𝐗𝐗𝐗𝐈𝐗. "Ho solo bisogno di tempo"

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Felicity

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Felicity

Mi sedetti su una delle alte sedie davanti a James mentre Hagrid versava il tè in una delle due tazze posizionate sul tavolo.

Se avessi saputo che anche James aveva evitato il test di pozioni probabilmente non sarei venuta, anche se ormai avevamo quasi del tutto oltrepassato la linea di quel "piccolo litigio".

Solo che c'era qualcosa di strano: il nostro rapporto non era più come prima, e pensandoci su, era la stessa cosa da almeno due anni.

Da quando Fred ci ha detto che quella sera al festino di due anni fa ci ha beccati a limonare.

Almeno io, da quel momento non ho più visto le cose come stavano. Ed avevo cercato di nasconderlo del tutto, riuscendoci bene a dir la verità.

Ma adesso era diverso, perchè la stessa cosa che io provavo due anni fa (e forse tutt'ora) la prova James adesso. Non ho bisogno di affermazioni, lo conosco così bene che gli si vede in faccia.

- Vuoi anche tu del tè? Biscotti? - Hagrid mi guardò con un sorriso goffo.

- Oh no grazie, sono venuta solamente per... - per cosa ero venuta? - per fare due chiacchere -

Una volta risposto il mezzo gigante si sedette tra me e James, che in questo momento sorseggiava il suo tè con un pò di riluttanza (perchè a mio mal grado, Hagrid non è mai stato in grado di cucinare o scaldare nessuna cosa).

- Allora, pronti per i M.A.G.O.? - 

In verità? No.

- Credo di si - risposi io. - anche se sono certa che non otterrò un giudizio sufficente in storia della magia -

- Uguale a tuo padre - le mie orecchie scattarono subito mentre la mia mente fu spostata da James a mio padre. In effetti non ci avevo mai pensato: Hagrid era il guardiacaccia da molto tempo, e sicuramente aveva visto i miei genitori, anche solo di sfuggita.

- Cosa sai di mio padre Hagrid? - vidi James con la coda dell'occhio sorpreso quanto me, mentre Hagrid borbottava qualcosa del tipo "non avrei dovuto dirlo". - Hagrid? -

- Beh, non c'è molto da dire in realtà - si grattò la barba mentre dalla teiera posta al centro del tavolo fuoriusciva fumo caldo - ho conosciuto tuo padre quando sono andato a prendere i primini alla stazione: un ragazzino molto gentile, veniva a farmi visita quasi ogni giorni, in un certo senso l'ho visto crescere sai - sorrise, suppongo mentre ripensava ai momenti passati con mio padre - mi raccontava di ogni cosa, ed odiava storia della magia proprio come te: al contrario di tua madre. - finito di parlare si rese conto di ciò che aveva appena detto, e percepì la sua agitazione - No no no, dimentica quello che ho appena detto, questo non avrei proprio dovuto dirlo - 

Decisi di non chiedere altro, anche perchè James si trovava accanto a me ed ascoltava questa conversazione, nonostante mi fidassi cecamente di lui, non ero ancora del tutto sicura di volergli dire proprio tutto su ciò che scoprivo.

Naturalmente sarei venuta il giorno dopo, ed io e Hagrid avremmo fatto una bella chiaccherata.

Alcuni secondi di silenzio si fecere spazio nella piccola capanna, mentre io tintinnavo le dita sul tavolo ancora confusa. 

Perchè Hagrid sapeva tutte queste cose? Soprattutto perchè non me lo aveva mai detto? 

Lui conosceva bene la mia storia, eppure...

- Forse è meglio che andiate, sospetto che tra poco scenderà una bufera di neve - 

- Neve? - chiesimo io e James all'unisono eccitati, e riuscì a non pensare alla conversazione di poco prima.

Io e James amiamo la neve, soprattutto perchè si gioca a palle di neve, e in quel gioco non ci sono regole stabilite. E poi quando nevica ad Hogsmade c'è un'atmosfera ancora più calorosa: i tetti imbiancati, i pub pieni di persone che cercano di scaldarsi. Quando nevica è tutto più magico.

...

James

Ero rimasto un poco sorpreso da Hagrid a dir la verità: non sapevo conoscesse i genitori di Felicity, e che ancor meno ce lo aveva nascosto. Lui non avrebbe mentito mai, più che altro perchè non sapeva farlo; da quando lo conosco mi ha detto sempre tutto (perfino alcuni segreti imbarazzanti dei professori), e mi sembrava abbastanza strano che non avesse parlato mai di questo. 

Poi quando ci ha detto della bufera di neve sono scattato in piedi dalla felicità insieme alla mia migliore amica: entrambi amiamo la neve.

Da una parte ero entusiasta di tornare fino ad dormitori con Felicity, almeno avrei potuto avere finalmente l'occasione di trovare il coraggio di parlarle, ma dall'altra il silenzio imbarazzante che c'era mentre camminavamo verso il castello con era gratificante.

- Come va? - alzò il viso, con la punta del naso rossa.

- Bene credo - le risposi io, perchè era stata lei a domandarmelo, ne ero anche felice: almeno non avrei dovuto cominciare io. - Però mi manchi, tanto - 

Lei si fermò e così feci anche io, mentre continuava ad osservare un punto del cielo pieno di  nuvole grigie.

- Anche tu mi manchi James - rispose sospirando - potremmo continuare ad avere lo stesso legame che avevamo prima, ma sia io che te siamo consapevoli del fatto che sarà diverso: tutt'altro di come ci aspettavamo - la guardai esitante dal dirle quel che provavo per lei, ma prima che potessi spiccare parola lei continuò a parlare - tu mi manchi immensamente, e da una parte vorrei dirti che potremo essere quelli che eravamo una volta, ma dall'altra ho paura: perciò ho bisogno di tempo -

Tempo?

Aveva bisogno di tempo?

Tempo del cazzo, mi mancava troppo, non potevo aspettare nemmeno altri cinque minuti.

Ma se era questo che lei voleva avrei aspettato. Contro la mia volontà.

Il resto del tragitto lo passammo in silenzio, ad osservare gli studenti e le coppiette che si sbaciucchiavano nei corridoi. 

Poi arrivammo davanti al quadro della signora grassa, e poi nella sala comune. Felicity stava per prendere la via verso le scale dei dormitori femminili; ma prima che potesse farlo la bloccai per il braccio facendola voltare verso di me.

- Domani ci sei per giocare a palle di neve? - 


Ciao cari lettori!!!
Come va la vita?
Io mi sono "ripresa" diciamo: nella mia scuola ci sono trimestri, perciò automaticamente i voti sono uguali ma si ha meno tempo per averli, e perciò ho il doppio di ansia addosso. Ma non sono qua per parlare dei miei problemi.
Piaciuto il capitolo?
Un pò di passaggio a dir la verità, e non mi fa impazzire, ma non pubblicavo da molto tempo e volevo fare qualcosa.
Detto questo ci vediamo al prossimo capitolo!!!
P.s: è iniziato dicembre e sono andata subito da tiger per comprare tutte le cose natalizie iee
E...



𝐚𝐫𝐞𝐬𝐭𝐨 𝐦𝐨𝐦𝐞𝐧𝐭𝐮𝐦, j.s.potterDove le storie prendono vita. Scoprilo ora