𝐈𝐈. "Mi sfogo (forse un pò troppo) con il mio migliore amico"

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It is a pleasure to see you again James Sirius Potter

Felicity

Mi girai con un largo sorriso stampato sulle labbra cercando di non esplodere di gioia, poi quando incrociai i suoi occhi gli corsi incontro, e poi lui prontamente mi sollevò in aria come se fossi una piuma, quando i miei piedi toccarono terra realizzai che non fosse un sogno: era veramente la realtà.

- Cosa ci fai qui? Non dovevamo vederci sul treno? - mi chiese appena quel bellissimo abbraccio fu finito, riportandomi alla realtà. Prima di rispondergli però lo guardai meglio: i suoi occhi marroni sembravano molto più misteriosi, i suoi lineamenti erano molto più accentuati rispetto a l'ultima volta che l'avevo visto, ed era anche cresciuto molto di più, una decina di centimetri li aveva presi, ma come faceva? Insomma, io ero cresciuta di si e no cinque centimetri!!

- Beh, piccolo cambio di programma - gli risposi cercando di fargli capire che fosse una cosa da niente, notò subito che ci fosse qualcosa che non andava, ma prima che potesse replicare una voce squillante lo costrinse a fermarsi.

- In che senso piccolo cambio di programma? Insomma City, non potevi scriverci? - ed ecco una Roxanne super entusiasta, che mi venne addosso, inebriandomi del suo odore di cannella. - mi sei mancata così tanto City -

Come avrete già intuito il mio soprannome è City, non mi è mai piaciuto il mio nome per intero, tutti davano per scontato che io fossi spensierata e senza pensieri, in realtà era quello che dicevo di essere, ma non potevo farmi vedere debole, per questo preferivo mi chiamassero così; solo quando c'era qualcosa di veramente importante qualcuno mi chiamava con il mio nome completo.

- Anche tu mi sei mancata Rox - le dissi - però così mi stai soffocando, non credo vorresti che la tua migliore amica si soffocasse no? - detto questo sciolse l'abbraccio, e poi mi sorrise, invitandomi a rispondere alle domande che prima mi aveva posto. Attirando di nuovo l'attenzione di James che si era voltato per vedere dove fossero finiti i suoi cugini.

- Non qui, è una cosa seria - tutti e due mi guardarono con sguardo interrogativo, entrambi si erano accorti che qualcosa che non andava.

- Ragazzi vi stavamo cercando!! Dov'erava... CITY!! Mi sei mancata così tanto!! - così venni abbracciata per la terza volta in meno di cinque minuti, questa volta però da Lily, la consideravo una sorella minore, quando lei stava male veniva da me e io l'ascoltavo e le davo consigli su come reagire, poi, con il fatto che lei avesse solo fratelli maschi, era sempre felice di vedermi, ed io ero felice di vedere lei.

- Ciao Lily, anche tu mi sei mancata, non sai quanto - le dissi.

- Ehi ragazzi!! C'è Felicity!! - esclamò Lily dopo aver sciolto labbraccio.

Per i restanti dieci minuti salutai tutto il clan Weasley-Potter e da quello che capì erano lì per prendere il necessario da portare ad Hogwarts.

- Noi andiamo, ti unisci a noi City? - mi chiese una testa rossa di cui però non riuscì ad individuare il mittente, insomma quanti saranno stati, otto?

Inventa Felicity, logicamente hai solo tre secondi prima che sospettino qualcosa: di qualcosa cazzo!!

- Vorrei tanto, ma devo ancora sistemare delle cose nella mia stanza, ci vediamo al binario dopodomani - risposi, e tutti mi salutarono; bene, non mi ero fatta scoprire, o almeno così pensavo.

Ormai i Weasley - Potter avevano chiuso la porta che portava nella stanza che li avrebbe fatti passare, così io salutai il barista, e mi diressi in camera mia per scrivere sul mio diario, o meglio, avrei scritto sul mio diario, se non fosse che appena mi misi sul letto e intrisi di inchiostro la mia piuma, davanti a me, levandosi il mantello dell'invisibilità, apparve James con una chiara espressione che voleva delle spiegazioni, non ci voleva un genio per capirlo.

- Siediti ci metteremo un pò - gli dissi facendogli segno di mettersi sul letto accanto a me.

Gli raccontai tutto: dai miei incontri segreti con Holly, al fatto che probabilmente mio zio volesse che mi sposassi con quel Watson; e posso giurare su Godric che in quel momento ho visto un luccichio di gelosia in quegli splendidi occhi. Ok: basta fantasticare sul tuo migliore amico Felicity.

Alla fine del mio discorso ( dove ho anche tirato un cuscino per aria, stufa di questa situazione), avevo le lacrime agli occhi: non riuscì più a trattenermi, così mi fiondai nelle sue braccia e cominciai a singhiozzare.

- Sai, ti ricordi la lettera di mio padre a Sirius? - mi chiese.

Certo che me lo ricordavo, chi se lo sarebbe mai scordato; così, nel silenzio della stanza annuì guardando l'armadio davanti a me.

- E immagino ti ricordi anche quando mio nonno gli ha detto che poteva andare a...- fu a quel punto che, come se avessi ricevuto una scossa sobbalzai e lo guardai storto. 

- James, so a cosa stai pensando, no, è fuori questione, non recherò alcun disturbo alla tua famiglia solo per un mio capriccio!! - esclamai alzando di poco il mio tono di voce.

- Un tuo capriccio!! Ma ti senti? Definisci il fatto di essere scappata da una casa dove non venivi trattata bene e dove viveva tuo zio che voleva un matrimonio combinato con chissà chi un tuo capriccio?? Oh Felicity, pensa a te stessa per una buona volta, pensa a quanto saresti felice se una volta finita la scuola potessi sposarti con l'uomo della tua vita e magari avere degli splendidi figli, non pensare solo per un secondo che daresti fastidio alla mia famiglia!! Felicity, io ti voglio bene, ma quando fai così non riesco proprio a capirti!! - mi quasi urlò in faccia, però aveva ragione, per una volta dovevo pensare a me stessa e alla mia felicità.

- Scusa - gli dissi - ma quando la scuola sarà finita rimarrò per massimo un paio di mesi, il tempo per trovarmi un piccolo appartamento, e no, non mi devi prestare soldi, quando avrò compiuto diciotto anni dovrebbe partirmi un altro conto alla Gringott, perciò sarò completamente in grado di badare a me stessa - una volta finito questo poema mi rifiondai tra le sue braccia, rincominciando a piangere, sfogarsi con persone a te fidate è la cosa più liberatoria che ci possa essere.

Ciao ragazzi!!
Come va?
Io sto malissimo, ho la nausea da stanotte e credo che userò questo tempo in più, dato che non sono andata a scuola, per scrivere un paio di capitoli.
Fatemi sapere se vi è piaciuto e vi ringrazio già per le 100 letture che abbiamo ottenuto con soli due capitoli, GRAZIEE!!
Ps: questo e il prossimo capitolo saranno un poco noiosetti rispetto agli altri perché sono di passaggio.

E...

𝐚𝐫𝐞𝐬𝐭𝐨 𝐦𝐨𝐦𝐞𝐧𝐭𝐮𝐦, j.s.potterDove le storie prendono vita. Scoprilo ora