photoshoot.

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ten - photoshoot.
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"che cazzo è la nostra vita."

"sembra un'affermazione", disse todoroki, portando una tazza di caffè alle labbra e soffiando delicatamente.

midoriya scrollò le spalle, "lo è. non c'è davvero nessuna risposta a questa domanda, ma io non riesco a smettere di pensarci perché... che cazzo, sai? non è un po' folle che stiamo saltando lezione per andare a un servizio fotografico?"

"io non ho lezione", disse todoroki con un piccolo sorriso. decise di non iniziare l'intera 'cosa del college' dato che sarebbe stato lui a rappresentare l'azienda di suo padre.
"tu non conti", disse y/n, scivolando in uno dei sedili con la sua tazza di caffè. "izuku, ho capito cosa intendi. voglio dire- stiamo andando nello stesso posto per motivi diversi... e quando cazzo siamo diventati amici degli 'screaming in japan'?"

"lo chiamiamo 'essere amici'?" chiese midoriya.
"non chiamerei me e katsuki 'amici'," disse todoroki, tamburellando le dita sulla superficie del tavolo. "è passata solo una settimana, però... hm, beh, suppongo che katsuki sia un... ragazzo pratico."

y/n sputò il caffè che stava bevendo, "non dirmi che tu e... avete scopato?"
questa volta fu midoriya a sputare il tè, "tu e kacchan avete cosa!?"
"non lo abbiamo fatto, sorprendentemente. dice che stiamo... parlando." todoroki si sistemò la giacca, un nuovo pezzo della collezione inedita di enji, "e che lui vuole... prendersi il suo tempo con me."

midoriya spalancò gli occhi, "mio dio, ti vuole a tutti i costi," sorrise, "e devi volerlo anche tu, se accetti di impegnarti."

y/n sbuffò e todoroki lanciò un'occhiataccia a entrambi i suoi amici, "non mi impegnerò." disse semplicemente, poi uscì dalla cucina.

"ripulite questo casino. vi aspetto in macchina." midoriya e y/n si guardarono prima di scoppiare in una risata.

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"mi sento nervosa," disse y/n mentre si sistemava la tracolla della borsa che aveva sulle spalle.

"speriamo che l'eccessivo nervosismo non porti ad un crampo alla mano..." bofonchiò todoroki prima di fare il gesto a y/n e midoriya di seguirlo.

"perché diavolo noi due siamo amici?" y/n si ritrovò a sussurrare nel suo respiro queste parole, mentre entrava nell'edificio.

c'era un bel contrasto con l'esterno dell'abitazione. y/n rabbrividí e si guardò intorno. era un spazio largo, i pavimenti e le mura bianche, le piante erano di un verde vivace e il luogo trasmetteva una sensazione professionale.

y/n e midoriya avanzavano seguendo todoroki fino al check in- il quale apparentemente consisteva in todoroki che diceva alla signora di essere il figlio di enji e chiedeva la chiave per una delle stanze. stranamente funzionò, e si incamminarono verso le sale. svoltarono a sinistra e todoroki superò l'uscio. la luce era debole quando y/n fece il suo ingresso, la porta si chiuse silenziosamente dietro le sue spalle. luci scure e viola illuminavano in qualche modo la camera, un divanetto di velluto rosa in lontananza, le fotocamere, le luci e la tanta gente circondavano l'area, il quale fece intuire a y/n che quello era il luogo dove si stava svolgende il servizio fotografico.

"aspettate- chi é appena entrato?" chiese qualcuno, e y/n riconobbe subito la voce di jirou.

la ragazza passò con difficoltá tra la folla e incontrò gli occhi di y/n, rivolgendole subito un sorriso- che assomigliava maggiormente ad un ghigno- stirato sulle sue labbra, "sei qui," disse.

y/n annuí con una leggera risata, "sono qui," ripeté prima di indicare la sua borsa piena di forniture d'arte, "e pronta per fare il lavoro più difficile. disegnare la perfezione, intendo."

le labbra di jirou si separarono, un chiaro rosa colorava le sue guancie prima di distogliere lo sguardo con un colpo di tosse, "non- noi non siamo perfetti..." replicò, increspando le labbra e fissando gli occhi al pavimento. "ma voglio dire, se devi disegnare te stessa, allora..."

la faccia di y/n diventò rossa- cosa di cui si era abituata dopo aver speso tanto tempo con jirou. non ebbe la possibilitá di rispondere, quando qualcuno si fermò difronte ad entrambe, jirou sorrise all'uomo.

aveva due occhi stanchi, capelli lunghi e disordinati e una barba non rasata. la sua postura era orribile e sembrava avesse bisogno di stendersi per una quindicina di ore e dormire.

"ragazza, sei a posto?"

y/n sobbalzò quando si rese conto che l'uomo stava parlando con lei, stese le braccia rigide lungo i suoi fianchi e annuí, "s-sí? uhm- si, credo?"

jirou sbuffò, e afferrò le sue spalle, "calmati, y/n," disse. "é il nostro manager, shouta aizawa. è sempre con noi durante i servizi fotografici e le interviste e tutto ciò che é ufficiale. lui é colui con il quale lavorerai sui design."

y/n annuí, "scusa- sí, sono pronta! ho letto l'email la scorsa notte quindi penso di avere una buona idea riguardo a ciò che sta cercando. solo- ho bisogno delle mie referenze, ovviamente!" spiegò, facendo un gesto verso jirou- come per indicare il gruppo intero.

aizawa accettò le sue parole, soddisfatto, "allora, ti sistemiamo noi, kyouka" aizawa si voltò verso la cantante, "ritorna in posizione, dobbiamo seguire un programma serrato oggi," sbuffò prima di girarsi dall'altra parte.

jirou fece una smorfia verso la direzione di y/n prima di avanzare verso quella opposta, y/n si avvicinò verso aizawa che la stava guidando a sua volta.

le fu offerta una comoda sedia, incrociò immediatamente le gambe sul soffice cuscino mentre prendeva le forniture d'arte dalla sua borsa. si sentiva come se avesse speso un'intera vita a risparmiare per i suoi materiali. i suoi genitori erano soliti comprarle ciò che le serviva finché non disse di voler essere professionale. posizionò ciò che le serviva per l'arte tradizionale da una parte, poi cullò il tablet tra le sue braccia. l'arte digitale era sicuramente il modo migliore per cominciare.

alzò lo sguardo verso dove il servizio fotografico stava prendendo luogo, le sue labbra arricciate verso l'alto quando si ricordò, todoroki era lí- il motivo per il quale il servizio si stava svolgendo; uno sponsor per entrambe le linee di vestiario di enji e per gli 'screaming in japan'- era una collaborazione.

'endeavor e il punk rock per la moda di fascia alta' o qualcosa del genere.

todoroki era al centro; sfoggiava un crop simile a quello che midoriya aveva indossato alla festa della settimana prima (parlando di lui, era lí per sostenere kaminari; stava, ovviamente, provando ogni snack che l'evento aveva da offrire.)

bakugou si trovava alla sinistra di todoroki. era in piedi, con la schiena verso la fotocamera, un braccio intorno al busto di todoroki, guardava sopra la sua spalla, con il solito cipiglio sul volto;

jirou era alla sua destra, una mano sulla sua spalla, il capo girato nell'angolazione perfetta- complimentava ogni sua caratteristica. gli occhi scuri che splendevano nella luce, fili viola che scivolavano sulle spalle; y/n sospirò alla sua bellezza priva di sforzo.

finché lo sguardo di jirou non si spostò verso di lei. le loro iridi si incontrarono e y/n sobbalzò, facendo cadere la penna che aveva tra le mani. jirou non trattenne una risata e aizawa la richiamò,

"kyouka. finiscila di flirtare con l'artista."


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n.a.: vi chiedo umilmente perdono per gli aggiornamenti lenti, non sono una persona organizzata :''

rockstar gf ; kyouka [ita]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora