- Certo che sei proprio ridotta male -
- Mh? Si, forse - mi avvvicinai fino a sedermi davanti al grande orologio. - Non eri alla festa vero? -
- No, avevo bisogno di tranquillità. - annuì con lo sguardo perso a guardare le lancette. - E poi non sarei stato molto gradito immagino -
- Pff - accennaì un segno di indifferenza con la mano - nessuno si sarebbe accorto di un serpeverde in quella tana di ubriaconi - ci misimo a ridere illuminati dalla luce della luna. Solo dopo alcuni secondi di silenzio mi ricordai effettivamente per quale motivo io fossi qui.
- Come mai mi hai fatta venire qui? Mi devo preoccupare Alex? -
- Oh no, o almeno non credo - mi rivolse il suo sguardo - Vedi, in questo periodo Camille è più strana del solito, e credo che-
- Ma per favore!! Cosa pensi? Che lei sia una specie figlia di maniaci mangiamorti assetati di mezzosangue? - il mio tono di voce era colmo di ironia, ma in quel momento non ero lucida, e molto probabilmente la mattina dopo nemmeno mi sarei ricordata di ciò che ci stavamo dicendo. - È per questo che un primino si è inbucato in quella festa? -
- Nah, volevo solo evitare di farti ubriacare da far star male, e volevo conoscerti -
- Da ubriaca? Beh, sei un ragazzo furbo, non potrò mentirti in tal caso - Certo che una bella birra non sarebbe stata male, una bella chiaccherata tra amici con qualcosa per dissetarsi - Vediamo, animale preferito? -
- Lupi - ci pensò su un attimo - quelli bianchi però -
- Quelli che sono sulle montagne dove c'è la neve? -
Lui annuì: - Il tuo? -
- Boh, dico sempre che mi piacciono i gatti - mi avvicinai al suo orecchio pensando di essere circondata da persone che potessero sentirmi - ma credo lo faccia solo perchè è il primo animale che mi viene in mente -
- Quando sei nata? -
- 13 Aprile - lui mi guardò sorpresa - non mi guardare con quella faccia, non è colpa mia se sono nata in uno dei due giorni più sfortunati dell'anno -
In caso non lo sapeste, il 13 in inghilterra non è un numero particolarmente fortunato, ancora di meno se viene assciato al venerdì, ed il 13 aprile ed il 13 luglio capitano proprio di venerdì.
Non sono mai stata una persona scaramantica, ma non andavo ad urlare in giro la mia data di nascita come per esempio faceva James: ci credo, lui è nato il 17 aprile, considerato da noi un numero fortunatissimo.
- Tu? -
- 13 Luglio - a questo punto ci mettemmo entrambi a ridere, di sicuro non avremo mai portato fortuna a nessuno.
- Pensa che coincidenza: se non avessi seguito Lys nel treno probabilmente non ti avrei mai conosciuto - lo guardai con la coda dell'occhio - e così non avrei mai conosciuto una persona sfortunata quanto me -
Il silenzio calò tra di noi, pronto per essere spezzato, ma non dalle nostre voci, bensì dall'orologio le cui campane cominciarono a suonare, così sia io che Alex ci prendemmo un grosso spavento essendo proprio davanti alla torre per poi successivamente abituarci a quel suono.
- Felicity? - mi chiamò, ed io mi girai guardandolo di sbieco per avremi chiamato in quel modo - no niente lascia stare - si rigirò dall'altra parte mentre guardava la luna e le stelle sopra di noi.
- Alex? - questa volta lo chiamai io e si girò verso di me - sto per fare una cosa, se tu non vuoi, fermami ok? -
Lui annuì ed io cominciai ad avvicinarmi al suo viso: credo che la me ubriaca abbia preso il sopravvento, e sinceramente non so se questa sia una cosa positiva e negativa.
Mi guardò negli occhi, e poi li chiuse, così feci anche io, proprio quando le nostre labbra si sfioravano.
Non so dirvi esattamente cosa provai in quel bacio, so solo che ne avevo bisogno, anzi, ne avevamo bisogno entrambi; in qualche modo.
Non fu un semplice bacio a stampo, ma non ci spinsimo molto oltre.
- Scusa - dissi io appena ci staccano un poco stranita - è stato imbarazzante - portai le mani tra i capelli sbuffando silenziosamente.
- Forse, ma sai anche tu che era quello che ci voleva, insomma, quello di cui entrambi avevamo bisogno - mi sorrise e non potei non farlo anche io: non so come, ma in qualche modo la sua presenza non mi aveva mai particolarmente imbarazzato, soprattutto in questo momento.
- A prescindere se è stato piacevole o imbarazzante, è stato solo un bacio, insomma, io sono ubriaca da star male e nemmeno mi ricorderò di questo bacio. Ciò che voglio dire è che non ho provato nulla, anzi, non volevo provare niente... -
- Avevamo solo bisogno di sentirci per pochi secondi nelle mani di qualcuno - concluse lui stesso ciò che stavo per dire. E mi meravigliai della sua empatia, non che lo conoscessi da tanto, ma in qualche modo sapevo di potermi fidare di lui.
- Grazie -
- Non ringraziarmi - mi poggiò una mano sulla spalla: - hai fatto tutto da sola -
Scoppiai in una fragorata risata seguita subito dalla sua mentre mi toccavo la pancia per il poco ossigeno e le troppe risate.
- Vuoi che ti accompagni in sala comune? Non mi sembra il caso di lasciarti andare da sola - si alzò da terra e mi offì la mano, che io traballante afferrai.
...
- Allora ci vediamo domani? - gli chiesi io davanti alle scale del dormitorio femminile ad alta voce: la sala comune era ancora piena di ragazzi che festeggiavano e la musica arrivava fino ai dormitori.
- A domani - ci abbracciammo senza alcuno imbarazzo e poi mi girai verso le scale - cerca di non cadere però -
Ciao cari lettori!!
Scusatemi per il ritardo di due settimane, non vi mentirò dicendovi che ho avuto problemi con la scuola perché non è così. Avevo il capitolo pronto già dalla scorsa settimana ma non l'ho pubblicato perchè me ne sono completamente dimenticata... e anche perchè in questo periodo sto diventando più pigra del solito🤍
Voi come state?
Questo capitolo è un pò strano, e sono certa che speravate fosse James ad aspettarla.
E dato che speravate in un possibile bacio tra i due vi informo che per la testa ho molte idee riguardo San Valentino...
Detto questo ci vediamo la settimana prossima
E...
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𝐚𝐫𝐞𝐬𝐭𝐨 𝐦𝐨𝐦𝐞𝐧𝐭𝐮𝐦, j.s.potter
Adventure[IN CORSO] Tutti nella loro vita hanno vissuto momenti speciali, indimenticabili, i momenti che rimarranno impressi nella propria vita per sempre, quei momenti dove l'unica cosa che vorresti fare è fermare il tempo; potremo rivivere quel momento un...