcune persone fossero all'esterno, quindi c'era un modo per uscire da lì.

"vado a socializzare," disse todoroki, smuovendo y/n dai suoi pensieri. "mio padre vuole che io 'faccia nuove conoscenze' e che dia a questo fascino un po' di visibilità," si indicò il petto prima di salutare i suoi amici e incamminarsi verso il bar.

"oh mio dio y/n," midoriya tirò gentilmente il braccio di y/n e le voltò la testa verso la sinistra, cominciando a sussurrare, "è ancora jirou... cosa cazzo è la nostra vita? come facciamo ad essere così fortunati?"

"infatti, lo so," y/n respirò profondamente, strizzando gli occhi dietro alla testa di capelli corti e viola della rockstar. "questa è la seconda volta che veniamo in contatto con lei... tre se contiamo il concerto, ma tutto in un mese? cosa dovremmo fare?"

"huh? oh tesoro, noi non faremo niente. tu andrai a parlargli, però," midoriya la spinse gentilmente facendola inciampare. y/n si voltò per guardare la faccia lentigginosa del suo amico. "divertiti! ma non troppo," midoriya le fece l'occhiolino e si avvicinò alla folla ballando.

y/n sbuffò leggermente e si voltò per incontrare un paio di occhi viola. trattenne il respiro e fece un passo all'indietro, prima di espirare una risata, "io- tu sei... ancora,"

"si, esatto." jirou sorrise, "io tu sei ancora,"

"tu mi stai... prendendo in giro?"

gli occhi di jirou si spalancarono, "oh- io non- non in un brutto modo o altro," scosse la testa, posando il drink e avvicinandosi a y/n, come per rassicurarla. "pensavo... fosse carino."

il viso di y/n arrossì e tirò le maniche della sua giacca, "aah, non avrei mai pensato che ci sarebbe stato un giorno dove qualcuno mi avrebbe chiamato carina per essere analfabeta," non sapeva cos'altro dire e l'umorismo era sempre la strada giusta.

jirou rise, poi posò lo sguardo sull'outfit di y/n, "questi vestiti sono tutti della collezione nuova di enji todoroki," disse, facendo un passo indietro e annuendo in segno di approvazione. "lo stai rappresentando?"

"oh- giá! il mio migliore amico è suo figlio, shouto todoroki! stiamo rappresentando la collezione con lui stasera— è proprio lì... è- lui è- sta parlando con bakugou?" gli occhi di y/n si spalancarono.

bakugou era il leader degli 'screaming in japan'- lei non riusciva ancora a credere a tutto ciò che le stava accadendo. anche todoroki sembrava esserne all'oscuro, mentre parlava al batterista con occhi spalancati, le labbra visibilmente strette in ciò che y/n era sicura fosse confusione.

"porca puttana, katsuki lo ama," mormorò jirou, avvicinandosi ancora di più a y/n fino a premere contro il suo fianco. la voce si abbassò fino a diventare un sussurro, "sai da quanto tempo sta seguendo shouto? ogni pubblicità, riviste e servizi fotografici che ha fatto... voglio dire, shouto è il suo modello preferito da- sempre. si vorrà mantenere sicuramente in contatto se shouto lo permette."

"aspetta- sul serio?" le sopracciglia di y/n si sollevarono mentre si voltava verso jirou. "questo è..."

"forse è qui che i nostri mondi si incontrano permanentemente," jirou sorrise a y/n, "come ti chiami? puoi chiamarmi kyouka, ma penso tu lo sapessi già... non credo tu mi abbia mai detto il tuo nome..."

si morse le labbra in un sorriso, "é y/n."

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