Arrivai davanti alla porta di casa ed estrassi le chiavi dalla borsa. Le immagini del meraviglioso pomeriggio passato con Gianmarco mi scorrevano nella mente, ma venni distratta da un rumore che proveniva dall'interno.
Girai velocemente il mazzo nella toppa e appena aprii il portone mi si gelò il sangue. Avevo davanti una scena raccapricciante.
C'era Valerio seduto a terra con la schiena appoggiata alla parete il labbro spaccato e il sopracciglio che sanguinava mentre Marta gli era accanto che gli accarezzava i capelli.
Edoardo invece era appoggiato alla parete opposta con un occhio nero e si teneva la spalla. Lasciai cadere il mazzo di chiavi dalle mani e la borsa mi scivolò lungo il braccio, nel frattempo i miei occhi erano tornati una valle di lacrime e la bocca aveva appena formato una O perfetta.
Marta alzò lo sguardo e mi guardò addolorata più di tutti e tre. Non mi sarei mai voluta ritrovare nella sua situazione: vedere il proprio fidanzato e l'amico di una vita che si prendono a pugni e tu che sei lì, impotente, e puoi solo cercare, invano, di calmarli.
Io e lei singhiozzavamo mentre i due ragazzi facevano scorrere sulle loro guance silenziose lacrime salate, mentre si lanciavano sguardi truci, ma allo stesso tempo pieni di rimorso e dispiacere.
Finalmente tiravi fuori una debole vocina roca e riuscii a dire:
R- Che cosa avete fatto?
Loro si guardarono un ultima volta prima di iniziare a scrutare il pavimento e non mi risposero. Fu Marta invece a prendere la parola.
M- Appena siete usciti di casa tu ed Edo ho tentato di seguirti, facendo rimanere qui Valerio da solo. Poi ho lasciato perdere e sono rientrata quando poi ho visto questi due che si picchiavano e insultavano.
V- Ho solo difeso mia sorella!
Disse lui con tono duro.
R- Io non ho bisogno di essere difesa!
E- Già è vero; però ti fa comodo tornare a piangere dallo stesse persone che ti hanno fatto soffrire e divertirti con loro!
R- Che cosa intendi?
E- Lo sai benissimo! Ti ho visto dentro quel bar, a ridere e scherzare con quel putt***ere del tuo ex. Come se nulla fosse successo, come se fosse sempre stata tutta una finta per te, mentre io mi innamoravo giorno dopo giorno!
R- Non puoi permetterti di dubitare dei miei fottuti sentimenti!
E- E perchè no, dopotutto eri tu quella che se la faceva con lui oggi!
R- sì... E dopotutto sei tu quello che si scop*va le putt*ne mentre mi diceva che mi aveva sempre amata mi amava e mi avrebbe amata per sempre.
Sputai fuori la cruda realtà e vidi i suoi occhi spegnersi, come se avesse appena ricevuto uno schiaffo in piena faccia che gli avesse fatto capire tutto!
E- Lo facevo per non pensare a te, ma ti giuro che dopo il nostro bacio non più toccato un'altra ragazza e...
R- Ci credo caz*o! Ci siamo baciati di sera e già il pomeriggio dopo abbiamo incontrato quelle ragazze! NON E' DURATA MOLTO LA NOSTRA STORIA EDOARDO! Detto questo noi la chiudiamo qui. Addio.
Gli diedi le spalle, andai in camera e presi la valigia, buttai dentro tutti i miei vestiti alla rinfusa, scesi le scale e sbattei forte la porta di casa senza degnare nessuno di uno sguardo. Arrivai alla stazione in fretta, spinta ad accelerare il mio passo dalle grida di una Marta disperata e di un Valerio piuttosto malconcio. Feci il biglietto e salii sul treno prima che le porte si chiudessero. Vidi i miei due compagni sbattere i pugni ripetutamente sul vetro delle porte scorrevoli, mentre io li guardavo impassibile. Dentro di me si stava scatenando una tempesta, ma fuori rimasi fredda come la roccia. Infilai gli occhiali da sole e mi avviai verso i pochi posti rimasti liberi. Guardai il biglietto che stringevo in mano: Praga.

STAI LEGGENDO
TI AMO... TI ODIO...
RomanceQuando la tua vita sembra perfetta, ma poi qualcuno ti mette davanti a delle scelte; sarai in grado di affrontare delle decisioni che ti cambieranno la vita? Questa è la stessa domanda che si è posta Rosalba, una ragazza mite e felice, che dovrà sc...